Parole in cammino

carina la nuova impaginazione ...sì mi piace ;o) per quanto concerne il contenuto dell'ultimo post....non scomoderei tanto dio..al limite sono decisioni prese con ponderatezza valutando i pro e i contro... forse...e memore del fatto che una mamma priva di quello spirito necessario a dare forza e coraggio, non sei stata invogliata ... altre avrebbero reagito in maniera diversa quasi a voler sfidare la sorte ... ma tu sei betulla e non le altre e se hai deciso così... va bene...un consiglio... alla prossima butade di mamma.... non sarebbe il caso di dirle che ha già fatto abbastanza ?... mah... non so perchè ma sono certa che saresti stata un'adorabile mamma!!! mi scuso per avere invaso così brutalmente il lacrimatoio... ma non ho saputo resistere!

Tu sei una madre che ha lottato con le unghie e con i denti per diventarlo ed è probabile che la gnoma te ne sarà grata. Ad immaginarvi, come famiglia, credo che sia una bimba fortunata. Io ho voluto, non senza dolore e rimpianto, interrompere una catena di errori e di dolore vissuti in silenzio, da dietro le nostre viltà e non so come sarebbe stato se avessi scelto diversamente. Tu mi consigli di dire a mia madre.... E' che così come non so dirle quanto l'amo, nello stesso modo non so mandarla a quel paese. Il rispetto, il timore di "offendere", l'incapacità alla ribellione... dap, forse se sapessi dirle le cose, non sarei quella che sono. Ciao bella... contenta che ti piaccia il vestitino nuovo.

mi intrometto... se mi mandate al diavolo fate bene! io non riesco a discutere con mio padre senza mettermi a piangere. da sempre. non so parlare con lui, non so dirgli quanto lo amo e neppure quanto male mi ha fatto in molte occasioni il suo modo di amarmi. A volte scrivo. Lettere che magari non darò mai. A volte sì invece. E aiuta. Parlare, anche quando faticosissimo, anche quando ti strazia l'anima, è l'unica strada per imparare a stare bene. Lasciarsi dietro "cerchi aperti", situazioni non risolte, è come continuare a camminare trascinandosi un infinito numero di croci. E lo so, ci vuole molta più forza ad abbandonarle quelle croci che a continuare a trasportarle. E' la stessa cosa che faccio io. Un abbraccio. Federica

Non è un'intromissione e nessuno ti manda al diavolo. Buona giornata gio' :)

heyyyy....!!! forte il lifting al tuo blog!!?!? un po' meno forti sono le considerazioni che hai lasciato nel post di oggi! ci rifretto un pochettino...

Mi riesci difficile commentare questo "post", per evitare certi "problemi", all'età di diciotto anni e qualche mese sono andata a vivere per fatti miei e non sono più tornata su i miei passi. Poi, ci si è messa anche la distanza chilometrica e ammetto che ha risolto parecchi "problemi". Non che tutto sia stato cancellato con un colpo di spugna ma è più facile da affrontare per via della "indipendenza" creata nel corso degli anni. E nemmeno durante la separazione si sono (i miei genitori) permessi certe battute. Una battaglia difficile ma.. Ora riesco persino a dire ai miei genitori che voglio bene a loro proprio a loro con tutti i loro difetti e le loro qualità. Ho impiegato anni e anni ma ci sono riuscita. E questo mi fa pensare a che tipo di madre sarei stata, ci penso a volta, di rado.. E forse sono contenta di non poter ripetere gli errori che sono stati fatti con me. Ti capisco. Credo.

Non avevo dubbi, che avresti capito.

a sessant'anni posso dire di avere sotto controllo l'intraprendenza di mia madre che ha cercato fino a ieri di gestire, secondo i suoi desideri, la mia vita. E' vero! la paura di ribellarsi, di fare del male con le parole o coi fatti mi ha reso succube per molto tempo ed ho indirizzato malauguratamente alcune mie scelte in relazione a questo. Me ne pento ora che è troppo tardi. Solo una decina di anni fa ho ripreso in pieno il controllo della mia vita. Del senno di poi......!!

la mia storia è simile alla tua , lo sai , ho avuto una figlia e il terrore di commettere gli stessi errori commessi da mia madre , mi hanno portata a risolvere i miei problemi ( certamente non è stato soloper questo motivo )E'stata ed è tutt'ora una strada in salita , una lotta continua , soprattutto perchè mia madre vorrebbe interferire nel mio rapporto con Giulia , ma oggi riesco a dirle senza problemi : è mia figlia , tu stanne fuori , così come quando avrei dovuto dirle - è la mia vita , lasciami vivere ... ti abbraccio forte , marivana

Ma tu sei coraggiosa arielita... :)

si , hai ragione .sono molto coraggiosa e non lo sapevo ...:))

condivido la scelta di cancellare il post ;mi ha fatto male commentarlo , ma ho voluto . troppo dolore non ha senso betullita bella .ti avvolgo in un abbraccio.

Non ho letto il post e quindi non potrei certamente commentare una cosa non letta.....Posso solo parlare del dolore che anch'io provo per un rapporto madre/figlia (il mio con mia madre) dove dolore e brutti ricordi non mi lasciano la possibilità di "lasciarla andare" nonostante non cia sia più da quasi dieci anni. Ho avuto la fortuna di avere due figli maschi con i quali sono riuscita a costruire un buon rapporto,ma finchè lei c'è stata, è stata una dura lotta e fino all'ultimo l'essere figlia a volte era più difficile che essere madre, sopratutto più doloroso...Eli

Certo che siamo tutte messe proprio bene eh.... :) Grazie Eli e buon martedì

un bacio e a presto!

ciao... mi scuso per questo post poco attinente, comunque, mi piacerebbe che quente più persone firmassero la petizione che si trova a quest'indirizzo: http://blog.libero.it/ueros/1584576.html grazie...