Le origini del fiordaliso sono antichissime, alcuni fossili di questo fiore risalgono al neolitico. E’ soprannominato “erba degli incantesimi”.
Una leggenda racconta che la dea Flora, avendo ritrovato morto in un campo pieno di fiordalisi il corpo dell’amato Cyanus, volle chiamare quei fiori proprio con il suo nome. Il nome scientifico è, infatti, Centaurea cyanus. Centaurea deriva dal nome del centauro Chirone che, ferito al piede da una freccia avvelenata, si curò con il succo del fiore.
In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.
« delle milleproroghe | dell'analfabetismo di ritorno » |
Quem dorme à noite comigo É meu segredo, Mas se insistirem, lhes digo, O medo mora comigo, Mas só o medo, mas só o medo E cedo porque me embala Num vai-vem de solidão, É com silêncio que fala, Com voz de móvel que estala E nos perturba a razão Gritar: quem pode salvar-me Do que está dentro de mim Gostava até de matar-me, Mas eu sei que ele há-de esperar-me Ao pé da ponte do fim. MARIZA Medo a chi cade nel pozzo e niun ode |
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Per 'par condicio': una notte in un pozzo per tutti i consulenti-esperti-cronisti-investigatori-giudici-sindaci-parroci-vescovi-chil'havisti-magnamagna vari che negli ultimi venti mesi si "sono occupati" del caso.
Sulla vicenda umana tengo per me eventuali emozioni e pensieri.
Sulla vicenda processuale non ho in mano alcun elemento che mi renda competente in merito.
Poichè nei "tutti" ci sono anche io, rispondo. non ho puntato il dito (allora) contro il padre, la madre, lo zio, la zia, la nonna, nè lo faccio ora perchè non sono al corrente dei fatti.
Com voz de móvel que estala
E nos perturba a razão
Non entro nel merito della vicenda investigativa e giudiziaria. Ma una parola sulla "distrazione sociale" questa sì. Del "non-vedo, non-sento, non-parlo" in pubblico quando ciò significa accettare la fatica del costruire spazio e tempo di "bene comune". Salvo, per contro, essere attenti e pronti al "presenzialismo" benedicente o giudicante o assolvente finalizzato all'autoaffermazione, all'autocelebrazione, alla tutela del 'particulare'. Nessuno escluso: singolo analfabeta abitante una gravina pugliese, dotto esperto da salotto televisivo, compunto prelato dalle ispirazioni celestiali, affannato cercatore di "uomini neri"...
Restano due innocenti che gridano e nessuno li ode, perché troppo intenti, noi - tutti, - ad ascoltare solo il rumore prodotto da noi stessi.
Alla fine il lamento dei "caduti nel pozzo" non è che eco del nostro rumore, di noi distratti senza ragione: quem pode salvar-me.
Ti abbuono l'etichetta di "benaltrismo" che mi appunti sul bavero, solo perché non sai di chi e di che parli! Mi sovviene, non avrai mica ceduto alla tentazione di avere per il tuo computer uno di quegli odiosi schermi riflettenti, vero? Ciao :)
Leggera sfumatura tra l'essere e il non essere, direi...