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CHI HA MESSO LE BUCCE DI LIMONE NEL SORBETTO?

Mi sento con Mara e decidiamo di farci l'aperitivo prima di pranzo, forse c'è anche Carlo le dico...  mi sembra entusiasta della cosa.

Ci incontriamo al bar designato e iniziamo subito a raccontarci le novità delle ultime ore, quando vediamo sbucare dall'angolo Carlo con il suo capo, detto "Il Cumenda"

MARA: "Nonnonnonnonoooooo... voglio morire!"

IO: "Mi sa che ci tocca..."

MARA: "Non lo sopporto... lo detesto in ogni molecola!"

IO: "Se solo ha subdorato che doveva incontrarci si è imbucato.... come al solito"

MARA: "Se mi chiama Marina lo friggo"

IO: "Smettila... sai bene che a me andrà peggio"

MARA: "Non ce la posso fare..."

IO: "Prepara la padella... ecco che entrano"

IL CUMENDA: 55ENNE DI ORIGINE BRIANZOLA, ALTO 1.60 CM, MAGRISSIMO, SEMPRE NERVOSO, SI MUOVE A SCATTI E PARLA IN CONTINUAZIONE. GRANDE CAPO BIANCO DI CARLO GUADAGNA IN UN MESE LA SOMMA DI 6 MIE DICHIARAZIONI DEI REDDITI. HA FATTO CARRIERA PERCHE' PUR DI LIBERARSENE SI E' DISPOSTI A CONCEDERGLI QUALSIASI COSA. IL SUO MOTTO E': "IO SONO DIO E TUTTO MI APPARTIENE".

Il cumenda spalanca la porta del bar, ci cerca e, quando ci vede, allarga le braccia e ci dice con il suo tono di voce gracchiante e di parecchie ottave sopra la media:

"UE'! ECCOLE QUI LE MIE BAMBINE!"

Noi, che bambine non le siamo più da un pezzo, lo guardiamo sconsolate con un abbozzo di sorriso... rivolgendo, subito dopo, a Carlo, uno sguardo molto eloquente: "Perchè cavolo te lo sei portato dietro?"

CARLO: "Allora, come butta?"

MARA: "Butta male... anzi malissimo!"

IL  CUMENDA: "UE' MARINA, ANCORA NIENTE MOROSINO?"

IO: "E' quello fuori legato al palo..."

IL CUMENDA: "UUAAHAHAHAHAA... CIAO CICCETTA... GUARDALA QUI: TUTTA FISICATA CON LA GONNA, MA QUANTO VUOI CUCCARE OGGI?"

Sentirmi chiamare "CICCETTA" mi fa alzare la pelle di almeno mezzo centimetro...

IL CUMENDA si rivolge alla proprietaria del bar: "UE' SCIURA! VIENI CHE CIABBIAMO SETE!"

CARLO: "Oggi offro io"

IL CUMENDA: "DAI DAI! LASCIA STARE CHE CI PENSA LO ZIO! LO ZIO E' RICCO... CIA' LA PILA LO ZIO... UUAHAHAHAHA"

Io e Mara siamo ammutolite. Quando decido di prendere un sorbetto al limone IL CUMENDA non resiste:

"UE' CICCETTA! MA IL SORBETTO SI PRENDE DOPO MANGIATO, VUOI FARE L'ARTISTA COME AL SOLITO? MA LO SAI CHE SE LO ZIO PRENDE IL SORBETTO POI FA DEI RUTTI CHE INCENDIA IL LOCALE? UUAHAHAHAHA"

MARA: "Per la carità! Non prenderlo assolutamente!"

IL CUMENDA: "VALA' VALA' MARINA, IO MI PRENDO IL NEGRONI.... COME QUELLI CHE PIACCIONO A VOI DONNE.... UAAAHAHAHAHAH!"

Nel frattempo arriva una telefonata di lavoro sul cellulare di Carlo... IL CUMENDA glielo strappa di mano:

"EALLORA????? ...MAVACAGHER.... SU CHE CIABBIAMO L'APERITIVO CON LE AMICHETTE... NON ROMPERE E VA DAL CLIENTE, VELOCE.... DEVI STARE MUTO E SPACCARE IL SEDERE AI PASSERI, RICEVUTO IL MESSAGGIO????"

Quasi finito il sorbetto, rimangono nel bicchiere delle piccole scorzette di limone immerse nel poco liquido rimasto... effettivamente non è un bel vedere....

IL CUMENDA: "UE', MA COS'E' QUELLA ROBA LI'? ...DI' CICCETTA, MA TI SEI BEVUTA IL SORBETTO IN DECOMPOSIZIONE!"

IO: "No, era buono... quelle sono scorzette di limone"

IL CUMENDA: "MAVALA'... QUELLI SONO BEGHI... VEDI CHE SI MUOVONO? IO LI DENUNCIO STI QUA"

MARA: "Ora vomito..."

IO: "Sono scorzette! ...non si muove niente nel mio bicchiere!"

CARLO: "Fanno un certo effetto però..."

IO: "Sentite, vediamo di finirla!"

IL CUMENDA alla proprietaria del bar: "UE' SCIURA! QUI CIABBIAMO I BEGHI NEL BICCHIERE. COS'E' STA STORIA? MICA PAGHIAMO PER ESSERE AVVELENATI NOI"

La signora impallidisce, nel frattempo arriva il marito e si avvicinano entrambi al nostro tavolo per controllare il mio sorbetto... nasce quindi una diattriba terribile tra IL CUMENDA che porta avanti la sua tesi e il barista che cerca di spiegargli che il sorbetto è fatto col limone e le particelle gialle che vede nel bicchiere non sono altro che pezzettini di buccia.

Naturalmente è tutto inutile perchè IL CUMENDA è già partito per la tangente e minaccia di chiamare il RIS di Parma (che lui cià lì l'amico di scuola)... dopo una discussione allucinante si arriva alla tregua: Aperitivo gratis e colazione giornaliera per i ragazzi che lavorano in azienda col CUMENDA a prezzi stracciati.

Carlo è estasiato da questa trattativa, mi prende da parte e mi dice;

"Vedi come si fa a concludere un affare?"