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... come fiordalisi in un un campo di grano. (D. Bonhoeffer)

 

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i rifugiati dell'euro

Post n°655 pubblicato il 26 Febbraio 2012 da Fajr
 

dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità.

 

"Da tempo non avevo più diritto ad alcun sussidio. I miei genitori, ormai in pensione, pagavano da mesi i 540 euro della mia ipoteca. Non riuscivo a trovare una soluzione, e le prospettive erano pessime. Ricordo che mi trovavo in un bar, e in tv trasmettevano Españoles en el mundo. Un uomo che viveva nel nord della Norvegia diceva di gudagnare quattromila euro al mese, e sembrava felice. E così mi sono detto: Paco, è lì che devi andare!"

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Norvegia

Oslo, la ciudad que protege
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Commenti al Post:
rypdal
rypdal il 26/02/12 alle 22:09 via WEB
Ritaglio un commento: How naive can people be to leave and seek work without prior serious enquiries?. Il resto dei commenti che ho letto è su questa falsariga. L'articolo dice che il tizio è perito elettronico e ha 44 anni. Sembra la nuova frontiera dello "studiato ignorante". Persone della generazione dei miei nonni partirono per l'estero in questo stesso modo, però davvero non solo non sapevano niente, ma nemmeno sapevano che si dovesse sapere. Di un fratello di mia nonna non si ebbero più notizie, dopo che fu partito per l'Argentina. Anche per la generazione dei miei genitori era andata in parte così, ma le cose stavano un po' cambiando. Capisco anche gli africani, che si trovano circa nella stessa condizione che fu dei nonni e dei genitori. Ma uno di 44 anni non lo capisco. La solidarietà non può prescindere dal fare ognuno la sua parte. Non ci si può aspettare di essere sostenuti e guidati come bambini di 5 anni. Vabbe' che i numeri sono nel complesso relativamente ridotti, per cui il fenomeno può forse rientrare nelle percentuali di gente "stramba" in rapporto a quella "normale". In Francia, mio padre ebbe a che fare con un paio di colleghi (e altri conoscenti o conoscenti di conoscenti) stranieri come lui, in particolare spagnoli , che vennero dal loro paese (e a quel tempo ci poteva essere la motivazione aggiuntiva del regime franchista), ma pur avendo un lavoro e uno stipendio e venendo dalla disoccupazione nel loro paese, non avevano molta voglia di accettare i sacrifici cui li costringeva lo stare lì. Gli stessi sacrifici che accettavano mio padre e molti altri. Così duravano qualche mese, e poi se ne tornavano in Spagna.
 
 
Fajr
Fajr il 27/02/12 alle 00:17 via WEB
Probabilmente la "suggestione" generata da alcuni programmi può annullare la capacità di cercare le informazioni in profondità anche in chi, sulla carta, avrebbe tutti gli strumenti per non farsi infinocchiare. Poi, per la resistenza alla fatica, sì sa che il nostro è un popolo di ciucci faticatori, con una buon numero di muli a completamento! E siamo tanto bravi nel vendere la nostra fatica lasciando negli occhi degli altri la nostra pasta e pommarola e nelle loro orecchie il suono dei nostri mandolini. :o)
 
   
rypdal
rypdal il 27/02/12 alle 19:24 via WEB
Tempo fa, in un qualche programma rai, mandarono in onda un servizio su certi italiani che avevano trovato "l'oro" scappando dall'italia (roba recente, tipo "cervelli in fuga") in Australia. Erano andati a cercarli col lanternino, evidentemente, facendone poi tutto un fagotto e presentandoli come una sorta di "vagonata" arrivata lì e subito benissimo sistemata. Il servizio ammiccava: vieni in Australia che qua c'è lavoro in avanzo e soldi a palate, basta solo che tu lo voglia. Insomma, la prima domanda che uno si fa è: ok, ma da paese occidentale a paese occidentale, quale professionalità ho da poter offrire, per la quale qui non si trovino sistemazioni decenti e là invece facciano la fila per accapparrartisi? Secondo (o meglio primo): col mio inglese non sarà un problema fare il turista, ma a lavorare? Quali altre sistemazioni, oltre al minatore (se ci sono miniere) tanto per dire, posso aspettarmi di trovare? In sostanza credo che come hanno fatto servizi televisivi che s'inventano un paese dei balocchi in Australia o in Norvegia, riescono a confezionarne anche sugli pseudo emigranti balordi. Che poi questa gente abbia bisogno della Caritas non ci piove. Ma più che un problema di scarsità di lavoro ce ne vedo un altro. Sono spagnoli in Norvegia che avrebbero gli stessi problemi (circa) anche se fossero norvegesi d.o.c. Quanto ai mandolini... chi chiede è costretto a presentarsi col cappello in mano. Non è detto che non sia una regola giusta. L'ospitaltà è un discorso, la convivenza e la condivisione un'altro. Un aspetto tra tanti è: se hai bisogno vuol dire che hai probabilmente sbagliato qualcosa. Se io ho, anche per te, probabilmente ho fatto giusto qualcosa. Dunque il rispetto delle mie regole e dei miei metodi probabilmente permettono a te e a me di mantenerci. Se vuoi imporre le tue o i tuoi sistemi, probabilmente andremmo in malora entrambi. Queste considerazioni secondo me (che peraltro sono un solo aspetto, il primo che mi viene in mente) si esprimono in modo quasi istintivo, senza neppure averne coscienza.
 
