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Post n°73 pubblicato il 19 Febbraio 2011 da GiuseppeToki
The Shock Labyrint Extreme 3d (Takashi Shimizu, 2011) Appena fatto ritorno nella sua città, un giovane ventenne ha l'occasione per un confronto con gli amici d'infanzia. Subito però cominciano ad accadere fatti strani: una vecchia amica creduta morta quando erano piccoli torna dal nulla, facendo riaffiorare traumi e ricordi. Il mistero che la circonda sarà l'occasione per tutti di rimettere piede nel labirinto di un parco giochi, attrazione abbandonata da moltissimo tempo, nel quale era successo il fattaccio. Shimizu è il capostipite di quello che nel 2000 fu un vero e proprio movimento stilistico aperto da piccoli capolavori come Ju-On (The grudge) o Marebito, piccole perle horror in grado di incudere ansia senza l'utilizzo del sangue, come negli anni a seguire hanno dimostrato maestri anche più anziani come Takashi Miike. Purtroppo The Shock Labyrint extreme risulta appena interessante solo dal punto di vista dell'intreccio, peraltro non entusiasmante. Di problemi il film ne ha in quantità, a cominciare da un 3d che invece di dare profondità e spessore orrorifico concede momenti di ridicola messa in scena dello spavento, provocando risate involontarie, proseguendo con un cast capitanato da attori che vanno dal mediocre all'appena discreto, finendo con una regia ben al di sotto degli standard del giovane regista. Non c'è niente da fare, il meccanismo alla The grudge fatto di spiriti di ragazzi defunti, angoli di corridoi bui e artifizi sonori volti ad accrescere l'ansia lentamente non funziona più, serve decisamente un nuovo innovatore (magari lo stile di I Saw The Devil di Woon-kim?) qualcosa che permetta al genere di tornare a spaventare per davvero, magari facendo a meno di questo oggetto del mistero che è la tecnologia 3d. Delusione. Voto : 4.5 . Il Padre e lo Straniero (Ricky Tognazzi, 2011)
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