Le origini del fiordaliso sono antichissime, alcuni fossili di questo fiore risalgono al neolitico. E’ soprannominato “erba degli incantesimi”.
Una leggenda racconta che la dea Flora, avendo ritrovato morto in un campo pieno di fiordalisi il corpo dell’amato Cyanus, volle chiamare quei fiori proprio con il suo nome. Il nome scientifico è, infatti, Centaurea cyanus. Centaurea deriva dal nome del centauro Chirone che, ferito al piede da una freccia avvelenata, si curò con il succo del fiore.
In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.
« la terra vista dal cielo... | crea-attiva-mente: pugli... » |
Post n°631 pubblicato il 14 Settembre 2011 da Fajr
€ 76.000.000 (cioè 3 milioni all'ora, oltre 50 mila euro al minuto) x 365 + € 17.000.000.000 (cioè 130 milioni x131) = € (2012+2013)
|
https://blog.libero.it/fajr/trackback.php?msg=10615620
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
SUPER VEDETTA
old link >>>
AREA PERSONALE
MENU
DIARIO DI BORDO
È così chiamata la prima delle cinque preghiere giornaliere del musulmano praticante.
È considerata la più accetta a Dio perchè recitata al sorgere del sole mentre tutti gli altri ancora dormono.
°Clicca°
del nostro navigare
del leggere dal basso
VEDETTA
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: Fajr
il 17/09/2020 alle 16:25
Inviato da: cassetta2
il 07/08/2020 alle 13:18
Inviato da: Fajr
il 03/12/2019 alle 10:03
Inviato da: jigendaisuke
il 15/11/2019 alle 20:14
Inviato da: Fajr
il 04/04/2019 alle 21:14
I MIEI BLOG AMICI
- pensieri in libertà
- canto lamore...
- a room
- arrancame la vida!
- comelenuvole
- elaborando
- espressioni
- albatros
- come ti vorrei
- con-fine-arte
- defrag/mental
- fioredicampo80
- gattonero
- il mio tempo
- io e il bosco
- la costruzione
- la quarta settimana
- lavitaèbella
- legrandsecret
- libera uscita
- lunagiallablu
- lycopodium
- mape iabbu
- mocambo
- mona lisa hard drive
- nancy
- nonsologomorra
- outoftarget
- pensieri...liberi
- sicurezza sul lavoro
- spiaggia libera
- unteallamenta
- thinking pink...
- what my soul sings!
- womens work
- writer
- chiedo asilo.....
- scherzo o follia?
- quotidianamente...
- scintille
- puntosulrosso
- odyssey
- lakonikos
- scatola blu
- Fleurs
- sconfinando
- Giorni e nuvole
- Laveramestessa
- lasolitaria
- ecchime
- AlfaZulu
- bassi concetti
- WhatYourSoulSingsV2
ALTROVE... TI TROVERÒ
UTILITY
TAG
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
«Guardi che le spese che stanno veramente crescendo sono sotto gli occhi di tutti, ma nessuno le vede. Pensi alle porte sempre più blindate, alle polizie private, all'acquisto di armi per autodifesa, alla crescita della criminalità organizzata. Di fronte al diffondersi della "violenza ingiusta", l'uomo non ha trovato finora altra risposta che quella di affidare il monopolio della "forza legittima" allo Stato, sotto il controllo della legge. In questa prospettiva, ogni Paese deve fare la sua parte: da solo e insieme con gli altri. La sicurezza ha dei costi. All'interno di ogni Paese come all'esterno. Costi dolorosi in vite umane e in risorse. Se vogliamo continuare a dormire sonni tranquilli, bisogna che qualcuno vigili su di essi. Se non vogliamo regredire all' autodifesa personale, o metterci come Paese sotto la protezione altrui, sono costi che non possiamo non pagare. Su questo piano, la discontinuità col passato è che mentre il Governo precedente riconosceva a parole la sicurezza e la difesa come obiettivi prioritari, nei fatti, nonostante i ripetuti allarmi del ministro che mi ha preceduto, distruggeva il bilancio, tagliando pesantemente le risorse. La recente Finanziaria ha, invece, corretto questa tendenza, portando la percentuale del Prodotto interno lordo dedicata alla Difesa dallo 0,84 per cento del 2006 allo 0,96 per cento del 2007. Siamo ancora lontani dall' 1,15 per cento raggiunto in passato e, soprattutto, dall'l,41 per cento che rappresenta la percentuale media di spesa dedicata dagli altri Paesi europei alla propria difesa. L'aumento non è dovuto alla promozione di nuovi e costosi programmi, ma alla necessità di far sì che gli impegni precedenti siano onorati, evitando al Paese di dover pagare sanzioni a seguito delle sue inadempienze. Questa correzione è stata in gran parte resa possibile dalle risorse liberate dalla valorizzazione di immobili non più pienamente utilizzati dalla Difesa». (A. Parisi, Ministro alla Difesa, 2007<)