Creato da card.napellus il 11/04/2008
L'importante è accorgersene

AUGURI

 

 

Crederò in Dio quando lui crederà in me!

 

ADOTTA A DISTANZA IL CARD.

Adotta a distanza il Card.

Questo semplice e relativamente economico gesto ti darà un senso di beatitudine mai provato prima.

Al solo costo di un Negroni al giorno (servito al tavolino del Danieli di Venezia), potrai avere la gioia incomparabile di contribuire alla crescita, alla salute e all'istruzione del tuo Card. prediletto.

Lui ti manderà tutti i mesi una foto, una letterina e se gli telefonerai ti parlerà con voce suadente dei suoi progressi nello studio e nella vita.

Inoltre se sei una donna, puoi contribuire anche in modo più interessante, e coinvolgente, allo sviluppo e alla crescita del tuo Card. 

E ricorda, un Card. è per sempre.

 

Area personale

 

DISCLAIMER

ATTENZIONE

Questo blog potrebbe sembrare una testata giornalistica visto e considerato il penoso livello della maggior parte dei quotidiani.

Si tratta invece di un contenitore di stronzare ad elevata densità, e come tale è regolato dalla legge n.173 del 29.02.2001 e dai successivi regolamenti attuativi.

Gli argomenti trattati in questo blog dovrebbero offendere pesantemente la sensibilità di tutti quelli che hanno un orientamento politico o religioso preciso. Non escludo che possano anche offendere qualche minoranza, ma il blog non è stato concepito espressamente per questo.

Nel leggere questo blog potreste pensare di essere idioti, o che sia idiota chi ci scrive. Entrambe le ipotesi sono valide e meritano di essere approfondite.

Il tempo perso qui non può esservi in alcun modo rimborsato.

Non ci sono più le mezze stagioni - di questo non può in alcun modo essere considerato responsabile il gestore del blog.

 

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Messaggi di Luglio 2015

La bella vita degli uomini.

Post n°759 pubblicato il 27 Luglio 2015 da card.napellus

L'uomo delle pubblicità si sveglia quando, a giudicare dalla luminosità, il sole è già ben alto nel cielo.

Si dirige sicuro verso il bagno, che è grandissimo, luminosissimo, pulitissimo e soprattutto mai occupato. La casa del nostro evidentemente è dotata di molti bagni.

Davanti al lavandino futuribile c'è uno specchio grandissimo, lui prende e si stende uno strato incredibilmente perfetto e regolare di schiuma da barba sul volto che probabilmente è stato sbarbato da meno di due ore, passa con movimenti fluidi un rasoietto con mille lame su e giù, al termine dell'operazione si bea per la perfezione della rasatura e si inonda di essenza con un deodorante spray da quattro soldi.

Apparentemente non svuota le proprie viscere, va in cucina dove trova la famiglia al completo ad attenderlo. Si fa la colazione come fosse un pranzo di nozze, in un attimo è vestito con uno stile sportivo ma classico, mette in macchina la prole senza una minima difficoltà e parte per la dura giornata. 

Dopo pochi chilometri scopre che c'è traffico, allora con il navigatore (ma non abita in quella città?) trova una strada alternativa che valica vette e attraversa passi montani che pare debba portare i figli in Pamir. Nell'occasione usa le marce ridotte, la trazione integrale e non si sa quante altre diavolerie. 

Il lavoro è come sempre un gran mistero. Il nostro eroe non è un grande dirigente, ma da come si comporta si capisce che lui fa e disfà a suo piacimento.

Durante le immancabili riunioni al 139° piano di un immaginario grattacielo trova sempre lui la soluzione brillante, ogni volta che incrocia una collega di sesso femminile costei la guarda come per dire "sono tua, fai di me quello che vuoi, te la do subito anche con eventuale conguaglio".

Tornando a casa passa anche a comprare questo o quello al supermercato, anche perché nelle pubblicità la cura dei figli si riduce a portarli a scuola dopo averli nutriti al mattino.

