Creato da betulla64 il 22/12/2005
Il coraggio non mi manca. E' la paura che mi frega. (Antonio Albanese)

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Oroscopo

immagineVergine (23 agosto - 22 settembre)


"La mia ferita emotiva più profonda è stata anche una fonte inesauribile di gioie". Non ti rivelerò perché questa frase è molto importante per me: è una questione troppo personale. Ma tu, Vergine, potresti fare un'affermazione simile? Potresti interpretare la tua vita in modo da vedere un'esperienza dolorosa come una fonte di intuizione, ispirazione e vitalità? Il 2009 sarà l'anno ideale per compiere questo cambio di percezione. E il periodo intorno al solstizio d'inverno è il momento perfetto per cominciare. (Rob Brezsny)

 
 

Blo(g)cco Note

Sulla via che mi porta al lavoro c'è una casa abbandonata che, mi hanno detto da qualche giorno, è abitata dai fantasmi.
Non lo sapevo. Ma appena me l'hanno detto ho pensato: la compro io.
 

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"El canto tiene poder,
tiene la fe que alucina,

la voluntad colectiva,
puede ser ola en el mar"

(Josè Seves)


 
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Messaggi di Dicembre 2008

Post N° 622

Post n°622 pubblicato il 23 Dicembre 2008 da betulla64


Un poco desolante questo blog, in bilico tra il pensiero di chiudere e il dispiacere di disperdere tanti pensieri e tanta condivisione. Abbiamo compiuto tre anni ieri, io e questo mio pezzo di anima e  tre anni son tanti...  Il primo Natale passato qui lo ricordo con chiarezza: aspettavo solo il momento buono per sparire dal mondo.  Il secondo è passato in un turbine di antibiotici post-operatori nel sollievo per quel pezzo in meno... Questo è il più triste di tutti, mi manca un pezzo di cuore e per quanto me la raccontino, la rassegnazione non arriva, quindi siamo punto a capo: voglia di festeggiare non ce n'è. Però... però... però sono viva e presente a me stessa. Sono nella melema come sempre ma ho imparato a tener fuori la testa e a schizzare il meno possibile e non ho voglia di lasciar passare le feste senza lasciarvi un saluto.  Alcune delle persone che passano di qui e mi sorridono, hanno vite così difficili e dolori così grandi che davvero, non so come facciano a trovare nel loro cuore spazio anche per me. È soprattutto a loro che dedico quel poco di preghiera che ancora so... E allora auguri a tutti voi che avete lasciato il segno in queste pagine. Che sia un Natale di pace e di allegria... e poi un grazie, per questi tre anni di parole, di lacrime, di risate e di amicizia.





 
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Post N° 621

Post n°621 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da betulla64
 






 
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Post N° 620

Post n°620 pubblicato il 17 Dicembre 2008 da betulla64
 




Comincia un sabato sera. Un po' di nevischio e il barometro ad acqua che segnala una bassa pressione da paura. Il meteo prevede una perturbazione particolarmente intensa e tu pensi “ecchesarà mai! In quarant'anni ho visto nevicate che voi umani.....” Poi ti svegli la domenica mattina e la nevicata continua ma mica è la prima volta no? Arrivi a sera con 40 centimetri in cortile e pensi che forse sarebbe meglio mettere le catene all'auto, vai a dormire e ti risvegli nel secolo scorso. Niente luce, niente riscaldamento, niente comunicazioni, solo neve che scende a metri e tu pensi “dai che stasera smette” e spali, spali, spali. Quanto pesa un metro cubo di neve? Quanti metri cubi di neve ho alzato, spostato per rispostarli dopo un'ora perchè non sai più dove, non c'è più spazio.... La notte vai a letto che le braccia non le senti più e invece di dormire ascolti la neve che si assesta sul tetto. Gli scricchiolii sinistri sono i suoi o è il tetto che cede? E nevica, nevica, nevica. Papà. Lo avresti mai detto che sarei salita su un tetto? In questo posto dimenticato da tutti, il Dio delle piccole cose mi ha fatto dimenticare le vertigini e mi ha messa davanti ad una realtà che farebbe tanto incazzare se ce ne fosse il tempo: una casa abitata da due uomini, otto donne  (di cui tre quasi ottantenni) e due bambine. La protezione civile è Bertolaso che sicuramente parla da qualche parte, ma noi senza corrente elettrica ce lo stiamo perdendo. Pensi ai soldati mandati ovunque, basta che un torrentello faccia i capricci, guardi il tuo paese sepolto, guardi i due metri e mezzo di coltre bianca sul tuo tetto e decidi che di casa ne hai una sola e sali e spali, spali, spali fino a che non ci stà più, fino a che non ne puoi più e ti arrendi. Nevica, sei fradicia e vorresti una doccia, ma non hai acqua calda. Non hai più vestiti asciutti e non sai come asciugarli, i capelli gocciolano giù per la schiena e non puoi accendere un phon... Di colpo il rumore del frigo che parte. Alleluia! Accendi la tv per avere notizie sulla strada bloccata, sul treno che non arriva e non parte e scopri che i canali son saltati. Dopo un'ora di ricerca trovi un tg1 che non si vede ma si sente e aspetti che finiscano di parlare di finanziaria, di Fini che parla delle leggi raziali, della chiesa che s'incazza, di Fini che replica, di cinque bombe finte a Parigi e di qualche altra stronzatina in diretta dal 2008 e si fanno le 8 e 20 quando qui, nel profondo '800 arriva la voce di Gianfranco “intrepido” Bianco che dovrebbe fare servizio pubblico e invece intervista una bimbetta che ha saltato la scuola e i suoi nonnini che le prepareranno il bollito misto “per scaldarsi” e ti cascan le braccia. Mangi con quello che hai in frigo e vai a dormire perchè domani, che poi è oggi, tocca risalire sul tetto, tocca riprender la pala e fare quallo che han fatto i tuoi avi per secoli, solo che loro eran sudditi, mentre tu, chissà perchè, ti credevi di esser cittadina.



 
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Post N° 619

Post n°619 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da betulla64
 


urge un mantra
per superare i giorni
le ore


......

l'ho rubato a gelsomina








 
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Post N° 618

Post n°618 pubblicato il 02 Dicembre 2008 da betulla64
 


Buon compleanno....



Acò che m'as moustâ...

acò che m'as lasciâ...


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"El bosque precede al ombre
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"Grande importante malattia quella di Basedow!... tutti gli organismi si distribuiscono su una linea, ad un capo della quale sta la malattia di Basedow che implica il generosissimo, folle consumo della forza vitale, il battito di un cuore stremato, e all'altro stanno gli organismi immiseriti per avarizia organica..."

da "La coscienza di Zeno"
 
 

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