Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

 

« Intro_livello 0Nel tempo dell'attesa »

Ranuncoli d'inverno

Post n°218 pubblicato il 25 Gennaio 2017 da Vasilissaskunk

Dal diario " Vasilissa e il bosco " 

camminava assorta in se nella grande foresta di pini della Sambuca, c'erano lei e il suo sbuffo animale ... e silenzio persino lo scorrere dell'acqua era reso piu discreto dal fatto che le limentrelle erano parzialmente gelate così come gli scoli delle golette laterali .. per terra solo lo scricchiolio della neve non ancora ghiacciata, come le era dolce perdersi in quel rumore ... poi il suo sguardo si poso'  in un angolino di una gola, vi era una piccola radura sena neve .. e li, proprio li un folto cespuglio di ranuncoli bianchi ... quale meraviglia ! Vasilissa colma di sopresa si avvicino' per essere sicura che non fosse un' allucinazione umorale ... erano veri ..soffici e caldi al tatto .. cominciò con le manine fredde ad accarezarli ..le sue mani danzavano lievi per paura di rovinarli ..tanta era la sua estasi che teneva gli occhi chiusi ..finchè non senti' al tatto qualcosa di diverso rispetto alla consistenza vacua e tenue di un petalo...sembrava altresì pelle.. apri' quindi piano gli occhi e vide che dai ranuncoli apparivano due giade ... " ah sei qui fatti accarezzare il volto ..come è soffice la tua barba come è bello passare il poslpastrello sul tuo zigomo le ciglia .... lascia che io ti baci ....." poi spostando lo sguardo rimase con il cuore paralizzato dall'emozione c'era la mamma li vicino " lo sapevo ti avrei ritrovato in tutto quanto ci sia di meraviglioso in natura intorno a me ..oh come sei bella ... lascia che io ti abbeveri con le lacrime mia mammina ..mi manchi così tanto nel riempire lo spazio " lei le sorrise  candida tra i petali e si volse gentilmente come a volerle mostrare che..se avesse guardato bene .. avrebbe potuto scorgere altri volti di spiriti trapassati e non ... a quel punto pero' doveva secgliere se comprimersi in loro ..oppure affrettare il passo fino alla Badia perchè vedete  era inverno e le tenebre arrivano così ..presto e all'improvviso... 

richiuse gli occhi e lieve con entrambe le mani accarezzo' nuovamente quei delicati fiorellini, ne volle percepire ancora una volta la consistenza .... per poi voltargli le spalle alzare gli occhi a cercare il cielo tra le alte cime dei pini .. tale era l'armonia degli elementi che per un'attimo penso' che forse fosse il caso di rimanervene dentro intrappolata ...

Ma non era tempo ne luogo ...(continua ) 

Commenti al Post:
Nessun commento
 

ICH BIN EIN GOTTESANBETERIN

Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 24
 

ULTIME VISITE AL BLOG

je_est_un_autregipsy.mmmisteropaganoalf.cosmosacer.250cassetta2giovanni80_7manu_el1970m12ps12thejumpingsolitudinesparsaMarion20ottobre5VasilissaskunkMiele.Speziato0
 

(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto dal 2024
Inviato da: cassetta2
il 26/03/2024 alle 20:29
 
Siamo tutti granelli di polvere che si posano sulle cose;...
Inviato da: Marion20
il 08/09/2023 alle 01:13
 
non è tanto l'evento quanto le circostanza , la morte...
Inviato da: Vasilissaskunk
il 10/03/2023 alle 12:51
 
Mi dispiace per la perdita del tuo papà. E' un...
Inviato da: zapata71
il 02/03/2023 alle 16:13
 
Ciao cara Vasilissa. Ti leggo.
Inviato da: je_est_un_autre
il 01/03/2023 alle 18:18
 
 

CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963