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Fletcher XXXV

Post n°34 pubblicato il 25 Febbraio 2015 da marlow17







Appena escono le Divise con Rihanna impassibile e dalla mascella ferma, Christine si butta per terra in un delirio di felicità e si rotola selvaggiamente, lanciando urletti e battendo le mani freneticamente: non riesce nemmeno a piangere dalla gioia talmente è travolta dall'entusiasmo e dalla frenesia. Va avanti così per almeno mezzora. Quando si ferma è sudata e stravolta, i tappeti del salotto sono ridotti a cumuli informi e sul suo viso dilaga un sorriso ebete e immenso. Si rialza scuotendosi e cercando di porre un limite al suo delirio, ma nel frattempo continua a ripetersi: "Non lo stanno cercando, non lo stanno cercando..!" Da quel punto è facile partire per le conclusioni, come quella che Percace abbia ormai rinunciato a perseguitare Fletcher, che si sia messo il cuore in pace si sia concentrato su Rihanna e Peter...forse esagera, forse è troppo ottimista, ma una vena di entusiasmo ed ebbrezza le erompe da tutti i pori e la ricopre come succo di pesca. Avrebbe voglia di avvertirlo ma le sue tracce sono confuse. Ha pensato bene di non lasciare nulla che potesse far risalire a Lui, Lei sa solo di un gigantesco hotel dismesso in montagna, ma dove possa effettivamente trovarsi, buio completo. Improvvisamente, il pensiero che Peter possa recare guaio al suo amato gli fa abbassare la soglia di euforia: sono partiti insieme, debbono essere ancora insieme, e chissà cosa possono combinare due uomini così in overdose di energie, insieme. Possono venire alle mani, colluttare, scazzarsi, avere una di quelle rotture verticali che spezzerebbero anche la più solida costruzione in acciaio..oppure no...Fletcher aveva fiducia nel ragazzo, sapeva di poterlo proteggere e, probabilmente, sapeva che aveva molte cose da confidargli riguardo il periodo passato nella clinica del Dottore. Ma conveniva tutto ciò adesso? Proprio adesso quando il Dottore aveva forse seppellito l'ascia di guerra e lasciava pencolare Fletcher verso il suo destino, qualunque potesse essere? Christine si avvicina alla finestra con un bicchiere d'acqua e guarda fuori nel giorno: riflette su cosa starà facendo il suo amore...starà torturandosi come sempre, con la mano sulla fronte e i piedi vicini uno all'altro?
Peter si inclina di lato e lascia scappare un moto malizioso, come se stesse pensando il suo improvvisato compagno prigioniero di Percace e di una sua rinnovata acrimonia. Fletcher continua a soppesare in una mano il fucile a pompa e nell'altra tutta una serie di fogli sciolti con sopra vergata la sua stessa calligrafia: resconto veloce e strapazzato delle confessioni al chiaro-scuro del suo interlocutore. "La prima volta che entrai nella Clinica del Dottor Percace ebbi folgorante l'impressione che non si trattava della solita tana di strizzacervelli annoiati e confusi alle prese con individui scomposti e aggressivi. Il posto era incantevole e non sembrava nemmeno adeguato alle sostanze economiche che Io e la mia fidanzata Rihanna potevamo mettere sul tavolo. Eravamo stati beccati durante un'incursione mentre facevamo sesso nelle cosiddette Boscaglie dell'Amore, insieme a un'altra cinquantina di coppie. Da quello che so nessuna di queste è poi finita sotto l'ala protettiva del Dottore e ancora adesso me ne chiedo la ragione. Ricordo solo che avevamo avuto un colloquio rapido e abbastanza strano, avvolti in alcune coperte, con Percace, esattamente poco fuori il luogo del raid. Non so cosa posso averlo colpito della nostra storia o cosa lo abbia impressionato nei nostri volti e nelle nostre parole, fatto è che due