Creato da betulla64 il 22/12/2005
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"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

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Post N° 507

Post n°507 pubblicato il 22 Novembre 2007 da betulla64
 



Dopo la prima sveglia alle cinque, per il solito prelievo, mi riaddormentai stranamente a mio agio tra tutti quei tubicini che impedivano i movimenti. Avevo trovato una posizione su un lato che permettesse al braccio di stare teso verso la flebo e al drenaggio, che dalla ferita scendeva al barattolino ai piedi del letto, di non aggrovigliarsi sotto al mio corpo. Mi addormentai e mi svegliai riposata quando portarono il tè. La prima sorpresa furono le fette biscottate, che approcciai con un misto di bramosia e timore. Bramosia perchè prima dell'interveno ero rimasta senza cibo nè acqua per 36 ore e dopo avevo ingurgitato solo un po' di semolino. Timore perchè avevo imparato che anche ingoiare la saliva diventava un esercizio penoso. Certo, le fette biscottate imbevute e ammorbidite nel tè, forse.... E così piano piano degustai quella piccola delizia mandata dal Dio delle piccole cose apposta per rimettermi al mondo. Intanto anche la mia dirimpettaia di letto si era svegliata. Ragazzina scomposta, svergognata, sfacciata, che le madame ricoverate con me guardavano con un po' di riprovazione, ma che a me faceva tanto ridere. Ambra si chiamava.

Vennero i medici e il chirurgo mi fece capire che avrebbe deciso prima di mezzogiorno se dimettermi o meno. Entrai in fibillazione e cominciai a tramare. Con l'aiuto della ragazza pestifera presi possesso del bagno della corsia. Mi lavai i capelli e con il suo phon cercai di dare loro una parvenza di piega. Fu poi la volta del trucco. Una bella spalmata di fondotinta a mo' di stucco, poi cominiciai a dipingere la grande truffa. Certo, mettere il mascara mentre l'ago della flebo fuoriesce dalla vena e comincia a esondare il suo liquido sotto la cute non è il massimo. Il rossetto poi, su un viso misto verde-Rimmelcolor3sand, mi ricordava vagamente il colore del contenuto della boccia di plastica appoggiata ai miei piedi, ma, ferma nella mia decisione di andare a casa quel giorno stesso, uscii nel corridoio sorretta da Ambra. Il mondo si fermò a guardarci.
Lei: tutina bianca a lasciare scoperto il pancino da splendida adolescente e a coprire maldestramente uno strepitoso tanga in pizzo, seno sbarazzino costretto in una canottierina degna di un locale di lap dance, capello biondo, occhio allungato con l'eyeliner e parlata a troppi decibel.
Io: piagiama, vestaglia della nonna dalla cui tasca faceva capolino la boccia del drenaggio, la mano sinistra appesa all'asta della flebo, trascinata a fatica mentre il braccio gonfia a vista d'occhio e pulsa come un dannato, capello superelettrico e supercotonato per far sì che regga senza lacca, trucco da "a bbellaa!!" con labbrucce a cuore, il passo di una che nemmeno lo sa cosa significa "stare poco bene". Incrociamo il chirurgo e il pover'uomo sbarra gli occhi. Io mi stampo in faccia il sorriso sicuro di quella che "non mi sono mai sentita così in forma", mentre il pavimento sotto ai piedi mi sembra di gomma e le infermiere in fondo al corridoio assumono l'effetto del miraggio.
Entriamo in camera e la mia vicina di letto, seppur provata da un intervento di una certa portata, scoppia a ridere maledicendomi, perchè lei ne ha tre di drenaggi e sono nella pancia. Quelle operate la sera prima di tiroide stanno malissimo e mi stanno odiando.
Alle 10.30 arriva il dottore bello, quello che sembra uscito dritto dritto da un telefilm americano. Sotto al camice sembra un modello e sotto ai vestiti che stanno sotto al camice intuisco un ben di Dio senza precedenti nella storia ospedaliera italiana. Lo sguardo un po' sadico mi lascia intuire che non è lì per darmi piacere. Toglie via i punti e il drenaggio e mi fa la medicazione. Quando se ne va lo adoro il doppio di prima (misteri della mente umana).
Alle 11.30 mi chiama il chirurgo. Mi porta in uno stanzino minuscolo, mi fa stendere. Gli chiedo se ha intenzione di torturarmi ancora, e lui risponde un secco "sì". Mi aggrappo al lettino aspettando il dolore che non arriva. Mi toglie la prima medicazione, controlla la ferita, mette un cerotto pulito e mi fa alzare. Mi fa delle prescrizioni per dei farmaci, mi dice come e quando fare le medicazioni e poi un freddo "per me può andare". "In camera?" chiedo io e lui "no, il suo letto ci serve. La dimetto."