Quando arriva a casa della spesa che aveva saturato il bagagliaio della sua grande auto non c'è più traccia. Adesso con la moglie devono provvedere a un mucchio di cose essenziali per la propria esistenza come decidere di comprare il nuovo divano, fissare una vacanza con internet, ecc. 

Saltuariamente pare che la signora faccia qualcosa in cucina, ma in genere il cibo appare per magia, e sempre grazie alla prerogative delle Fate tutto torna a posto.

Talvolta i nostri sono invitati da amici o riempiono di eleganti signori e signore la loro dimora, che per l'occasione si dilata a dismisura. Sono tutti belli e curati come a una sfilata di moda, come sempre nessuno è sovrappeso, nero, giallo, nano.

Alla sera, dopo aver congedato tutti, la casa è sempre e comunque nel solito stato di immacolata pulizia e a nessuno dei due scappa una frase del tipo "finalmente si sono tolti dalle palle".

Prima di ritirarsi tuttavia notano che un solo cioccolatino è rimasto nella ciotola. Altro apparentemente non c'era, oppure è stato consumato insieme al contenitore: nessun vassoio sporco di briciole, nessun piatto con avanzi di torta.

Mentre decidono con malizioso ammiccare chi sbaferà l'ultima pralina, rientra un invitato che da come è abbigliato si capisce che è di un livello sociale appena inferiore. Il tapino si è dimenticato le chiavi dell'auto: entra, prende le chiavi, frega il cioccolatino lasciando di sale i padroni di casa, e se ne va sbattendo l'uscio.

 
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La bella vita delle donne.

Post n°758 pubblicato il 20 Luglio 2015 da card.napellus

Parlavamo e scrivevamo con Lisa che nelle pubblicità ancora oggi, nel 2015, le donne sono viste con stereotipi che forse riguardano le pubblicitarie o le professioniste del marketing, ma non la gran parte dell'universo rosa.

Insomma, voi donne vi alzate vispe e felici, e trovate una casa linda e perfetta come se durante la notte il folletto Mastrolindo avesse fatto una magia, svegliate vostro marito che è solo appena appena appannato, lui ha un pigiama perfetto, lei una camicina da notte striratissima.

A questo punto i figli si svegliano sorridenti e felici nonostante li attenda una ultrapallosa giornata di scuola (sono sempre due, un maschio e una femmina, biondi e perfetti, più raramente tre) e scattano a fare colazione in una cucina grande come casa mia e inondata dal sole di mezzogiorno (la mattina presto).

Sulla tavola con una tovaglia bianca immacolata come il crismale sull'altare spiccano una serie di alimenti freschissimi, anche le merendine sembrano appena sfornate, non come quelle normali, che hanno passato quattro mesi nel cellophane e tre o quattro magazzini, due camion e un furgone.

Poi tutti felici a scuola, con il padre che accompagna TUTTI i figli con il suo SUV station wagon nuovo di pacca (ma che lavoro fa?), mentre la madre esce nella sua citycar compatta per fare un mucchio di cose interessanti.

Nessuno apparentemente si occupa di sparecchiare o lavare i piatti. Ma puoi giurarci che la sera saranno tutti lavati e a posto.

Comunque possiamo capire dalle varie pubblcità come sarà la giornata materna: arrivo in ufficio lindo e luminoso, saluti e sorrisi, una riunione, uno scambio di battute con colleghe, poi la chiama il capo, ancora una riunione. A pranzo c'è come per magia un bel posticino dove mangiare cibi sapidi mentre si parla con le amiche presenti e lontane, nel tempo che si dilata a dismisura.

Si capisce che il pomeriggio lavorativo è breve, la nostra deve trovare il tempo per la palestra, l'aperitivo, la spesa al supermercato con scambio di battute con cassiere e sconosciute in fila. 

