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L'insostenibile leggerezza dell'essere single - 6

L'altra sera al lavoro finiamo tardi e coi colleghi decidiamo di andare a cena in un ristorante in collina poco distante dall'ufficio. Al ritorno dò un passaggio ad un ingeniere in trasferta e, mentre siamo in macchina sulla strada del ritorno il solito suono interrompe una animata conversazione sulle strategie aziendali

Beep! ...Beep! ...Beep!

Mi scuso e, appena schiaccio il tasto del vivavoce, dal microfono esce un urlo maschile agghiacciante:

"AAAAAAAHHHRGG"

IO: "Pronto! ..Chi è? ...Pronto?"

ING.: "Ma che cos'è?"

IO: "Non so... dal vivavoce non riesco a vedere la provenienza della chiamata e ho il telefono in borsa... C'è qualcuno in linea? Pronto"

ING.: "Sembrava un uomo che gridava"

Mentre frugo nella borsa cercando il cellulare, provo ancora a vedere se mi risponde qualcuno

IO: "Pronto? C'è qualcuno?"

Intanto dal microfono si sente ansimare

ING.: "E' qualcuno che sta male...Hei pronto, risponda la prego... "

"AAAAAHHHHRG... MUOIO.... STO MORENDOOOO!"

Non mi serve più trovare il telefono, dalla sua voce ho capito chi è... quando non sta bene, si spaventa e fa sempre il solito cinema.

IO: "Carlo cosa succede? Dove sei?"

CARLO: "Vieni a casa mia che sto morendo... AAAAHHHHRG!"

IO: "Sono a 40 minuti di macchina. Chiamo la Mara e il Denny e li faccio venire subito.... ma cosa ti senti?"

CARLO: "Ho mangiato i 4 salti in padella ai funghi velenosi e ora muoio... lo stomaco... ho delle fitte tremende...AAAAAAAHHHRG!!!!"

IO: "Senti, o hai una congestione in corso o ti sei preso un virus intestinale.... ora chiamo Mara... fatti un canarino intanto"

NDR: Il "Canarino" è un rimedio casalingo molto usato dalle nostre nonne. Si fa bollire l'acqua e ci si spreme dentro un limone intero.... è disgustoso naturalmente, ma è uno "sturone" infallibile

CARLO: "Noooo... la Mara no.... AAAAAHHHRG!!!... Perchè sei andata via? Perchè non sei a casa? Eh? Perchè?"

IO: "Dai, ora metto giù e ti mando qualcuno... stai tranquillo che non muori"

CARLO: "Si che muoio... noooo... non mettere giù il telefono, non lasciarmi da solo...AAAAAAAAAHHH DIODIODIODIODIOOOOO AAAAAAHHHHH!!!!!"

ING.: "Sembra stia davvero male.... non è il caso di chiamare il 118?"

CARLO: "NOOOOOOO... Chi è quel deficiente che mi vuol far morire all'ospedale? ...Fallo tacere! e guai a te se chiami il dottore!....AAAAAHHHRG... non mettere giù... non lasciarmi da solo... DIODIODIODIODIODIOOOOOO!!!!"

IO all'Ingeniere: "Senti, fammi una cortesia, ti do' il numero della Mara, chiamala col tuo cellulare per favore"

Il solerte ingeniere compone il numero e inserisce il vivavoce...

Tuuuu.... Tuuuuu... Tuuuu...

MARA: "Perchè sbagliate SEMPRE numero a quest'ora? Perchè poi dovete chiamare le persone alle 11 di sera io lo vorrei proprio sapere!"

IO: "Mara, vestiti e vai da Carlo che sta male... magari avverti anche il Denni"

MARA: "Ah, ciao! ... hai cambiato numero?"

IO: "Ti sto chiamando col telefono di un collega"

CARLO: "Noooo... la Mara nooo AAAAAAAHHHH!!!!!"

MARA: "E' lui? Sembra che stiano sgozzando un maiale.. cos'ha?"

IO: "Ha mal di pancia.... vagli a fare un canarino dai, così si mette a posto"

ING.: "Ma che cos'è sto canarino?"

