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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post N° 390

Post n°390 pubblicato il 20 Ottobre 2006 da betulla64
 

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Sette mesi fa, il 22 marzo, mi recavo dal chirurgo che avrà l'onore di tagliarmi la gola, per effettuare la visita di rito. Dopo aver esaminato la mia storia clinica e avermi spiegato i pro e i contro dell'intervento, mi disse che 15 giorni prima del suddetto avrei dovuto assumere un preparato denominato "Lugol", reperibile in qualsiasi farmacia avendo l'accortezza di ordinarlo. Ottimo, pensai, passo in farmacia ed è fatta (ancora mi illudevo che in massimo due mesi me la sarei cavata). Il giorno successivo andai in farmacia con mio marito e chiesi il prodotto. Il farmacista ci guardò con aria sperduta e ci comunicò di non avere la più palida idea di cosa fosse il Lugol e quando gli dissi "guarda che lo dovresti preparare tu" cadde dalle nuvole. Promise di informarsi e io lo rassicurai sul fatto che cmq non ne avevo urgenza. Facesse pure.
I mesi son passati e due settimane fa sono andata a fare gli esami pre operatori che stanno a significare (spero) l'imminente ricovero. La caposala di chirurgia mi dice che quando mi telefoneranno per comunicarmi la data dell'intervento, dovrò cominciare la terapia con il Lugol e proseguirla per 12/15 giorni, così, memore della faccia del mio farmacista alla mia prima richiesta, decido di provare a reperire il prodotto in una delle più fornite farmacie di Cuneo. Entro e chiedo ad una gentile fanciulla munita di logo farmaceutico sul bavero. L'impassibile ed eterea dottoressa, dopo aver consultato il suo splendido computer con i tasti che non fanno rumore per non disturbare, mi annuncia tutta tronfia che "l'articolo è fuori produzione". Le faccio garbatamente notare che l'articolo dovrebbe prepararmelo lei e ne ricevo la seguente risposta: "mi faccia sapere il principio attivo, così so da dove cominciare"..... Il panico comincia a serpeggiare. Pare che nessuno a parte il chirurgo e la caposala sappiano di cosa si sta parlando.
Il Dio delle piccole cose ama molto giocare con me a "vediamo se si incazza", poi ogni volta, quando vede che sto per esplodere mi dà una scompigliata ai capelli e con un sorriso rimette a posto le cose, così mi ha mandato il mio amico grande, essere mezzo uomo e mezzo server, che sa bene che se una cosa esiste, su google si trova e infatti l'ha trovata. Trattasi del documento in formato pdf che vedete nell'immagine e che, opportunamente stampato mi ha accompagnata dal mio medico che lo ha guardato, letto e poi copiato paro paro sul suo ricettario, quindi, armata di ricetta e di pdf sono finalmente approdata in farmacia, dove il biondo apprendista stregone ha preso nota e mi ha dato appuntamento al giorno successivo per ritirare il preparato e qui mi son cascate le braccia. Sul bancone della farmacia stava appoggiato un flacone da mezzo litro pieno di un liquido scuro e puzzolente, con una bella etichetta con su scritto VELENO con tanto di teschio annesso. La giovane dottoressa mi ha comunicato che la ricetta se la deve tenere lei, perchè quando si tratta di un veleno pericoloso, alla farmacia serve la documentazione che ne giustifichi la preparazione e la vendita. Ossignur!! Veleno pericoloso?? E ne devo bere mezzo litro? Morale della favola, tornata a casa mi informo meglio e scopro che dovrò assumerne poche gocce al giorno. E il resto? A pensarci bene potrei spacciarlo all'angolo delle strade, visto il casino che bisogna fare per entrarne in possesso.
Ai farmacisti mi viene da dire che la favoletta che ci hanno propinato in seguito alla liberalizzazione dei farmaci da banco... sì, quella di Bersani... sì, quella dove si parla delle professionalità e del paziente che non può essere lasciato solo nella scelta.....sì, quella! Ecco, io sono entrata in possesso di un veleno, procurandomi le istruzioni per la composizione su internet, richiedendola al mio medico attraverso un pdf che potrebbe pure essere la ricetta della crostata di nonna papera e ricevendo una quantità di prodotto sufficiente ad avvelenare mezza provincia. Qualche Coop ha per caso bisogno di una professionalità per poter vendere supposte di glicerina? Io sono disoccupata al momento.

