salsedine del sogno

Dove sono andati?

Quartieri fatiscenti, case vuote abbandonate. Cosi sta accadendo in tutto il mondo. Dove sono andate le persone? Credo che questa è una domanda mal posta! Dove è andato il sociale, esistere insieme e in mezzo agli altri? Forse abbiamo fatto una scelta pericolosa: rimanere da soli a badare le paure verso il mondo che sta fuori dal nostro naso.

"naso classico" questa foto appartiene a fuzzonce

lasciare il segno

Delle persone si parla spesso misurando le loro sottolineature ovvero se lasciano o meno il segno nei loro passaggi.

Misurare i dialoghi, lo spessore di una persona dalla forza che genera è oramai la consuetudine. Non faccio mistero che tutto questo a me non piace e per certi versi spaventa. Mi piace capire più che alzare la voce. Mi piace sentire avendo la possibilità di dire basta e non di subire fino a sentire il dolore che diventa ferita.

Preferisco l’incertezza di un acquarello alla linea rossa che sembra una ferita su un foglio bianco.

“Contemplating Monet's Water Lillies “ questa foto appartiene a Madolan Greene

Certe voglie

La voglia di scrivere a volte è come la fame e la sete, arriva all’improvviso. E se cerchi di capire i legami, i collegamenti, i perché, finisci nel perderti in qualche vicolo cieco.

Mi ci perdo spesso perché vorrei capire anche quando non c’è bisogno se non per alimentare ansie ad altre ansie.

Vorrei che la mente, i sogni, i momenti si e quelli no fossero un romanzo ma me li ritrovo come un vocabolario. I vocabolari servono sicuramente a capire ma ogni parola lasciata a se stessa rischia di morire con il suo sgnificato, aggettivo o sostantivo che sia.

Stiamo diventando sempre più bravi a scomporre e sempre più pigri a mettere insieme.