Creato da Vasilissaskunk il 16/06/2008

ALIVE IN THE NIGHT

(foto di viaggioMIE)

 

 

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INTOLLER(d)anza

Post n°308 pubblicato il 26 Novembre 2020 da Vasilissaskunk

>>>>>>>UNDULSAMKEIT<<<<<<

Provo un gran fastidio che si denota in intolleranza .., mi da fastidio chi giudica e non di per se il giudizio… mi da fastidio chi vocia odio e stupidità al vento ..mi racchiudo nel mio sordo carapace ad escludere il genere di cui faccio parte da ogni tipo di contatto sia esso neurale o fisico

Non so … è uno stato d’animo ricorrente in questo periodo ... ed essendo costretta ad una socialità di sistema forzata che mi incatena, mi risulta difficile questa vicinanza imposta… in giornate come questa vorrei che nessuno mi rivolgesse la parola.. non ne so dire il perché, ma le barricate sono innalzate altre sopra il cielo grigio e oltre il firmamento della piu’ estrema "irritanza"  …

E’ un po’ come essere in una canzone dei Prodigy …mi scrollo di dosso voci pensieri altrui appicciati alla pelle come zanzare e sanguisughe e nel frattempo sbatto nel tunnel delle frustrazioni contemporanee che non ho scelto (? ) io ma sono tipiche dell’era in cui vivo così come le eventuali corrosioni direbbe Lindo … sbattendo più per rabbia che disorientamento su queste pareti ( del tunnel ) … e traendo dal rimbalzo della mia apparente inerzia un cm in più verso la morte … oggi gira così eppure va …non che io voglia male a chicchessia … ma per favore statemi lontano e ite via

Commenti al Post:
ormalibera
ormalibera il 04/12/20 alle 08:54 via WEB
Chi giudica sentendosi superiore al giudicato è una persona infelice. Chi è felice non giudica, rispetta, comprende
 
cassetta2
cassetta2 il 10/12/20 alle 11:14 via WEB
Non badate a me. Mi piace ridere, scherzare. Mi piace la leggerezza. Quindi non prendetemi sul serio. Sono capriccioso. Qualcuno dice che sono una sciocco da tenere a distanza. E forse è giusto così. Adesso è tardi e sono stanco. Ma fidatevi. Statemi lontano. Meglio se sto solo.
 
Vasilissaskunk
Vasilissaskunk il 14/12/20 alle 15:32 via WEB
CA RA PA CE CARA PACE CARAPACE
 
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Piccole storie e riflessioni ed immagini bucoliche di viaggi di una piccola impiegatina aSburgica che all'occorenza puo anche diventare  ...

 

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(CXX DEL CANZONIERE CINIANO)

Signor, e’ non passò mai peregrino,
o ver d’altra manera viandante,
cogli occhi sì dolenti per cammino,
né così greve di pene cotante,
com’i’ passa’ per lo mont’Appennino,
ove pianger mi fece il bel sembiante,
le trecce biond’e ’l dolce sguardo fino
ch’Amor con l’una man mi pone avante;
e coll’altra nella [mia] mente pinge,
a simil di piacer sì bella foggia,
che l’anima guardando se n’estinge.
Questa dagli occhi mie’ men’ una pioggia,
che ’l valor tutto di mia vita stringe,
s’i’ non ritorno da la nostra loggia.

 

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CANZONIERE DI CINO DA PISTOIA

(CXII canto)
Oimè, lasso, quelle trezze bionde
da le quai riluciéno
d’aureo color li poggi d’ogni intorno;
oimè, la bella ciera e le dolci onde,
che nel cor mi fediéno,
di quei begli occhi, al ben segnato giorno;
oimè, ’l fresco ed adorno
e rilucente viso,
oimè, lo dolce riso
per lo qual si vedea la bianca neve
fra le rose vermiglie d’ogni tempo;
oimè, senza meve,
Morte, perché togliesti sì per tempo?
Oimè, caro diporto e bel contegno,
oimè, dolce accoglienza
ed accorto intelletto e cor pensato;
oimè, bell’umìle e bel disdegno,
che mi crescea la intenza
d’odiar lo vile ed amar l’alto stato;
oimè lo disio nato
de sì bell’abondanza,
oimè la speranza
ch’ogn’altra mi facea vedere a dietro
e lieve mi rendea d’amor lo peso,
spezzat’hai come vetro,
Morte, che vivo m’hai morto ed impeso.
Oimè, donna d’ogni vertù donna,
dea per cui d’ogni dea,
sì come volse Amor, feci rifiuto;
oimè, di che pietra qual colonna
in tutto il mondo avea
che fosse degna in aire farti aiuto?
E tu, vasel compiuto
di ben sopra natura,
per volta di ventura
condutta fosti suso gli aspri monti,
dove t’ha chiusa, oimè, fra duri sassi
la Morte, che due fonti
fatt’ha di lagrimar gli occhi miei lassi.
Oimè, Morte, fin che non ti scolpa
di me, almen per li tristi occhi miei,
se tua man non mi colpa,
finir non deggio di chiamar omei.

 

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