 
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nimriel
nimriel il 20/10/06 alle 16:06 via WEB
Non ho parole Bet... Ho fatto una grandissima fatica a leggermi tutta sta roba e, ti assicuro, alla fine mi sono cascati gli occhi! Uhm... va bene che anche delle medicine "regolarmente" in commercio, se vai leggerne i foglietti informativi, ti fanno venir voglia di buttarle via ma, ahem, una roba con su scritto VELENO fa un po' impressione per davvero.... Il medico da cui sei andata, ce l'ha la laurea appesa nello studio?!? Devo preoccuparmi?
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 20/10/06 alle 16:12 via WEB
La domanda che mi faccio io non è "devo preoccuparmi?" ma "QUANTO devo preoccuparmi?" Vabbè...ormai sono in ballo e si balla :) Tu piuttosto... 'zzo vai in giro a leggere 'ste scemate?? Metti a riposo 'sti occhi porca miseriaccia!!!
(Rispondi)
 
 
betulla64
betulla64 il 20/10/06 alle 16:17 via WEB
P.S. Anche la candeggina, se bevuta a litri è un veleno... una goccia nell'acqua è invece un buon disinfettante in caso di contaminazione. Io dovrò assumere solo due gocce al giorno di "veleno".... Però hai ragione: fa abbastanza senso :)
(Rispondi)
 
 
 
nimriel
nimriel il 23/10/06 alle 12:13 via WEB
Avevo proprio pensato alla candeggina mentre ti scrivevo che è quella dicitura a fare impressione...
(Rispondi)
aquilonecolorato
aquilonecolorato il 20/10/06 alle 17:22 via WEB
Ciao, ma a parte farmacisti commessi e medici di famiglia che non sanno distinguere un callo da una verruca, sei stata operata? Era proprio indispensabile il preparato galenico o intruglio che dir si voglia? La medicina qualche volta vuole diventare stregoneria, ma spesso è invece un insieme di saggezza e tradizioni popolari...
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 20/10/06 alle 18:22 via WEB
Ciao... No, non sono stata operata per ora. Il preparato galenico serve proprio a far sì che possano farlo senza mandarmi all'altro mondo :) Buona serata.
(Rispondi)
tanksgodisfriday
tanksgodisfriday il 20/10/06 alle 18:30 via WEB
Leggerti mi ha suscitato il solito mix di emozioni/riflessioni. Stavolta trattasi di:

A. preoccupazione: per l'intervento, io non sono mai stato "interventista", quando mi ci sono trovato coinvolto, me la sono fatta sotto. Spero ardentemente che tu sia diversa. In bocca al lupo.

B. sconcerto: un farmacista dovrebbe conoscere i preparati esistenti, o sapere dove andare a cercare, non può delegare al cliente. Sennò che differenza c'è tra loro e le coop?

C. primo sorriso: ti vedo col bottiglione di "VELENO", furtivamente in giro per la Provincia Granda a smaltire l'intruglio, dopo aver provato inutilmente le vie lecite :)

