salsedine del sogno

non riesco

Non ci si abitua mai ai periodi tristi anche quando gli anni salgono. Anzi è proprio quando sali che vorresti essere più leggero e permetterti di volare con storie belle, momenti spensierati, ma no, non è cosi, questo sembra appartenere alla pubblicità.

E allora cerchi di regolare, bilanciare, sintonizzare il tuo sentire per una sorta di sopravvivenza che non puoi chiamare cosi, ma di fatto....

Ho smarrito forse il modo di sintonizzarmi? Sono diretto e crudo perchè a teatro qualcuno mi ha fregato la parte migliore?

"Electrionic Tuner" questa foto appartiene a Jeremy Seitz

internet come propaganda virus e non come intelligente alternativa ai contatti

Disegnare scenari nei momenti difficile è complicato. L'urgenza del pericolo ti fa accecare sul particolare fino a che sopravviene il disorientamento.

Paradossalmente internet non ci aiuta, anzi rischia di essere uno stupido megafono di propaganda.

Eppure le potenzialità di contatti alternativi in questo particolare momento per ridurre l'eventuale contagio ci sono: penso alle video chiamate da cellulare o dal pc di casa con i medici o altri enti pubblici o alle videoconferenze per evitare inutili assembramenti per riunioni varie. Peccato ridurre queste potenzialità a scelte personali del professionista e non a prassi consolidata e necessaria!

“pane e acqua” questa foto appartiene a maresogno67

porte chiuse

Quante volte abbiamo sentito questa frase: “Porte chiuse!”. È un mantra, una liberazione dal grande male che non conosciamo o non vogliamo conoscere. E allora diventa chiacchiera, chiacchiericcio dove ognuno pontifica come fare a chiudere le porte agli altri, ai diversi, agli sconosciuti, ai possibili invasori, ai portatori di virus.

E allora dai al chi chiude meglio, al chi chiude tutto.

“Porta chiusa” questa foto appartiene a Luca Di Ciaccio

preoccupazioni

Sempre sopra le parole come una penna rossa di insegnante intransigente e probabilmente acido, ogni tanto ne trovo una e trovo me stesso.

pre-occupare

passiamo il tempo a prevedere scenari vicini e lontani credendo di fare bene, di essere nel giusto delle cose. Ma che senso ha occupare lo spazio mentale prima che gli eventi accadono e sopratttutto con la pretesa ansiogena che sicuramente accadranno? È solo un modo di mettere il sedere su un futuro scomodo, tradotto: sto male perché dopo starò male. Non è solo una questione di pessimismo cosmico! È solo un modo di scioperare il presente! Il proprio presente! Preoccupare è occupare un posto sbagliato di altri che probabilmente sarà anche il tuo, ma con quale diritto abbiamo di farci del male in largo anticipo? Fatevi i cazzi vostri!, direbbe un sasso lanciato in mare!

"Throwing Stones" questa foto appartiene a dragonflynan1965

inquietudini

Trascinatori e trascinati... alla lunga sono gli eventi che trascinano senza un piacevole perché.

E allora rispunta il desiderio di poter scendere a riva vicino al mare calmo.

“mare calmo” questa foto appartiene a maresogno67