IGNORANTECONSAPEVOLE

Sono uno stronzo.

È uno stronzo chi dice che gli stranieri sono diversi - parole testuali del presidente della Camera, Gianfranco Fini.

E dunque sono uno stronzo.

Anzi, uno stronzissimo.

Perché io penso che gli stranieri siano diversi, non solo gli estracomunitari, ma anche i danesi, i francesi, gli inglesi. Penso che le donne siano diverse, non solo quelle che battono, anche le mie amiche, anche mia madre. Penso che i bambini siano diversi, che lo siano i vecchi, che sia diverso da me Valerio, come lo è certamente Luloca.

Penso che la diversità sia profonda, di natura fisica, caratteriale, financo biologica.

E sia una diversità che non può essere ignorata.

Dunque sono per Fini un mega-stronzo.

Penso che la diversità sia una ricchezza, e chi ne tiene conto nel modo corretto sia da ammirare, uno stronzo da ammirare.

Gianfranco Fini ha sbagliato, spero in buona fede.

Doveva dire "chi calpesta i vostri diritti è uno stronzo" e "chi di voi non rispetta i propri doveri è uno stronzo". 

Non siamo uguali se non di fronte alla legge, per tutto il resto siamo diversi. Non voglio vivere in un paese dove siamo tutti uguali, ma in un paese dove tutti abbiamo gli stessi diritti, doveri e tutele, in un paese che si impegna a livellare per quanto possibile le diversità dannose, che in genere sono ereditate (essere poveri, nacere in un paese in guerra, avere genitori inaffidabili) o legate al proprio stato di salute (aver una grave malattia oppure subire una menomazione).

Voglio vivere in un paese dove le istituzioni danno a chiunque la possibilità di avere una vita dignitosa, di studiare anche se non ha i mezzi, di non essere ricattabile dal datore di lavoro o dal funzionario pubblico infedele.

Non vivo volentieri in un paese in cui la terza carica istituzionale usa parole da postribolo, nemmeno se lo fa per farsi meglio capire dai suoi ascoltatori.

Cerchi di far funzionare bene il ramo del Parlamento che ha l'onore di presiedere, che si dia da fare per varare leggi che cerchino di facilitare la convivenza e l'integrazione, e che colpiscano duramente i criminali, gli spacciatori, gli sfruttatori.