CARLO: "NON LO VOGLIO IL CANARINO!!!!"

MARA: "Ok, vado"

CARLO: "Se viene non le apro... NON LO VOGLIO IL CANARINO!!!!"

Dopo 15 minuti circa, ho lasciato l'ingeniere in trasferta davanti al suo albergo e mentre guido più velocemente possibile, dal mio vivavoce stanno ancora uscendo rantoli, singhiozzi, imprecazioni e sproloqui di ogni genere... ad un certo punto si sente il campanello in sottofondo...

Driiiinnnnn! ....Driiiiiiiiiinnnnn!

IO: "Sono arrivati, vai ad aprire"

CARLO: "Non mettere giù ti prego... non mettere giu!"

IO: "No, vai ad aprire, dai"

Sento le voci dei miei amici provenire da lontano

CARLO: "Non vi apro! Non lo voglio il canarino!"

MARA: "Dai, piantala di fare l'imbecille e apri sta porta porca misericordia!"

CARLO: "NON LO VOGLIO IL CANARINO!"

DENNI: "Dai Carlo riprenditi per la miseria!"

CARLO: "STO MALEEEE!!!! AAAAAAAHHHHRG!!!"

DENNI: "Se non apri entro 5 secondi butto giù la porta a calci, capito?"

CARLO: "NON LO VOGLIO IL CANARINOOO!!!"

Schiaccio il tasto del vivavoce e una calma quasi innaturale invade finalmente l'abitacolo della mia vettura.... ancora 10 minuti e sono arrivata, per fortuna c'è poco traffico. Ma la quiete dura molto poco.

Beeep!  ....Beeep! .....Beeep!

MARA: "Senti sto demente si è barricato in casa e non ci apre... Grida come un ossesso e ci sono tutti i vicini fuori ...tra l'altro uno di loro vuole chiamare i carabinieri"

IO: "Digli di calmarsi che sono quasi arrivata... ancora 5 minuti e sono lì"

Finalmente arrivo! ...suono il citofono

CARLO: "Sei tu? ...AAAAAAAHHHHRG!!!!"

IO: "Si, aprimi"

Dopo pochi secondi vengo sfiorata alla tempia dal mazzo di chiavi che cade vicino ai miei piedi con un tonfo direttamente dalla finestra di Carlo.... mi chiedo ancora oggi del motivo per cui non abbia preferito schiacciare il tasto dell'apertura comandata invece che rischiare di ammazzarmi con un mazzo di chiavi, che cadendo dal decimo piano, si è praticamente trasformato in un meteorite in caduta libera.

Arrivo al pianerottolo dove si è formato un capannello di vicini in pigiama, sono tutti preoccupati e curiosi... ognuno naturalmente dà la sua versione dei fatti e propone soluzioni più o meno fantasiose... al centro la Mara e il Denni trattengono a stento la furia omicida.
Appena arrivo la piccola folla si apre come se fossero le acque di Mosè... mi sento decisamente in imbarazzo in questo ruolo di salvatrice del popolo.
Una signora anziana in vestaglia e ciabatte, si avvicina e mi dice: "Stia attenta signora... sembra indemoniato!"
Un'altro signore risponde per me: "Non si sente più nulla... forse è svenuto!"

Entriamo.... e, mentre io cerco di calmare Carlo che piange come un bimbo, la Mara mette a bollire l'acqua...

Per fargli prendere quel maledettissimo canarino abbiamo dovuto immobilizzarlo a fatica in tre, minacciandolo di chiamare i vicini per darci una mano.... dopo 5 minuti di urla, strepiti e due schiaffoni del Denni siamo finalmente riusciti a fargli ingoiare la pozione miracolosa.... mezz'ora dopo era finalmente tutto finito e noi tre eravamo sul pianerottolo a tranquillizzare i vicini, mentre il Carlo dormiva beato nel suo letto.

Sto tornando a casa e penso all'ingeniere... mi chiedo che razza di idea si sarà fatto di me, dei miei amici folli e di questa vita da squinternata....