visione

vedo le poesie come qualcosa di estremamente intimo, ke è stato, è o sarà, forse in un'altra vita, forse solo nei sogni, o nella nostra fantasia, così intime ke vengono da dentro di ki scrive, così come entrano nell'intimo di ki le legge e le fa un po' sue, trovando un nuovo significato ad una parola appoggiata lì tra le altre..ma ke sentiamo nostra anke se nostra non è..viene dalla penna di qualcun'altro...ma ke forse...in fondo..non è affatto diverso da noi....ma ke mi prende????????perkè scrivo cose ke mentre digito sembrano sensate....rileggendole....ehm.......tanto sensate non lo sembrano più!!! fa troppo caldo per bloggeggiare ^_^

ma no che dici?quello che hai scritto è tutto sensato e praticamente mi dai ragione.....anche se fa caldo gira tra i blog se ti fa star bene dentro. A me serve giusto a questo...i miei figli mi lasciano sola sovente ed io navigo ...un bacio ^__^

Lo sai che sei.. «stuzzichina», Vin? ^___^
Hesse, anche lui è uno dei miei preferiti: alcuni suoi libri sono a dir poco favolosi! Se non hai letto di lui Gertrude, Siddharta ad esempio, oppure Narciso e Boccadoro, il bellissimo e "autobiogrqafico" - in un certo senso - Demian, Sull'amore e altri molto interessanti.. ecco, ti consiglio vivamente di farlo!
Però "armati" di molta pazienza perchè Hesse in alcune circostanze è spesso un ampolloso!
Adesso, prima di salutarti, ti lascio due righe tratte dall'ultimo libro che ho citato e che, anni fa sono state quasi lo specchio della mia anima per quanto dolore ho patito, quella volta..

«C’era un innamorato che amava senza speranza.
Si ritirò del tutto nella propria anima e gli parve che il fuoco d’amore l’avrebbe consumato.
Perdette il mondo, non vedeva più il cielo azzurro e il verde bosco, il torrente per lui non frusciava, l’arpa per lui non suonava, tutto era sprofondato e lui era caduto in miseria.
Ma il suo amore cresceva, e lui avrebbe preferito morire e rovinarsi piuttosto che rinunciare al possesso della bella donna che amava.
Sentì allora che il suo amore aveva bruciato in lui ogni altra cosa, e l’amore divenne potente e tirò e tirò, e la bella donna dovette obbedire. Venne, e lui era lì a braccia aperte per attirarla a sé.

Ma quando gli fu davanti si era del tutto trasformata, e con un brivido egli sentì e vide che aveva attirato a sé tutto il mondo perduto.
Era davanti a lui e gli si arrendeva,cielo e bosco e torrente, tutto gli veniva incontro in nuovi colori, fresco e splendido, gli apparteneva, parlava il suo linguaggio.
E invece di conquistare soltanto una donna egli aveva tra le braccia il mondo intero, e ogni stella del cielo ardeva in lui e scintillava voluttà nella sua anima.
Aveva amato e amando aveva trovato sé stesso. Ma i più amano per perdersi..»
^___^

ho di Hesse:saggi,poesie e lettere ai contemporanei.Poi ho Knulp,Il ciclone,Narciso e Boccadoro...Demian è il mio preferito e l'ho letto non so più quante volte:quella parte che tu hai trascritto fa parte dei mie sogni...pensavo che anch'io avrei amato così un giorno!....infine ho un piccolo opuscolo,regalato da amici perchè conoscevano la mia passione per Hesse,passione che non mi lo rende ampolloso!,"Sull'amore"che raccoglie materiale diverso da poesie,saggi e racconti sul tema dell'amore,tra questi c'è Iris che è bellissimo e a proposito d'amore:"La felicità è amore,nient'altro.Felice è chi sa amare.Amore è ogni moto della nostra anima in cui essa sente se stessa e percepisca la propria vita.Felice è dunque chi è capace di amare molto.Ma amare e desiderare non è la stessa cosa.L'amore è desiderio fattosi saggio:l'amore non vuole avere;vuole soltanto amare"(H.H.-così si firmava nella lettere) =_________=

Già che mi parli di Demian con tanto slancio, Vin, ti "regalo" due righe di questo splendido romanzo di H.H.
«C'era una volta un giovane innamorato di una stella.
In riva al mare tendeva le braccia e adorava la stella, la sognava e le rivolgeva i suoi pensieri.
Ma sapeva o credeva di sapere che le stelle non possono essere abbracciate dall'uomo. Considerava suo destino amare senza speranze un astro, e su questo pensiero costruì tutto un poema di rinuncie e di mute sofferenze che dovevano purificarlo e renderlo migliore.
Tutti i suoi sogni però erano rivolti alla stella.
Una notte, trovandosi di nuovo su un alto scoglio in riva al mare, stava a guardar la stella ardendo d'amore. E nel momento di maggior desiderio spiccò un balzo nel vuoto per andare incontro alla stella.
Ma, nell'attimo stesso in cui si librava nel balzo, un pensiero gli attraversò la mente: no, è impossibile che io la raggiunga! Così cadde sull'arena e rimase sfracellato, perchè non sapeva amare.
Se nel momento del balzo avesse avuto l'energia di credere fermamente nel suo amore, sarebbe volato in alto a congiungersi con la stella.

L'amore non deve implorare e nemmeno pretendere. L'amore deve avere la forza di diventare certezza dentro di sè. Allora non è più trascinato, ma trascina..»

Assomigli ad una azzurrea nuvoletta, colma dei migliori sentimenti, Vin..
^___^

ma restano tutti lì...però!

L'importante è che ci siano, tutti.. ^__^

Un grattino al volo. Anzi... al collicino! Eheheheh... poi torno. Cra cra cra

il grattino è sufficiente ...miaooooooooo

Caspita, sono il più ignorante della compagnia io qui...svolazzo via dalla vergona!!! ;-))))))

...vergogna, vergogna vergogna!!! ;-)))

ma quale vergogna?che se sei la persona più colta e intelligente che abbia mai incontrato qui.....figurati nel reale!!! =__^ un bacione capo-verde gera-mano augh!