visione

un libro...ricordo (III)

...... 13 Febbraio 1993

...che dire di più?Anche quando si è soli con la propria tristezza e le proprie delusioni,ciò che conta è credere che si è destinati all'Amore,con o senza amare!

                                                                                     Auguri

Ricorderete senz'altro che quest'estate avevo preso l'impegno di leggere i libri della mia giovinezza...e l'ho fatto sapete?ma certo non gli ho postati tutti.

Questo però ha una sua importanza,nell'aprirlo leggo la dedica e cerco di capire perchè mai mi scrissero quelle parole i miei amici.

Il libro in questione è "Nati per amare" di Leo Buscaglia,avevo letto "Vivere,amare,capirsi"e "La coppia amorosa" un po' di anni prima e loro che fanno? mi regalano questo per il mio 24° compleanno.

C'è un segnalibro alla pag.88 "C'è sempre un momento per la gioia" e leggendo comprendo tutto...

A volte si ha difficoltà a riferire i momenti di gioia che uno vive,mentre si è pronti a raccontare momenti di sofferenza e di disperazione nell'immediato accadimento dei fatti.La cosa non ci sorprende o forse non mi sorprende ,perchè veniamo quotidianamente bombardati da notizie di sventure e catastrofi e allora che fare?

Leo Buscaglia scrive:

"Bisogna immagazzinare il maggior numero di ricordi lieti,perchè poi serviranno per i momenti di maggior sconforto...trasformare gli eventi dolorosi in esperienze positive...non dimenticare i momenti di letizia e di felicità,serviranno da provvista di forza morale nei momenti in cui ne avrete bisogno.

Sappiate che nelle ore più liete c'è sempre un motivo per festeggiare,ma forse è ancora più importante che ve ne ricordiate nei momenti bui della vita"(pag.88 da "Nati per amare").

 A questo proprosito ricordo una cosa della mia infanzia,che pressapoco  è uguale a quello che racconta dopo il professore dell'amore.Quando succedeva che finivano i soldi in famiglia,che qualche calamità naturale si era abbattuta sul raccolto(grandine e gelate non mancavano mai...sempre puntuali a distruggere tutto il lavoro di un anno!) e quindi non c'era la possibilità di acquistare o rinnovare qualcosa in casa,mio papà che, non si scoraggiava mai,faceva la spesa a credito e si banchettava lautamente e se c'era una festa nel paese ci si comprava i vestiti nello stesso modo e si usciva in piazza tutti agghindati,diceva :"l'anno prossimo andrà meglio e pagheremo tutto!"

"Quando saremo disposti ad accettare dolori,sventure e disinganni come accogliamo la gioia,cominceremo  a comprendere cosa significa realmente amare ed essere amati"(pag.261)...e credetemi,papà mio in quel modo mi ha insegnato ad amare!

La vita è già difficile da vivere da se e ,con una famiglia numerosa,poi ci sono momenti che ti sembra di affogare.Ma la letizia non deve mai mancare,mai si deve trascurare l'obbiettivo di trasmettere  la gioia..."imparate a  ridere dei vostri guai e non sarete mai privi del motivo per una buona risata"(Lyn Karol)...I figli ci guardano e sapranno vivere a loro volta solo se avranno acquisito la giusta capacità per farlo.

......allora che dire di più?ciò che conta è credere che siamo destinati all'Amore!