FAJR

Cio', Guerzoni lo metto in lista e me lo accatto alla prossima occasione. Link superprolisso sul canto del gallo e campane... Lo leggerò più avanti. Però mi vien da pensare che chi scrive un "cantico del gallo" non lo sente più da decenni, se mai l'ha sentito cantare. Tanto il gallo canta per tutto il giorno, mica solo all'alba. Qui nei paraggi ce ne sono tre che fanno a gara, uno peggio dell'altro tanto che fanno sorridere nel sentire quei loro sforzi per primeggiare, dovesse essere l'ultimo chichirichi. In lontananza sento anche ragliare un asina, che da qualche anno un mio compaesano si è procurato. È vero comunque che quando perderemo questi suoni, se mai un giorno accadrà, sarà una vera perdita. Come tante altre del resto. La trasformazione in edificabile del terreno dietro casa mia dopo il terremoto. Prima c'era un campo, spesso coltivato a granoturco, e quando veniva tagliato era pieno di passeri che saltellavano, e c'erano i gatti che cercavano di catturarli. Per nostra fortuna abbiamo anche le campane, vere (ormai i surrogati fanno parte della normalità in tutti i campi). Saranno meno fortunati quelli che abitano vicino al campanile, e non mi piacerebbe essere al loro posto. Li capisco, quando in certi paesi c'è chi promuove comitati per ridurre le suonate giornaliere. Però il suono delle campane è come se ti portasse in una dimensione senza tempo, dove tutto è sempre uguale e malgrado (si fa per dire) l'evoluzione tecnologica, i ritmi basilari sono sempre gli stessi da millenni. Poi non è che mi piacerebbe vivere in un tempo in cui ci si sposta a piedi, e solo se va bene a cavallo. Anche se un tempo siffatto chissà che non torni.

Sì, accattatelo Guerzoni ch'è proprio illuminante. Il link prolisso è praticamente una parte del libro di Bianchi. Io di galli mi ricordo quello che in Albania ci svegliava alle cinque (mort...ci sua!) e che siccome all'epoca ci avevo il cellulare nuovo ci avevo messo puro la suoneria col gallo che facieva chicchiricchì....
La scrittura che usai è un residuo dell'ultima puntata di "Correva l'anno", con la serie dedicato alli anni Cinquanta, quanno tutte se parlava accossì.
Puro io pensassi che non mi piaceressi turnare a quell'ipoca... Che alla fini pure Enzi Bianchi scrive la stissa cosa.
Pirì, come in politica: mai dire mai.

Per culo ho registrato le puntate degli anni '50. Devo essermi perso parecchio di trasmissioni precedenti, invece. Adesso che ho visto il link sugli emigranti africani, ne aveva fatto un servizio anche la Gabanelli, mi par di ricordare. Dovrei averlo da qualche parte nei miei casini...

Eliminato il commento finale di Mieli, ogni puntata è una chicca!
Come un uomo in terra è da vedere.

di enzo bianchi sto leggendo il pane di ieri. Avevo letto anche Altrimenti. a me fa bene.

pag. 70 :o)

le mie orecchie godono di un filtro che le tiene separate dal cervello. A volte sento anche il bisbiglio di una farfalla. Spesso non sento nemmeno urlare chi mi passa accanto. Questione di sopravvivenza. Altrimenti il mondo di scimmie urlatrici mi avrebbe già distrutto da tempo.

E' proprio questione di igiene! pirì, il suono del mare a campomarino... vuoi mettere! ;o)

quando gli occhi mi autorizzano accendo le orecchie.

Con me puoi essere soddisfatta di fare diffusione di cultura perché, purtroppo, non conoscevo né Bianchi né Guerzoni. Ho già altri due libri in fila per essere letti ma vedrò di aggiungere almeno quello di Guerzoni su Moro. Ah! Se vuoi una mano per la potatura mi offro. Nel mio giardino ho già provveduto domenica.

Tu tieni un giardino?! ah... desiderio profondo, chissà quando lo esaudirò! intanto aspetto la luna di aprile per riordinare il gelsomino che ho sul balcone. :o)

Per la potatura consiglio letture più leggere, hai visto mai?... Per il resto consiglio di rispondere ai messaggi, che ne dici?...

Guarda che 'ste letture scorrono a meraviglia... :o)