giorni dopo entravamo, intimiditi, nella sua Clinica. subito, dopo essere stati separati, mi fu imposta una doccia abbastanza brutale con alternanze di getti caldi e freddi, finchè mi ritrovai come uno stoccafisso appeso alla parete. Uno dei guardiaspalle del dottore (un certo Badger) mi strofinò personalmente e mi diede una strigliata memorabile, condendola con epiteti molto coloriti e parolacce strane. Ma non era aggressivo, al limite deciso e pittoresco. Non lo interpretai male, cominciai da allora ad affezionarmi al tipo. Dopo l'inizio abbastanza brutale venni scortato in un grande sotterraneo con appese alle pareti dei grandi schermi e lungo i muri delle poltrone con colori vivaci e stridenti su cui mi accomodai stringendomi in una tunica gialla che mi era stata fatta indossare dopo la doccia. Non posso dire quanto rimasi sul posto...so solo che ero frastornato e rapito dalle visioni che si susseguivano dai terminali video e dagli strani giochi di luce che scendevano dal soffitto...non riuscì nemmeno a pensare a Rihanna. Il pensiero che potessero avermela tolta per sempre non mi sfiorava nemmeno: sapevo che l'avrei rivista perchè adesso, sotto l'effetto stroboscopico delle immagini tutto il mio sistema nervoso si acquietava ed entravo in una dimensione dalla quale preoccupazioni e turbamenti erano banditi. Badger mi era rimasto al fianco per tutto il tempo e alcuni infermieri più ufficiali mi avevano portato una pastiglia e un bicchiere d'acqua sopra un vassoio. Su sollecitazione di Badger avevo ingollato la pastiglia con dietro un sorso d'acqua. Immediatamente non mi ero sentito stravolto nè stanco, solo lievemente euforico e mi sembrava che l'effetto della pillola (qualunque cosa fosse) si accompagnasse senza forzature o sbalzi a quello che mi stava trascorrendo di fronte agli occhi. Lo avevo fatto notare a Badger che si era limitato a strizzare gli occhi e a battermi una mano sulla spalla." Fletcher smise per un attimo di leggere ad alta voce. Peter, che lo seguiva tenendo la testa fra le mani da dietro il banco della reception, sollevò lo sguardo e disse, quasi seguendo un filo tutto personale dei pensieri :"Scrivi bene. Non sarei mai riuscito a mettere su carta in quella maniera le cose che racconto. Ne fai, che so....un poema." "Oh no, l'ho solo abbellito un poco..ho sempre avuto il pallino per la scrittura. E poi pensavo, perchè non farne un libro nero invece che una deposizione? Avrebbe molta maggiore esposizione dai media e finiresti per diventare un personaggio famoso. Sai com'è..interviste, articoli sui magazines e sui giornali...si parlerebbe di Te in rete..." Peter non mosse un'unghia nè cambiò espressione, solo una grande massa di repulsione gli saliva dai polmoni insieme alle parole modulate dalle corde vocali :"Ripeto la mia sensazione: Tu, figlio di puttana, stai cercando di usarmi." Fletcher, quasi istintivamente, sollevò la canna del fucile in un gesto di autodifesa, temendo il peggio :"Non dire così..Percace Ti ha usato per i suoi scopi, insieme a Rihanna. Voleva, e vuole ancora fare di voi due una coppia losca." Peter sprofondò sul bancone :"Non credo. Semplicemente ci ha preso in simpatia e voleva utilizzarci come progetto pilota, qualcosa che potesse essere da modello per gli altri, qualcuno che potesse servire per guarire da depressione, dipendenza dal sesso e isterismo." "Un autentico missionario, insomma." "No, una persona che sa che l'uomo per continuare a esistere in modo sano deve potere avere un equilibrio, una condotta morale, dei punti fermi, non come Te, Fletcher, che oscilli come una banderuola al vento."

 

 
 
 
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