visione

Gran bel post, Vin
Una delle primissime volte che andai a leggere il blog della comune amica Eugenia, mi colpì il titolo e, quasi d'istinto, le parlai di Antonia Pozzi, giovane poetessa italiana dalla vita infelice, fino a non molto tempo fa poco nota e rivalutata da un grande poeta e scrittore come Eugenio Montale. Trai tanti che conosco, cito alcuni versi della Pozzi che riconducono proprio allo stupore di due occhi che si affacciano con meraviglia e dolcezza nel mondo dell'amore..

Sei ritornato in me
come un fedele
stormo di rondini
..
Sei ritornato come uno sciame
d’api che cercano
i loro fiori..

(All'amato)
Non è possibile non definire "Stupore" la lettura di versi che sanno di una purezza infinita d'animo e di altri tempi cin cui il cinismo e l'egoismo forse erano meno evidenti..
Così come il nesso con le parole di Flaubert calza perfettamente quando l'incertezza regna nella mente di chi non sa quale strada intraprendere per sentirsi appagato. É difficile, lo so, spesso ci si accorge tardi di aver imboccato quella sbagliata o poco adatta, però la possibilità di "deviare" e tornare nel mondo dei propri desideri è possibile, se c'è la determinazione e la voglia immensa di farlo. Quando amore lo detta, naturalmente. Altrimenti versi di "Lentamente muore" (di Martha Medeiros) nella loro parte più stereotipata e negativa, sono quelli che attendono anime malinconiche estromesse dall'amore e avviate alla solitudine interiore ^_______^