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Post n°798 pubblicato il 19 Dicembre 2011 da ilike06
Sabato pomeriggio. Messa funebre per una anziana zia defunta. Omelia. Un motivo in più per non sentirsi vicini alla Chiesa. Un motivo in più per non stimare i cosiddetti rappresentanti di Dio in terra. "...solo l'uomo conosce l'amore e sa amare..... piante e animali non hanno questo dono...." Che? Ma sei sicuro? chi te l'ha data questa news???? E tu saresti il rappresentante di Dio sulla terra? Rappresentante di Colui cha ha creato uomini, piante e animali??? Ma hai mai avuto a che fare con un cane o con un gatto? Hai minimamente idea dell'affetto incondizionato che sanno darti? E sai, quanti uomini, di contro, fanno del male ad altri uomini e a piante e animali??????? E io, per essere vicina a Dio, dovrei andare in chiesa ed essere costretta a sentir sproloquiare quelli come te?? NO, GRAZIE! uomini, piante e animali del mondo!
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QUESTO È IL MIO FRATELLINO
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…a volte il sogno ti raggiunge all’improvviso….aggirando la
tua distrazione …..mentre sei coinvolto nel circo di quel mondo che ti
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Uno sguardo che ti appare sul monitor …. Dei capelli che
racchiudono un volto…..occhi tristi e sorridenti insieme….una voce
che immagini e che ti risuona comunque dentro….
…a volte il sogno disegna la tua immaginazione….avvolge i tuoi
sensi….. ti riporta a vivere EMOZIONI che credevi sopite….
….a volte il sogno si fa strada nei tuoi sogni….non serve fermarlo…invade la tua pelle…diventa cuore anima e si insedia nei
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….a volte il sogno è lì…di fronte a te
…a volte il sogno ti scopre bambino…imprime il suo messaggio a
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Mi è venuto subito di pensare a Francesco d'Assisi che predica agli uccelli e, ancora, al suo incontro con il lupo di Gubbio.
Laudato sie mi' Signore, cum tucte le tue creature..., scrive San Francesco, che non era certo un minchione.
La chiesa cattolica non vuole rinunciare a certe posizioni ideologiche vetero testamentarie. Per questo fatica ad ammettere che l'uomo sia il risultato della evoluzione della specie, dimenticando, o facendo finta di dimenticare, che l'uomo fa parte del regno animale.
Ma se il creato è opera di Dio e Dio è amore, tutto ciò che Dio fa è amore.
Tutto.
Chiudiamo un occhio su quel sacerdote: chissà, forse, teneva la sua omelia pensando alla improbabile lectio doctoralis della sua improbabile laurea honoris causa in teologia.
la chiamo così perché sono una persona sempre in buona fede e, pur sapendo che in questo mondo virtuale dietro un nickname o dietro una firma si può nascondere chiunque, io parto dal principio che chi mi ha scritto nel blog, sia davvero Don Tiziano.
Caro Don Tiziano, dicevo, il mio non è veleno, mi creda. Il mio è lo sfogo di una persona che si pone degli interrogativi e che non riesce ad “avere fede” incondizionatamente. È lo sfogo di chi, ogni volta che entra in una chiesa, spera di trovare un rappresentante di Dio che, in qualche modo, l’aiuti a trovare delle risposte. È lo sfogo di quella persona che, forse per sua particolare sfortuna, non ha mai incontrato, sulla sua strada, un sacerdote che, a torto o a ragione, riuscisse a darle almreno l’impressione di essere un degno rappresentante di Dio in terra e che, per questo solo motivo, le ridesse la speranza di continuare la sua ricerca della verità.
A parte l’amico sacerdote di cui parla mio marito domenicomolinini nel suo post e con il quale, purtroppo, io non ho avuto il piacere di interagire come, invece, lui ha fatto, ho conosciuto solo sacerdoti ignoranti, sacerdoti che mettono insieme quattro parole persino grammaticalmente poco corrette nelle loro omelie. Per non parlare, poi, di quelli urlanti con i bambini che affollano la chiesa per il catechismo e poi, nascondono figli illegittimi di qua e di là.
