FAJR

Mi spiace che tu la metta sempre sul piano del bianco e del nero. Io non sto di certo con i terroristi - MAI! - Nessuna causa, in tutta la sua legittimità, può sostenersi sulla morte di innocenti. Ma, mi chiedo, da persona qualche sono, che nelle vene ha una quota di sangue ebraico, quanto di legittimo e di terroristico ci sia nei bulldozer israeliani che spianano case, già di per sé fatiscenti, nei campi profughi palestinesi o nei bombardamenti sul sud del Libano o nella costruzione di un muro. Non so cosa voglia dire due pesi e due misure. So che buona parte dei mali che si vivono in tutto il Medio Oriente deriva dall'ostinazione israeliana nel non riconoscere il diritto all'esistenza dei palestinesi. In me è ancora vivissimo il ricordo di Rabin che stringe la mano ad Arafat. Lui, che era stato un comandante in campo, aveva capito che c'è un momento in cui occorre dire 'basta!'. Ahimè, s'è visto che fine gli hanno fatto fare, a lui e al suo percorso di pace concreta. E per venire ai giorni nostri, muja, non credo sia stato un gran bel vedere e sentire la Merkel che parla tedesco alla Knesset. Non perché parlava tedesco, figurarsi!, ma credo sarebbe stato meglio per tutti noi che avesse taciuto! Il suo discorso trancia di netto la possibilità di mediazione che l'Unione Europea può, e a mio modesto avviso, deve fare in quell'area. Anche se non saranno certo un Barroso o un Solana a far fare il salto di qualità all'Unione... meno che meno un Frattini o la "povera" presidenza slovena. Decisamente mi "spaventa" la prossima presidenza che spetterà ai francesi.
Per quanto riguarda il Tibet. Non ho la pretesa di essere "sulla notizia", tempestiva e puntuale sempre. Ti ricordo, se mai, che tu sin dall'inizio sei membro di questo blog e laddove io tardassi nel segnalare qualcosa che agli "amici" sta a cuore, puoi senz'altro postare, senza neppure bussare prima. Qui le porte sono aperte e non ci sono muri... :o)