     
Fajr
Fajr il 27/02/12 alle 21:54 via WEB
...se hai bisogno vuol dire che hai probabilmente sbagliato qualcosa. Se io ho, anche per te, probabilmente ho fatto giusto qualcosa.
... e siccome, a prescindere dai successi e fallimenti, sei un essere umano come me non ti chiederò mai di venire da me con il cappello in mano.
:o)
 
     
rypdal
rypdal il 27/02/12 alle 22:01 via WEB
Non basta che tu non lo chieda, se invece lo fa chi offre quella ospitalità che uno sta cercando. È chi ha bisogno che deve adeguarsi. Se ha culo trova l'ospite disponibile, altrimenti si adatta. Ma credo tu stia parzialmente travisando, o guardando solo a un aspetto della faccenda.
 
     
Fajr
Fajr il 27/02/12 alle 22:07 via WEB
eheheheh.... "leghista"! :p
 
     
rypdal
rypdal il 27/02/12 alle 22:31 via WEB
Va ben, vada per il leghista. Non mi si pone il problema, non sono in gioco. Ma se avessi un'azienda e avessi bisogno di assumere un dipendente, non potrei farmi bastare uno che non sa fare il lavoro per il quale lo sto cercando, non sa la lingua che parlo, eccetera. Tra l'altro tutto questo mi darebbe l'impressione (e sono ben sicuro che la confermerebbe eventualmente coi fatti) che questo stesse ad aspettare di essere imboccato (si dice così o è friulano?) e non ci metterebbe del suo. Se di personaggi così poi ne assumo dieci anziché uno, allora sono sicuro che andiamo tutti in fallimento. Non è un piatto di minestra che chiede, ma un lavoro. O almeno questo dice a "me" e a se stesso. Non è la sua razza o etnia che sto a guardare, mi comporterei uguale anche con uno di qui.
 
     
rypdal
rypdal il 27/02/12 alle 22:33 via WEB
:-P
 
     
Fajr
Fajr il 27/02/12 alle 23:48 via WEB
Ora travisi tu. Se parliamo di competenze è un conto se parliamo di opportunità a cui tutti han diritto di accedere a parità di condizioni iniziali è altro...
 
     
rypdal
rypdal il 28/02/12 alle 00:04 via WEB
Non mi pareva ci fossero pari condizioni iniziali. Se ti presenti a cercare lavoro in Norvegia senza sapere il norvegese (nemmeno l'inglese, il che non dovrebbe bastare comunque, ma è un'ulteriore condizione peggiorativa), puoi solo aspirare a fare lavori per i quali non serva parlare. Anche per tali lavori, sempre che sia disposto a farli, devi comunque essere dotato: non basta non saper parlare. Davvero non ho letto nell'articolo (nella sua sostanza) una preclusione norvegese nei confronti degli spagnoli in quanto spagnoli. Peraltro un autoctono, a parità di preparazione e di pretese economiche, avrà sempre oggettivamente una marcia in più.
 
     
Fajr
Fajr il 28/02/12 alle 00:23 via WEB
Non a caso ho esordito scrivendo: tutta la verità... Senza fare classifiche, ma chi compra una patacca sperando che valga qualcosa è colpevole tanto quanto chi gli vende il falso sapendo che solo un falso è?
 
     
rypdal
rypdal il 28/02/12 alle 06:46 via WEB
Colpevole tanto quanto no, ma è una "colpa innocente". Il giornalismo (peggio ancora quello televisivo) ha preso una tale deriva, sempre che nel passato sia stato sincero, che si auto-assolve automaticamente. Mi è capitato di trovare punti "fastidiosamente" falsificatori anche in alcune puntate di Report, che pure è la pietra di paragone, il riferimento "assoluto" (dunque quei punti si possono anche considerare errori marginali). Anche Iacona, che pure fa giornalismo d'inchiesta intenzionalmente serio, scivola molto più spesso. Che dire poi dei servizi di un mese fa sulla neve a Roma, dove 1 centimetro pareva recare disagi oggettivi equivalenti a 1 metro nel resto d'Italia (quando vedo 'ste robe sì che divento leghista). Figuriamoci nei servizi tv "leggerini". Se dovessi dire a spanne, il 90% del giornalismo trasforma i fatti in ciò e in come gli articolisti si propongono a priori di raccontare. Tanto che lo fanno talmente "tutti" che finiscono per legittimare nel reciproco confronto questa "etica" professionale. Ma lo prendi il latte con miele e cognac la sera, così da ammazzare i microbi?
 
     
Fajr
Fajr il 28/02/12 alle 11:17 via WEB
Alla fine scopriremo che a sponsorizzare quei programmi tv è stata la Caritas norvegese per farsi pubblicità!! eheheheheh....
Frì, il mio dramma, in questi giorni, è stato proprio questo: mi sono accorta, quando già non potevo più uscire, di non avere il cognac! (come hai fatto a capirlo?!) eheheheh... :p
 
jigendaisuke
jigendaisuke il 27/02/12 alle 00:13 via WEB
e non sono accolti da cartelli con su scritto "vietato l'ingresso ai cani e agli italiani"
 
 
Fajr
Fajr il 27/02/12 alle 00:19 via WEB
... non li vedono proprio, jigé! Che con quei pessimi cartelli per noi c'era una sorta di "riconoscimento", diciamo....
 
ossimora
ossimora il 28/02/12 alle 07:39 via WEB
oddio sto gruppetto di spagnoli poteva almeno andare a Dubai più o meno le novelle sui guadagni facili e la soluzione dei problemi arrivano anche da li ma almeno ...è caldo
 
 
Fajr
Fajr il 28/02/12 alle 11:21 via WEB
Infatti, son proprio dei "p.i.g.s."!!! 'sto mito del nord... :***
 
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