E' chiaro che i sacerdoti sono uomini e come tali ce ne sono di buoni e di cattivi, di ignoranti e di colti, di sciocchi e di intelligenti, di saggi e di sprovveduti e tutti possono sbagliare perché errare humanum est...
Ora, rischiando di peccare di presunzione, le dico che mi ritengo una persona buona, con sani principi. Una persona che, nella vita, ha fatto anche qualcosa di "superiore alla media" in quanto a generosità (e, se avrà la pazienza di gironzolare un po' nel mio blog, andando a ritroso nel tempo, forse capirà anche che tipo sono). Ed è per questo che, entrando in una chiesa mi aspetto di trovare un rappresentante di Dio che valga almeno quanto me, se non di più. E se un sacerdote afferma che gli animali non amano, per me, non è degno di rivestire quel ruolo istituzionale importante, ma soprattutto, non ha nulla da insegnarmi, non è un gradino più su di me (le ricordo che ho già detto di essere cosciente che probabilmente sto peccando di presunzione).
L'amore per gli animali, inoltre, l'ho sempre avuto e ho sempre saputo quanto essi siano affettuosi e riconoscenti. Ho sempre desiderato che un gatto condividesse con la mia famiglia casa e affetto, ma per motivi al di sopra della mia volontà non avevo mai "sperimentato" da vicino questo amore.
Da 2 anni a questa parte, invece, una splendida gatta tigrata vive con noi, e da un mese, c'è anche la panterina nera che ha visto nelle foto di qualche post più giù. Ora, pertanto, ho potuto verificare personalmente, quanto gli animali sappiano amare incondizionatamente e conoscano l'amore. Sono come bambini. Rispondono alle tue sollecitazioni amorose come fanno i bambini, né più, né meno.
Con questo non ho mai inteso dire che gli animali siano soggetti morali o che abbiano le stesse responsabilità di noi umani, né tantomeno che mi piaccia "relazionarmi" nel senso che Lei intendeva, con essi.
Quanto alle opere assistenziali, di cui nel mio post non ho parlato, nessuno intendeva negare la loro importanza e il loro impegno sociale. Impegno sociale, di cui sappiamo qualcosa anche noi in famiglia, visto che, essendo artisti, abbiamo spesso organizzato concerti di beneficenza lavorando gratis per giorni e giorni in molte occasioni. Ma rinnegherei me stessa e il mio modo di essere se non dicessi che spesso penso che la Chiesa, quella lassù in alto, quella coi palazzi e i gioielli, farebbe una gran bella figura se desse il buon esempio e rinunciasse a tanti suoi averi e pagasse l'imu come tutti i comuni mortali, per salvare bambini che muoiono di fame e, perché no, anche il nostro paese dal debito pubblico....
Con stima, Annalisa
P.S. hai letto il messaggio che ti ho lasciato da acetosella? ci dev'essere un problema sul tuo blog visto che, quando ci entro mi si apre una finestra che mi avverte di un pericolo (maleware). Ciao
Ma mi sono reso conto della sua lunghezza e l'ho trasformato in un post pubblicato sul mio blog
Un altro paio di riflessioni sul tema del post: forse il problema vero è nel modo di porsi. Non dobbiamo aspettarci che "l'illuminazione" venga dall'esterno, perchè è la nostra predisposizione d'animo che fa la differenza. Stiamo parlando di fede, di qualcosa che trascende la ragione e la cultura.
Non dovremmo giudicare, mai. Nemmeno i sacerdoti, secondo me.
L'amore e noi e gli animali e Dio... com'è difficile. Un po' provocatoriamente mi sorge una domanda: se parlando di animali, invece di pensare a gatti e cagnolini domestici, provassimo a pensare a quelli che ospitiamo nei nostri piatti quotidiani, o agli scarafaggi o ai topi o alle zanzare, che sterminiamo senza pietà? Forse, pur tenendo fermi i principi di amore e rispetto per ogni creatura dell'universo, esistono piani diversi su cui considerare le cose...
