L’eterno gioco dell’equilibrio..

Lungo il percorso che comprende il gioco di ritrovare ciò che si è, la sempre maggiore connessione con le estrinsecazioni della propria essenza avvia ineluttabilmente un processo di espansione che, in vera sostanza, mai avrà fine, pur nell’illusoria versione della sua parvenza di realtà.

Probabilmente, quando si parla di apertura di Cuore, e di disponibilità alla Vita, del ricercatore di Se, è a questa continua esplosione che ci si riferisce, visto che, secondo la verità del momento, l’avvolgimento dell’intera manifestazione, con la crescita della “comprensione”, sarà sempre più “omnicomprensivo”.

La disponibilità all’abbraccio è pertanto una componente essenziale di colui che cerca il compimento – ammesso che di quest’ultima cosa abbia senso parlare – e, nella sua [del ricercatore] ottica, assume più intenso significato solo ciò che più porta all’unione, piuttosto che allo smembramento dell’Essere Uno.

Tuttavia, la creazione è equilibrio, che può essere raggiunto solo in un contesto simmetrico. Quindi, immancabile gioco del creatore nelle sue sperimentazioni, è l’Armonia, e il suo perenne ondeggiare.

Ciò che si separa da tutto, ricerca sempre, e solo, il rientrare nel tutto, dove trova alfine il suo logico epilogo. E ciò che va fuori equilibrio, attiva subito la forza il cui proposito è ristabilirlo.

E in un gioco duale, le forze contrapposte alla fine si annulleranno l’una nell’altra, potendo esistere, in un frammento di assoluto, solo l’una in relazione all’altra.

Quindi, la ricerca dell’Armonia, la quale ultima è ingrediente imprescindibile dell’equilibrio, sembra essere una costante di questa manifestazione [e probabilmente di moltissime altre], mentre una qualsiasi discordanza apparirebbe solo come un più o meno vaporoso flutto nell’oceano dell’infinito intelligente.

E se come è sopra è anche sotto, e come dentro anche fuori, anche qualsiasi rapporto tra gli iscritti più o meno attivi della rappresentazione cosmica, non potrà sfuggire a questa legge. Così, la ricerca dell’Armonia, e dell’equilibrio, in un qualsiasi rapporto, o interazione e scambievolezza, ne condizionerà e influenzerà inevitabilmente movenze e direzioni, mentre le tensioni, e i relativi conflitti, saranno solo avvisaglie di effetti che inseguono solo le proprie compensazioni.

Mentre, alla fine, il maestro potrà essere individuato solo in quel nuotatore esperto, che nel mare di ciò che è, funzionerà con il limite minimo di sforzo e spruzzi. Namasté.

 

Un Saluto di Cuore, nel gioco Infinito di ciò che sempre È [Vita].

Marius L.

L’eterno gioco dell’equilibrio..ultima modifica: 2018-02-17T11:59:32+01:00da mariuslion