Nel corso di tutte queste situazioni lei sorride sempre, mai che perda l'equilibrio, mai che mandi qualcuno a quel paese. Ha le mestruazioni, ma questo non gli impedisce di avere una vita attiva e felice, anzi, ovviamente ha atteso "quei giorni" per indossare i fuseaux bianchi aderentissimi e quasi trasparenti, sotto ai quali probabilmente porta un micro-perizioma. Se anche avesse un lievissimo mal di testa, prende un candida pastiglia e - istantaneamente - gli passa. Nel suo vagare non incrocia mai un disperato, una zingara e nel supermercato non c'è mai un nero o un cinese, tutto è dolce e tranquillizzante. 

Torna a casa, è tutto perfetto, i bambini sono angeli, il marito è carinissimo, nessuno mai ha un attimo di ineleganza. 

Anche la cena è perfetta, ci sono sempre nuovi cibi sapidi e colorati e i figli mangiano senza storie, non hanno un grammo più del necessario, tutto scorre perfetto a Utopia.

 
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Effetti collaterali.

Post n°757 pubblicato il 13 Luglio 2015 da card.napellus

Niente adoro più delle micro-pubblicità che sono disseminate da G in pratica ovunque. 

Fra tutte quella che dice "lei ha perso trenta chili con  uno strano metodo inventato in Germania negli anni trenta" è quella che mi piace di più.

Verrebbe voglia di chiedere altre informazioni, tipo se ha perso oltre a trenta chili anche qualche parente, ad esempio, con questo metodo tedesco degli anni trenta.

Poi ci sono tutta una serie di prodotti "magici" per perdere peso o superare inconfessabili problemi di salute, c'è l'angosciante "questo sistema per dimagrire fa paura al vostro medico" - cosa questa davvero terribile, pare che usare un sistema che terrorizza un medico sia cosa furba.

Ormai siamo abituati che qualsiasi cosa vediamo su uno schermo abbia un contorno e varie isole con richiami pubblicitari, banner invasivi, inviti a cliccare per ricevere un premio.

A volte mi meraviglio di non essere il millesimo o milionesimo visitatore di una pagina - magari creata ieri - dove si regalano automobili e vacanze da sogno.

Presto questo andazzo creerà un risposta di auto-esclusione per le cornici e le figure che appaiono repentinamente, e così riunceremo a un meccanismo di autodifesa che abbiamo ereditato dal nostro passato animale: la risposta condizionata a un pericolo.

Questo perché tale sistema passa proprio dall'efficienza della visione perimetrale e dall'attenzione che il cervello ha per i cambiamenti repentini dello scenario visivo. Il meccanismo che ci fa schivare un ostacolo improvviso quando guidiamo, per esempio...

 
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La pazienza.

Post n°756 pubblicato il 03 Luglio 2015 da card.napellus

La pazienza.

Ecco una virtù che oggi si fatica a trovare.

Ti chiamano per un lavoro, e va fatto subito, va presa una decisione e non c'è tempo per riflettere, tutto è sempre sul filo dei minuti, nessuno vuole o può più fermarsi ad aspettare.

Ne parlavo stamattina con un cliente, al quale hanno approvato un preventivo di sei mesi fa, e ora ha una settimana di tempo per far tutto, perché il committente "non può aspettare". Speriamo - gli o detto - che la stessa fretta gli resti anche quando sarà il momento di pagare, e che non sia tu a dover sperimentare la pazienza tuo malgrado!

Mi è tornata in mente la storiella di alcuni appassionati italiani che decisero, anni fa, di costruire dei campi da tennis con l'erba come hanno a Wimbledon.

Questi signori seminano l'erba, concimano, tagliano, e annaffiano ancora, concimano, tagliano e via dicendo, ma dopo un anno di cure ancora il campo è ben lontano dall'essere adatto al gioco.

Finalmente si mettono in contatto con i mitici giardinieri di Wimbledon, per sapere se volevano confessargli i loro segreti, o almeno se potevano indirizzarli sulla giusta via.

Dopo aver esposto il problema e la tecnica usata, il capo giardiniere inglese li tranquillizza: siete sulla strada giusta, è lo stesso che facciamo anche noi, annaffiare e tagliare. Da trecento anni.

 
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