viveresingle

"I miei piedi sono fatti per camminare su tacchi a spillo!"

Questo pensavo quella mattina, mentre mi dirigevo a far colazione dal Tenebroso. Mi sono sempre sentita a mio agio sui tacchi alti, fin dalla prima volta che li ho messi...Con la falcata decisa, fasciata nel mio tailleur di shantung, sono soddisfatta del mio aspetto... stamattina lo specchio mi ha detto di si!

Lui è seduto dietro al vetro della caffetteria e mi sta osservando con insistenza... ieri siamo andati a cena per la prima volta e ora mi guarda con quell'espressione attenta... il soppraciglio alzato e il sorriso beffardo.

Appena entro, sento subito il suo profumo, mi volto verso di Lui, gli sorrido e il mio sguardo si illumina, lo saluto e... prima che lui possa fare qualsiasi cosa.... mi dirigo (quasi scappo) verso il bancone.

Gli sono grata di non essermi venuto vicino, se lo avesse fatto, avrebbe violato un mio spazio privato, ma quando esco e passo davanti al tavolino vuoto... per un attimo mi sento delusa.

La giornata procede frenetica tra alti e bassi... non penso più a Lui fino al mattino dopo, quando lo rivedo e si ripete la medesima scena descritta in precedenza .... e così anche i giorni a seguire... ci salutiamo, ci sorridiamo, scambiamo qualche frase di circostanza e poi ognuno per la sua strada....

"Il mio fisico è fatto per dormire almeno 8 ore per notte"

Questo dico al Denni mentre chiacchieriamo davanti ad un Crodino in un bar del centro. Gli dico che dormo troppo poco, prendo troppi impegni e sono troppo stanca e presa per dare importanza alla mia vita privata.... gli racconto di Lui, della nostra uscita, del fatto che dovrei aver voglia di rivederlo visto che mi piace... mentre invece sto lì a difendere i confini di cartapesta della mia privacy mentre bevo il cappuccio in un luogo pubblico.

Il Denni mi dice che se non ho voglia di far colazione con Lui significa semplicemente che non mi piace.

"Questa si che è logica!" gli dico con ironia e sorrido.

Mi risponde con un gestaccio e mi dice che sono sempre stata "una strana" e che è impossibile cercare di capire tutte le mie contraddizioni."

"Il mio umore non è fatto per essere svegliato dal suono del campanello"

Mi dico alle 23.00 mentre mi dirigo assonnata verso il citofono.

"Chi è?" Chiedo un po' seccata

"Mi presti una tazza di zucchero? Voglio fare una torta e a quest'ora i negozi sono chiusi.... i vicini hanno sempre una tazza di zucchero..."

Lui sale le scale.... mentre a me nervoso e sonno passano di colpo sostituiti da una crisi di panico, che si accentua nel momento stesso in cui apro la porta, lo vedo... e mi ricordo di essere struccata, spettinata e poco vestita.

Faccio appena in tempo a notare che ha davvero una tazza in mano....

Prima di andarsene, mi dice serio che senza trucco sembro una bimba... la mattina dopo mi accorgo che la tazza è rimasta sulla mensola sopra al mio letto.

"La mia pazienza è fatta per essere testata in continuazione"

Penso stamattina mentre mi dirigo al bar del tenebroso e vedo che lo Z4 del Denni è posteggiato lì davanti.

Appena entro, il mio amico mi viene incontro e mi abbraccia... si guarda intorno circospetto muovendosi a scatti... mi sembra una mantide religiosa e glielo dico.

"Dov'è?" mi chiede sottovoce con fare complice.

Non gli rispondo... mi volto verso di Lui e gli sorrido... Lui, da dietro il giornale, alza un sopraciglio e mi fa un cenno... i suoi occhi non promettono niente di buono.

Mi siedo al bancone rassegnata mentre il Denni continua la sua cospirazione sussurrandomi che Lui non è poi così male, ma che sembra uno stronzo di prima categoria.... annuisco senza convinzione e mi concentro sulla mia brioches.

Prima di entrare in ufficio leggo l'sms che Lui mi ha appena inviato:

"Ti piacciono le torte?"

Concludo che:

"La mia esistenza è fatta per essere stravolta da continui colpi di scena"

E Voi? Per cosa siete fatti? Vi capita di chiedervelo?