FAJR

Ciao, marea. Dici bene che i problemi esistenti sono ancora molti. Ho incominciato a seguire la campagna anti-mine da quando Mani Tese si fece promotrice in Italia, con Nicoletta Dentico, di una forte azione di sensibilizzazione pubblica e di pressione politica per la messa al bando delle mine antipersona. Era il 1993 (ahimè, quanto tempo è passato!). L'anno prima era iniziata l'azione di Jody Williams negli Usa, ma il coinvolgimento dell'Italia nella Campagna internazionale era cruciale perché nel nostro Paese c'era una massiccia produzione di mine. In Puglia organizzammo delle iniziative molto forti, perché erano presenti alcune aziende produttrice nel barese. L'intero movimento raggiunse uno straordinario risultato quando nel 1997 fu assegnato il Nobel per la Pace alla Williams. Le nostre aziende chiusero o riconvertirono la produzione, altre si dedicarono alle attività di sminamento. Ma i numeri sono enormi. Le mine sono tra le armi più micidiali e subdole esistenti perché: rimangono nei terreni anche quando i conflitti terminano rendendo quelle terre incoltivabili e improduttive; colpiscono la popolazione civile più inerme (come i bambini); a chi sopravvive producono danni devastanti con inabilità che aggravano a dismisura le già miserevoli condizioni in cui la popolazione vive, perché - occorre ricordarlo - le mine sono armi a bassissimo costo, perciò abbondantemente utilizzate nei conflitti tra paesi poveri.
Attendo il tuo post.
Bene hai fatto a ricordare M.L.King. Quanto della sua utopia resta tale e quanta in questi quarantanni è diventata realtà?
'notte a te, smick smick :o)