Le origini del fiordaliso sono antichissime, alcuni fossili di questo fiore risalgono al neolitico. E’ soprannominato “erba degli incantesimi”.
Una leggenda racconta che la dea Flora, avendo ritrovato morto in un campo pieno di fiordalisi il corpo dell’amato Cyanus, volle chiamare quei fiori proprio con il suo nome. Il nome scientifico è, infatti, Centaurea cyanus. Centaurea deriva dal nome del centauro Chirone che, ferito al piede da una freccia avvelenata, si curò con il succo del fiore.
In Oriente, gli innamorati lo regalano all’amata nella speranza di ottenere la felicità da lei.
Nel linguaggio dei fiori significa felicità e leggerezza.
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Fuga della morte
Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al mattino come al meriggio ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
Nella casa vive un uomo che gioca colle serpi che scrive
che scrive in Germania quando abbuia i tuoi capelli d’oro Margarethe
i tuoi capelli di cenere Sulamith noi scaviamo una tomba
nell’aria chi vi giace non sta stretto
Egli grida puntate piu' fondo nel cuore della terra e voialtri cantate e suonate
egli trae dalla cintola il ferro lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
voi puntate piu' a fondo le zappe e voi ancora suonate
perché si deve ballare
Negro latte dell’alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio come al mattino ti beviamo la sera
noi beviamo e beviamo
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarethe
i tuoi capelli di cenere Sulamith egli gioca colle serpi
Egli grida suonate piu' dolce la morte la morte e' un Mastro di Germania
grida cavate ai violini suono piu' oscuro così andrete come fumo nell’aria
così avrete nelle nubi una tomba chi vi giace non sta stretto
Negro latte dell'alba noi ti beviamo la notte
noi ti beviamo al meriggio la morte e' un Mastro di Germania
noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo
la morte e' un Mastro di Germania il suo occhio e' azzurro
egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa
nella casa vive un uomo i tuoi capelli d’oro Margarethe
egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell’aria
egli gioca colle serpi e sogna la morte e' un Mastro di Germania
i tuoi capelli d’oro Margarethe
i tuoi capelli di cenere Sulamith
Paul Celan
(Trad. Giuseppe Bevilacqua)
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È così chiamata la prima delle cinque preghiere giornaliere del musulmano praticante.
È considerata la più accetta a Dio perchè recitata al sorgere del sole mentre tutti gli altri ancora dormono.
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