FAJR

Link link link...tanta roba da leggere.Questi sono i post veri.
Sono contento per gli Iraniani a prescindere delle elezioni ma per la possibilità di sfogarsi.Finalmente.La rivoluzione è la strada.
Noi abbiamo perso la voglia.La mia ultima partecipazione non la dimenticherò mai.CGIL marzo 2003 a Roma.Era anche l'ultima di Cofferati.Da allora si è sposato con sua moglie con Bologna e con l'Europa e ha perso la voglia pure lui.

Non so, ziry... E' che questa storia dei colori rivoluzionari mi lasciano sempre un po' in sospeso. Arancione in Ucraina, delle rose in Georgia... mò verde in Iran...
Leggo anche QUI e poi prendo la carta geografica per rendermi meglio conto...
E' tutta quella stoffa al momento e nel posto "giusto" che mi fa pensare! Per non parlare delle magliette, le bandiere e le trombette...
Ora, non so se gli iraniani abbiano bisogno di "sfogarsi", intanto loro hanno votato... e quindi un metodo democratico c'è per esprimersi.
In ultimo, ed è ciò che mi lascia col fiato sospeso, luglio è vicino!

Il colore è sempre stato un emblema.Ottimo modo di comunicare un messaggio e la risposta è sempre istantanea(semaforo).La trovo interessante questa storia dei colori.Infatti il grido di un pezzo di stoffa è più forte di quello di un megafono.Come l'ha dimostrato la nazionale Iraniana giocando una partita in Corea mi sembra con un nastro verde al polso.
Certo che gli Iraniani hanno bisogno di questo sfogo dopo un soffocamento che ha durato troppo.
Mi viene sempre in mente il primo libro di Heikkel scritto nel 1951(Iran sopra un vulcano)dopo avere trascorso un mese insieme ai Pahlavi come inviato de Al Ahram.Il vulcano si spegne e si riaccende per sempre.Non so come questa storia andrà a finire ma sono convinto che il regime non cederà mai.
Reza Pahlavi è un altra cosa.Ha ceduto solo perché ha visto il suo popolo manifestare contro di lui e ha capito che era la fine dicendo a Faradiba:"Non ho mai immaginato che mi odino a questo punto."
Solo per i colori per la libertà ti propongo un tufo nel passato.Un saluto.

Che sia una rivolta di popolo è evidente. Che giovani e donne siano in prima linea è una garanzia di autenticità. Che sia una rivolta sostenuta dall'esterno è altrettanto palese... Comunque, c'è da chiedere che finisca presto: di lacrime, questo popolo, ne ha già versate troppe in nome di Allah il misericordioso.
Grazie del tuffo! :o)