Leggera.
Mi sono sentita tanto leggera.
In un amen ero in camera, in due amen ero vestita. Al terzo amen la borsa era pronta e io mi aggiravo come una bestia in gabbia lungo il corridoio chiedendomi perchè mio marito per fare trenta chilometri ci mettesse più di quattro amen.

Arrivai a casa che c'era il sole.
La neve sulle cime più alte faceva sembrare il cielo ancora più blu.
Mi pareva tutto così nuovo e pulito.




Immagine: Luca B. Pagni


 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/07 alle 14:00 via WEB
sono sintetica... ^________^
tranne che nei sorrisi... bacio betullina bellissima (lili)
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 23/11/07 alle 07:44 via WEB
Più che sintetica direi un mistolana.
Morbida, calda e affatto pungente :) Bacio occhibelli
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/07 alle 18:52 via WEB
un bel bacione in fronte a questo bel dunin ;o) d_dap
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 23/11/07 alle 07:45 via WEB
Ricambio il bacio e il bel dunin :)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/07 alle 18:55 via WEB
... e io che ti mandavo sospesa un messaggio da scuola.... ricevevo il tuo messaggio rassicurante:)))) che bel ricordo... ho diviso subito la notizia con ascaso:)
(Rispondi)
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 22/11/07 alle 18:56 via WEB
lume ..chettesta
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 23/11/07 alle 07:47 via WEB
...ttesta da ciauscola... e comunque non conosco nessun altro che trepidasse a scuola, in quei giorni :)
(Rispondi)
 
 
unlumedaunnume
unlumedaunnume il 23/11/07 alle 08:13 via WEB
...ma era l'ora libera!!! avevo un buco, trepidavo nell'ora d'aria! betulla mi manchi tanto.... io sto architettando .... un antipasto ghiotto:)
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/11/07 alle 15:59 via WEB
la dietaaaaaaaaaaa!!!!! :D
(Rispondi)
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 23/11/07 alle 11:45 via WEB
Il cielo sarà sempre più blu. Lo sento. Un abbraccio da qui a lì
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/11/07 alle 16:00 via WEB
Per il momento pievica (ossia, un po' piove e un po' nevica). Le mie cinciarelle dal balcone ti fanno ciao ciao :)
(Rispondi)
elaj
elaj il 24/11/07 alle 11:45 via WEB
..leggere questo post...mi ha fatto uno strano effetto..una mia carissima amica..lunedì entra in ospedale per lo stesso identico motivo...e non posso neanche starle vicina perchè è a 600 km di distanza...!! un bacione betulla carissima..
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/11/07 alle 12:16 via WEB
L'intervento sarà di luna vecchia, come per me... Ottima cosa sia per il post operatorio sia per la guarigione della ferita. Pregherò il Dio delle grandi cose e anche quello delle piccole :) (bet)
(Rispondi)
donnaisabella
donnaisabella il 25/11/07 alle 22:46 via WEB
Esperienza in comune... Sono appena entrata nel tuo blog. Appena avrò più tempo leggerò i tuoi post per capire meglio quante esperiense abbiamo in comune. Vorrei comunque dirti una cosa... dopo questa operazione mi sono sentita una leonessa, soprattutto il morale, e dopo soli venti giorni dall'asportazione ho cantato in una spettacolare diretta Rai dove ho avuto primi piani impietosi sulla cicatrice ancora fresca che avevo scoperto perchè il caldo era atroce... Canto come soprano... il che è tutto da dire. p.s. Che non si dica in giro, ma io il semolino lo barattavo con la bistecca che rifilavano alla vecchietta senza dentiera che era nella mia stanza :-) Il semolino mi faceva il solletico in gola e mi faceva tossire e starnutire a più non posso, la bistecca no :-)
(Rispondi)
 
betulla64
betulla64 il 26/11/07 alle 12:40 via WEB
A me invece la voce non è più tornata quella di prima. Se parlo un po' di più arrivo a sera che sono completamente afona.C'è da dire però, che nessuno al mondo sentirà mai la mancanza dei miei gorgheggi, mentre per te è un altro paio di maniche :)
(Rispondi)
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da "La coscienza di Zeno"
 
 

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