All'inizio di questo post è stata citata una anziana zia defunta, poi non più...
forse è vero che non dovremmo giudicare, ma credo anche che ci venga spontaneo mettere in evidenza la delusione che si prova quando qualcuno che ricopre un ruolo istituzionale e da cui ci aspettiamo che si comporti in un determinato modo, non esaudisca le nostre aspettative (in tanti abbiamo criticato l'ex presidente del consiglio e non perdiamo occasione di criticare l'operato di chi ci governa in generale.... non ci arrabbiamo se un medico ci delude col suo operato?).
per il resto, in effetti è difficile considerare le zanzare o gli scarafaggi alla stessa stregua dei cani e dei gatti, ma questo non giustifica l'affermazione secondo cui gli animali non sarebbero in grado di amare.
e pr quanto riguarda la zia, non averne più parlato nel post non significa voler sminuire il dolore per la perdita, ma semplicemente che il post voleva essere relativo all'affermazione del sacerdote da me messa in discussione. e se il post ha scatenato diversi commenti contrastanti, questo è solo costruttivo. quando scrivo qui, del resto, non mi aspetto certo che tutti coloro che leggono siano completamente d'accordo con me... ;-)
Mi sembra comunque azzardato paragonare il presidente del consiglio al medico ed entrambi al sacerdote.
Penso che non dobbiamo aspettarci che sia il sacerdote ad illuminarci, non può fare lui il lavoro che invece spetta a noi. Lui può essere il tramite, uno dei mezzi per avvicinarci alla fede, a Dio. Siamo noi a dover aprire il cuore ed essere pronti a cogliere i riflessi di luce piuttosto che incastrarci negli angoli bui. Chissà se questa mezza metafora mi è riuscita bene... si capisce?
Ma che cattiva, ma che dici???
baci :))
ecco. questo è ciò che intendo: vado in chiesa col cuore aperto. ma non trovo mai il il giusto tramite......... :(
un abbraccio a te Mela :) e grazie
Salvo, naturalmente, quelli che con noi stringono rapporti di solida ed onesta amicizia.>br>In questo caso la piazza rimane virtuale, ma ogni tanto le si aggiungono piazze e strade e cattedrali e, perché no, ristoranti: luoghi tutti reali dove ci s'incontra e si dà senso a quella che si chiama socievolezza o, se vi piace di più, socialità.
Mi sarei aspettato che Don Tiziano tornasse a leggere e commentare e dibattere, allo scopo di approfondire e, col labor limae del dialogo riuscire a trovare un approdo: punto d'incontro per tutti.
Poiché siamo come i marinai delle tre caravelle che solcavano il mare a volte tempestoso, a volte lacustre; tutti tesi alla ricerca dell'approdo. Alcuni convinti di sapere dove le caravelle sarebbero giunte; altri speranzosi; altri ancora insicuri e dubbiosi.
Ecco, quindi, che il compito - vogliamo chiamarla missione? - del comandante della navicella è proprio quello di tenere viva la fede dei primi; alimentare quella dei secondi; forgiare quella degli ultimi.
speravo tornasse, ma.... non ha ritenuto opportuno, almeno finora, tentare di ricondurre all'ovile la pecorella smarrita...
in ogni caso, preferisco credere che non navighi spesso per questi lidi e non abbia ancora letto il mio invito a tornare.
Discutendo con loro ho potuto verificare quanto siano umani e, pertanto, fallibili come tutta l'umanità.
Non tutti, mi è sembrato, avessero la vocazione del pastore, né la disponibilità al dialogo. Spesso, incapaci di cogliere il desiderio di dialogo, li ho visti arroccati nell'atto di difendere la Chiesa e loro stessi da quello che hanno inteso come un attacco e non una richiesta di dialogo, appunto.
Sia ben chiaro, non possiamo pretendere che il nostro cammino sia costellato da una miriade di Don Tonino Bello. Tuttavia, mi piacerebbe che così fosse.