Creato da card.napellus il 11/04/2008
L'importante è accorgersene

AUGURI

 

 

Crederò in Dio quando lui crederà in me!

 

ADOTTA A DISTANZA IL CARD.

Adotta a distanza il Card.

Questo semplice e relativamente economico gesto ti darà un senso di beatitudine mai provato prima.

Al solo costo di un Negroni al giorno (servito al tavolino del Danieli di Venezia), potrai avere la gioia incomparabile di contribuire alla crescita, alla salute e all'istruzione del tuo Card. prediletto.

Lui ti manderà tutti i mesi una foto, una letterina e se gli telefonerai ti parlerà con voce suadente dei suoi progressi nello studio e nella vita.

Inoltre se sei una donna, puoi contribuire anche in modo più interessante, e coinvolgente, allo sviluppo e alla crescita del tuo Card. 

E ricorda, un Card. è per sempre.

 

Area personale

 

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Questo blog potrebbe sembrare una testata giornalistica visto e considerato il penoso livello della maggior parte dei quotidiani.

Si tratta invece di un contenitore di stronzare ad elevata densità, e come tale è regolato dalla legge n.173 del 29.02.2001 e dai successivi regolamenti attuativi.

Gli argomenti trattati in questo blog dovrebbero offendere pesantemente la sensibilità di tutti quelli che hanno un orientamento politico o religioso preciso. Non escludo che possano anche offendere qualche minoranza, ma il blog non è stato concepito espressamente per questo.

Nel leggere questo blog potreste pensare di essere idioti, o che sia idiota chi ci scrive. Entrambe le ipotesi sono valide e meritano di essere approfondite.

Il tempo perso qui non può esservi in alcun modo rimborsato.

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Mala tempora...

Post n°754 pubblicato il 23 Giugno 2015 da card.napellus

Ma a leggere in rete o anche i giornali sembra che tutto vada a ramengo.

Io parlo da osservatore e da appassionato collezionista di racconti dei miei vecchi, ma anche da lettore di dati crudi e verificabili.

Nel 1863 abbiamo i primi dati che riguardano la vita media di un italiano. Fa un po' paura, ma scriviamolo lo stesso: 5 anni e mezzo.

Questo a causa della spaventosa mortalità infantile che abbassava di molto la media; facendo invece il conto sulla speranza di vita media, come si fa oggi, depurando la media dai morti con meno di 5 anni, allora si campava meno di 50 anni, mentre oggi siamo appena sotto gli ottanta.

Quando sono morti i genitori di mio padre, 40 anni fa, la gente si meravigliava: entrambi avevano superato gli 85 anni! Roba da matti, anche considerando la vita di fatiche che avevano fatto. Adesso un ottantenne guida l'auto, va in crociera, pratica podismo e ciclismo senza che nessuno si meravigli. 

Quando ero ragazzo un uomo di sessant'anni era un pensionato pieno di acciacchi e una donna della stessa età si vestiva con della roba che una sua coetanea, oggi, non userebbe per dare lo straccio per terra.

Ma se si legge nella rete quello sembra che un tempo si facesse una vita meravigliosa, mentre oggi lo stress e i mille problemi di una frenetica esistenza ci fanno rimpiangere quel dorato passato.

Quando avevo 14 anni la metà dei miei amici aveva finito la scuola media e già lavorava: operaio, meccanico di auto o moto, pellettiere, questi i lavori classici per un ragazzo di Scandicci alla fine degli anni settanta.

Adesso molti arrivano alla soglia dei 25 anni senza avere mai davvero lavorato, ma non muoiono di stenti, mi chiedo se avrebbero accettato di lavorare otto ora alla fustellatrice (quanti amici senza un dito o una falange...) oppure in fabbrica a montare frigoriferi.

Io passavo due mesi d'estate nei cantieri come elettricista, oppure aiutavo un montatore di impianti di allarme, trovavo sempre qualcosa da fare. 

Oggi vedo che nessuno degli amici dei miei figli passa le proprie giornate su un ponteggio alto otto metri a chiodare staffe per canali elettrici o a cablare quadri... lo farebbero? Tutti i giorni, otto ore, spesso lontano da casa?

Nel 1970 a mio padre tolgono un pezzo di stomaco per un'ulcera che oggi si cura con quattro pasticche... siamo sicuri che sia peggio?