D. secondo sorriso: supposte di glicerina, devono esserti venute in mente come mezzo per scaricare l'agressività ...
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 20/10/06 alle 18:43 via WEB
Andiamo con ordine: A. Nemmeno io sono interventista e se ho deciso di far sì che si intervenga, c'è da star certi che non esisteva altra via. In poche parole me la sto facendo sotto al quadrato. Crepi! B. Anche io sono rimasta allibita, soprattutto perchè non si è trattato di un caso isolato, ma di ben tre farmacisti. Morale: non c'è differenza tra loro e la COOP :) C. Potrei diluirlo nella bagna caoda :)) D. Mi sono venute in mente pensando ai farmaci e a quanto mi costano, perchè son stufa di essere sempre io quella che se la prende in quel posto e perchè quando si manda qualcuno a cagare bisogna assicurarsi che non abbia problemi di stipsi. Buona serata venerdì :)))
(Rispondi)
Isotta02
Isotta02 il 20/10/06 alle 19:50 via WEB
Vorrei dire che sono rimasta allibita, ma direi una bugia, chissà forse sono troppo cinica o forse ne ho viste troppe di assurdità nella mia piccola vita (piccola in senso di banale e limitata) e così ad ogni ulteriore oscenità quotidiana che sia medica, legale o sociale mi trovo a constatare che al peggio non c'è mai fine. Nonostante ciò io ho una grande fiducia nella medicina interventista e lo ammetto pubblicamente non solo per modo di dire ma perchè vissuta sulla mia pelle. Ho sempre pensato che se si può eliminare il problema chirugicamente "fatemelo, e fatemelo subito",in bocca al lupo Bet, non aver paura, io pensavo sempre "dopo sarà tutto passato, devo solo aver la pazienza di aspettare che passi" ed ora sono qui. Ci sono molte medicine che vanno somministrate in dosi ben calibrate, oltre sono un veleno ma in quelle dosi curano.Basito anzi no BESONE.
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 20/10/06 alle 21:25 via WEB
A dire il vero, questo voleva essere un post ironico, ma si vede che la tensione che mi mangia viva esce fuori anche quando scrivo. Sono anni che peregrino tra day hospital e laboratori analisi e ne ho viste di tutti i colori, per questo se capitano cose come questa, che sono controllabili e che non pregiudicano la mia guarigione, mi viene da raccontarle ridendo. Ciò non toglie che abbia paura Isotta. Mi vergogno a dirlo a te, ma così è. Anche io mi dico che dopo starò meglio, che devo solo avere pazienza... Ma è terrore puro e non ho armi per fronteggiarlo. Perfino mostrarlo a chi mi è vicino mi risulta ostico. E allora lo butto tutto qui. Lo canto, lo parlo,lo scrivo fino a nauseare me stessa e chi legge. Grazie per la tua pacata vicinanza.
(Rispondi)
Isotta02
Isotta02 il 20/10/06 alle 23:56 via WEB
qualunque sia il luogo va bene, l'importante e concedersi la possibilità di lasciare uno sbocco allo sfogo. Buenas noche bet
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 21/10/06 alle 10:23 via WEB
Da ieri che rileggo questo tuo post e la mia impressione è sempre la stessa: sgomento. E non mi vengono altre parole. Ti abbraccio e forte
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 21/10/06 alle 17:25 via WEB
No dai. Pensa che in famiglia continuiamo a ridere come matti ripensandoci :) La cosa che mi preoccupa di più è che se è cattivo quanto puzza... Mio Diooooooo!! Un abbraccio a te.
(Rispondi)
d_dap
d_dap il 21/10/06 alle 20:46 via WEB
l'ho letto due volte...perchè non poteva essere possibile che mi venisse da ridere...allora giusto per.. ho chiesto un parere a chi è più saggio di me (raramente lo coinvolgo nei miei affari telematici ;op) ha letto e pure lui ha sorriso.. difficile che lui rida... insieme però ci siam guardati sgomenti e abbiamo sussurrato squotendo il capo ... mah!!! abbraccio betulla bella!!
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 21/10/06 alle 21:50 via WEB
L'intento iniziale era proprio di far ridere :) Sollevata che abbia sortito il giusto effetto su qualcuno, abbraccio te e lui e tanto per non offendere nessuno, anche la pupa e la marescialla. Buonissima domenica alla famiglia tutta!
(Rispondi)
magdalene57
magdalene57 il 22/10/06 alle 10:37 via WEB
ho letto il tuo pezzo. magari bisognerebbe farne dei volantini e distribuirli davanti alle farmacie...come promemoria..... leggo pure che farai un intervento... anche se non ci conosciamo, il mio inboccalalupo ....!
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 22/10/06 alle 10:44 via WEB
Infinitamente crepi! :)
(Rispondi)
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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