Dopo le feste natalizie siamo tutti stressati...
....Tutti abbiamo mangiato troppo, abbiamo dormito poco, molti di noi si sono sorbiti orde barbare di bambini vocianti (deliziosi... ma quanti decibel in quelle voci), abbiamo fatto la corsa all'ultimo regalo per le vie del centro, abbiamo avuto una dose di super lavoro prima della pausa natalizia....
Ma subito dopo il Natale (soprattutto per noi single), dopo il 26 Dicembre iniziano i quattro giorni più debilitanti dell'anno....
Quelli in cui si deve decidere cosa fare l'ultimo giorno dell'anno.
Il colpo di pistola che determina la partenza è la fatidica frase:
"Cosa fai per l'Ultimo?"
Generalmente ci sono avvisaglie prima di Natale (A volte anche mesi prima), ma la domanda che arriva nel dopofestenatalizie ha un sapore diverso... perchè sottintende tutta una serie di significati e segnali che l'altra persona ti sta lanciando in quel momento (ovviamente con finta noncuranza) .... generalmente arriva per telefono... e da lì parte la grande corsa, carica di aspettative, verso il divertimento supremo.
PRONTI... PARTENZA... E VIA!
Inizia tutto ieri mattina: appena accendo il cellulare parte subito lo squillo della mia migliore amica:
"Allora, hai deciso?" è la domanda perentoria
"Si, sto a casa con mia sorella" (Già le avevo detto che il programma del mio 31 Dicembre 2008 sarebbe stato: Cena a casa con sorella, film in dvd, brindisi e lenticchie tassative)
"Ma dai! Perchè non vieni alla festa di P.? Ci saranno anche D. e L. e poi M. non hai voglia di vedere la faccia della G. quando si troverà davanti M. ...chissà se riuscirà a far finta di niente..."
La risposta che sta scorrendo nella mia testa, tipo led a caratteri cubitali è: "CHISSENEFREGA", ma rispondo cordialmente "Me lo racconerai tu (lo farà in tutti i casi)" e dribblo con la domanda "Cosa pensi di indossare per la serata?"
Parte così un monologo di circa un'ora su: che tipo di abito, che scarpe abbinare, devo prendere una borsettina nuova, indossare la biancheria rossa fa truzzo? e via così....
Dopo 5 telefonate in cui mi viene chiesto se vado alla festa di P. (Sembra sia l'avvenimento mondano di fine 2008) decido di raccontarvi perchè non ci andrò neanche sotto tortura.
IMMAGINANDO LA FESTA DI P.
Come tutti i fine anno, questo tipo di feste sono una palla pazzesca... che siano a casa di P. o che siano un cenone al ristorante con postserataindiscoteca.... il risultato è sempre lo stesso: una noia mortale.
Inizia tra gente galvanizzata e tesa all'obbiettivo del massimo divertimento a tutti i costi e finisce tra la stessa gente delusa e triste poichè non è riuscita a divertirsi (non come accade spesso a sorpresa durante l'anno)...
Conseguentemente queste serate trascorrono tra una frustrazione generalizzata che aleggia nell'aria carica di aspettative deluse.
Verranno generati pettegolezzi che proseguiranno per mesi e mesi... mitigati soltanto dal Festival di Sanremo e forse stoppati dalla prossima notizia di divorzio di qualche amico comune che arriverà puntuale entro fine inverno (non ha mai sgarrato).
Si dirà che i tovaglioli non erano in tinta con la tovaglia, che la tipa era vestita male, che quell'altro ha esagerato col bere.... tanto per dare una giustificazione alla noia subita.
E soprattutto avranno il coraggio di dirmi:
"Che bella serata che ti sei persa!"
Inviato da: harthefiti
il 08/06/2011 alle 20:11
Inviato da: McLiam
il 07/06/2011 alle 14:31
Inviato da: harthefiti
il 31/05/2011 alle 22:00
Inviato da: McLiam
il 31/05/2011 alle 12:49
Inviato da: harthefiti
il 07/05/2011 alle 19:37