La realtà è che in ogni tempo si trova un motivo per lamentarsi del proprio fato. Fra un aperitivo e uno stuzzichino al bar con gli amici.

 
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Commenti al Post:
lisa_m
lisa_m il 23/06/15 alle 11:26 via WEB
Hai perfettamente ragione: c'è sempre un motivo per lamentarsi... Tocca vedere, però, se è un motivo dettato da un disagio reale o se è dovuto al benessere al quale siamo fortunatamente abituati e che ormai diamo per scontato!
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 23/06/15 alle 12:28 via WEB
La mia riflessione prendeva spunto da una serie di letture fatte sui vari blog, in base alle quali si stava meglio negli anni sessanta, le medicine sono solo veleni che abbreviano la nostra vita, le scoperte della scienza sono fandonie (nessuno mentre scrive questa assurdità pensa che ha in mano un oggetto grande quanto un block notes che lo mette in contatto con il mondo, ha in memoria una biblioteca e mille brani musicali, può immediatamente dargli qualsiasi informazione cartografica, ecc.).
(Rispondi)
 
angelorosa2010
angelorosa2010 il 23/06/15 alle 12:27 via WEB
Va bene, smetto di lamentarmi, chissà che non mi prendano come apprendista lavapiatti... oh, giovane son giovane, belle speranze pure ...
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 23/06/15 alle 12:30 via WEB
Orson Welles scrisse che quando era in Irlanda (nemmeno ventenne) avrebbe potuto iniziare la carriera di giardiniere o lavapiatti, ma sfortunatamente divenne attore.
(Rispondi)
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 23/06/15 alle 20:18 via WEB
Una volta, per esempio, un comune mortale de Roma mica poteva scrivere in inglese se non l'aveva studiato...
(Rispondi)
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 23/06/15 alle 20:18 via WEB
Once , for example , an ordinary mortal de Rome mica could write in English if he had not studied...
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 25/06/15 alle 08:44 via WEB
Io non ho mai scritto in inglese.
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 25/06/15 alle 08:45 via WEB
Forse nemmeno in italiano.
(Rispondi) (Vedi gli altri 6 commenti )
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/06/15 alle 08:55 via WEB
E' facile col traduttore on line: scrivi - clicchi - copi e incolli.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/06/15 alle 08:56 via WEB
It 's easy with the online translator : write - click - copy and paste.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/06/15 alle 09:00 via WEB
Il est facile avec le traducteur en ligne s ': écriture - cliquez - copier et coller.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/06/15 alle 09:00 via WEB
Es ist einfach mit dem Online-Übersetzer : Schreib - klicken - Kopieren und Einfügen.
(Rispondi)
 
 
 
 
PRONTALFREDO
PRONTALFREDO il 26/06/15 alle 09:01 via WEB
Es s fácil con el traductor en línea: escritura - clic - copiar y pegar.
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 29/06/15 alle 08:00 via WEB
Un vero poliglotta!
(Rispondi)
 
Phoenix_from_Mars
Phoenix_from_Mars il 24/06/15 alle 23:45 via WEB
Hai ragione, sai, Card. A parte la medicina e le aspettative medie di vita, non mi pare che abbiamo tanto da rallegrarci di questi "progressi". Come per esempio trovo che togliere il servizio di leva obbligatorio, in qualsiasi forma si scegliesse di farlo, passatemi l'esagerazione, sia servito solo a creare una razza di smidollati.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 25/06/15 alle 09:16 via WEB
Io sono un ottimista, a parte l'età non cambierei praticamente nulla con quando ero giovane. Il militare obbligatorio era un anno in cui non facevi niente di davvero utile che in genere ti insegnava come fottere il prossimo... non so come siano cambiate le cose adesso, ma posso garantirti che è difficile pensare a un luogo dove tanta gente passa il tempo senza fare niente di niente, compresi ovviamente ufficiali e soldati di carriera. Personalmente farei fare a tutti i ventenni, uomini e donne, tre mesi di lavoro VERO a favore della comunità, come era il vecchio sistema, ovvero insegnandogli a usare veicoli, armamento leggero, facendoli dormire per tutto il tempo nella stessa branda, con cambio biancheria mensile, doccia comune nel migliore dei casi ogni tre-quattro giorni quasi mai calda, caserme quasi mai riscaldate e con abbondanza di vetri rotti, qualità del cibo spaventosa... Penso che la razza di smidollati sia venuta fuori con l'impossibilità di lavorare fino a oltre vent'anni. Assurdo, un quattordicenne che non studia DEVE lavorare, come un tempo.
(Rispondi)
 
