FAJR

Secondo me però le responsabilità ce l'hanno tutti. La cattiva coscienza è dell'uomo in senso lato o di nessuno. Un padre non sarà la causa unica del cattivo comportamento del figlio, se non altro perché anche lui è stato figlio, perché tutti partiamo dalla stessa base. Credo invece che l'errore, anche questo di tutti, sia una tendenza a sopravvalutare la nostra capacità di incidere su tutto. Anche verità e giustizia, cosiderando che si tratta inevitabilmente della nostra (di umani) verità e della nostra giustizia, considerato che in questo e nella nostro sentimento di (onni)potenza c'è anche la pretesa di depurare il nostro intero essere da ciò che a una parte di noi pare impuro, lasciandolo così libero di agire del tutto fuori controllo, anche verità e giustizia, quello che intendiamo per, spesso non possono coesistere. Tra l'altro, riconosco agli ebrei, come popolo, una conoscenza della natura umana molto più profonda della nostra. Ma nel contempo, sempre come popolo, sono come dei vecchi incarogniti che ce l'hanno con qualcosa o con qualcuno, o col perseguimento di un vecchio sogno forse ormai finito, e non riescono a uscire da quell'angolo morto.