tiffany2021
tiffany2021 il 25/06/15 alle 05:02 via WEB
Sono molto d'accordo, Andrea. Va di moda, ora, pensare al "ritorno al passato" ma probabilmente perchè di come si stava in passato, la gente, mica lo sa. Se lo immagina. Una vita poetica di cibo biologico e ovetto fresco la mattina e nessuna roba chimica nè inquinamento. Peccato che ci si dimentichi che si passava la giornata a zappare e si crepava di morbillo, nonostante la mela al giorno e che il divertimento era un lusso. La verità, per mia esperienza...è che chi davvero impegna fatica fisica nel lavoro non c'ha tempo di ricordarsi che è stressato. Perchè per me è molto più stressante zappare tutto il giorno e poi magari ti va male il raccolto, anzichè stare 8 ore alla scrivania chattando su FB nelle pause :)
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 25/06/15 alle 09:20 via WEB
I miei vecchi parenti hanno lavorato come schiavi, a sessant'anni sembravano vegliardi, lavoravano la terra a forza di braccia dall'alba al tramonto, vivevano di polenta e pane nero, quando in inverno il lavoro calava andavano nelle Maremme a lavorare nelle bonifiche con la malaria, nemmeno sapevano come erano fatti i soldi, ché il fattore li pagava in natura. Ora mi godo la vita, in confronto.
(Rispondi)
 
to_revive
to_revive il 26/06/15 alle 11:06 via WEB
Sono fortunata di essere nata in un'epoca in cui progresso, medicina e tecnologia mi consentono di avere una vita agiata. Alzarmi e fare una doccia calda invece di versare acqua fredda nel catino! Accendere il mac e rispondere ad una mail che arriva in tempo reale invece di scrivere e aspettare giorni. Aprire skype e vedere mio figlio e parlare con lui (hai skype a proposito?). Insomma ringrazio ogni giorno e non scordo chi, in altre parti del mondo, neppure sa di cosa si parla.
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 29/06/15 alle 08:03 via WEB
Quello del lavarsi con l'acqua gelata, dopo che magari si è andata a prendere alla fonte scarpinando con la brocca sulla spalla, è un aspetto positivo della nostra vita. Anche avere una casa calda in inverno non è disprezzabile: prima nelle case dei contadini la cucina era scaldata dal camino, nelle altre stanze quando andava bene c'era una stufetta a legna, ma in genere si andava a dormire con il "prete", cioè un telaio di legno che conteneva un piccolo braciere... Ho skype, a proposito.
(Rispondi)
 
Vince198
Vince198 il 27/06/15 alle 08:22 via WEB
"Si stava meglio quando si stava peggio"? Francamente non so dare una risposta esaustiva: per certi versi ho grande nostalgia dei miei anni giovanili quando tutto è stato meno complicato dei tempi attuali, specie se li paragono con quelli dei miei figli (che all'oggi sono adulti, fra 39 e 26anni). Per altri versi, per esempio nel mondo della medicina, non posso che parlarne bene, dal momento che se avessi avuto i malanni che mi hanno afflitto in quest'ultimo periodo.. 40 o 50anni prima (con l'età attuale), probabilmente sarei già dall'altra parte. Insomma cerco di lamentarmi il meno possibile perché i progressi che stiamo vivendo non hanno quel crisma di necessità "urbi et orbi", l'essere assolutamente indispensabili, che molti vedono e a cui credono. Sono, secondo me, valutazioni che vanno fatte singolarmente e nella loro specificità. Buon fine settimana!
(Rispondi)
 
 
card.napellus
card.napellus il 29/06/15 alle 08:07 via WEB
Certamente, quello che per te è superfluo magari io lo vedo indispensabile. Anche io ricordo gli anni settanta e ottanta, ma il piacere che ho nel ripensare a quei tempi è anche legato al fatto che ero giovane, facevo quasi quello che volevo, e per certe cose il mondo era, come dici giustamente, semplice. Ma non posso dimenticare tutti gli amici morti per droga, per malattie che forse ora si curerebbero, per banali incidenti di motorino o sul lavoro.
(Rispondi)
 
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