“Notte di note” sabato 3 agosto a Trasasso

Notte 2019 Trasasso

Monzuno (Bologna)

Grazie al concerto estivo “Notte di note”, giunto alla nona edizione, grande musica con ingresso libero, alle 21 di sabato 3 agosto, nella suggestiva chiesa di San Martino a Trasasso di Monzuno (Bologna).

Concerto che vedrà la partecipazione di artisti già molto noti come i cantanti Arianna Lupo, Lorenzo Campani, il musicista Massimo Zanotti (direzione artistica, tastiere e trombone), e quella straordinaria di Luca Colombo (chitarra e voce), impegnati in un programma che spazierà da brani lirici, e classici, a incursioni nella musica leggera e pop con improvvisazioni a sorpresa. Le sorprese non finiranno qui perché nel corso del concerto, come infatti avvenuto nelle edizioni precedenti, sarà possibile anche la comparsa del grande musicista Fio Zanotti, compositore e arrangiatore, padre di Massimo e monzunese a honorem, con suoi vari brani ormai entrati nella storia della musica.

L’importanza degli artisti e la qualità musicale, che anche quest’anno verranno proposti in un luogo sacro e suggestivo, fanno del concerto a Trasasso uno degli eventi musicali più attesi dell’estate in Appennino. Il concerto, offerto dalla monzunese famiglia Ravaglia in memoria dei coniugi Gino Ravaglia e Laura Rossi, sarà poi seguito da un rinfresco all’aperto.

La storica chiesa di San Martino a Trasasso vanta una lunga tradizione e si ritiene sia stata costruita per la prima volta nel 1321. Purtroppo il documento più antico che oggi è testimonianza della sua storia si trova negli scritti del canonico Montieri del 1840. Posta su uno strapiombo a picco sul Savena, l’edificio religioso sorge a monte rispetto al centro abitato di Trasasso, in posizione isolata, lungo la strada di mezzacosta fra Monzuno e Madonna dei Fornelli (Sp79). Infatti l’abside e il campanile sono ben visibili dalla strada di Fondovalle del Savena e anche dalla via per Stiolo che risale l’altro fianco della vallata.

In sala “Teglia” le mille sfumature dell’Appennino

Artisti 01 Appennino

Monzuno (Bologna)

Domenica 4 agosto è l’ultimo giorno per poter ammirare a Monzuno una mostra d’arte che lo scorso gennaio ha già riscosso un lusinghiero successo, di critica e di pubblico, nei locali del Parlamento regionale, inaugurata da Simonetta Saliera presidente dell’Assemblea legislativa. L’esposizione d’arte visiva, a titolo “Artisti per l’Appennino. Colori e immagini della nostra montagna”, raccoglie opere di Fabio Angelini, Sergio Martini e Claudio Pattarin è allestita nella sala “Ivo Teglia” di via Bertini a Monzuno. I tre artisti, coordinati dallo scrittore e storico Adriano Simoncini, condirettore della rivista culturale “Savena Setta Sambro” hanno realizzato appositamente opere pittoriche e scultoree dedicate alla nostra montagna. L’esposizione è visitabile a ingresso libero e gratuito nei giorni di mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.30 alle 18, domenica 4 agosto dalle 9.30 alle 18; info: 338-5055363.

In occasione della mostra in Regione a Bologna, Venne pubblicato un ricco catalogo con prefazione di Simonetta Saliera: «Il bianco candido dell’inverno, il rosso vivo della primavera, il verde intenso dell’estate, il marrone dell’autunno. Con tutte le loro sfumature, fanno del nostro Appennino un quadro incantato che racconta il susseguirsi delle stagioni, ovvero della vita. Un quadro naturale che Fabio Angelini, Sergio Martini e Claudio Pattarin, artisti che amano il territorio, hanno deciso di raccontare grazie al coordinamento di Adriano Simoncini. Come Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna abbiamo deciso di sostenere la mostra d’arte con questa pubblicazione che racconta dell’amore e della passione dei cittadini per la nostra terra, per un territorio di valore – conclude Saliera – che è patrimonio di tutti noi».

Per Adriano Simoncini: «Il nostro Appennino ha ancora, anzi ha di nuovo siti incantati. A causa dell’abbandono in montagna di campi e pascoli, la natura sta riconquistando spazi che le erano stati sottratti nei secoli. Ne consegue una riforestazione spontanea di vaste distese qualche decennio fa ancora coltivate. Lo documenta anche il catalogo “Le nostre valli: cieli acque notti natura” che la Regione ha dedicato all’omonima mostra fotografica di William Vivarelli esposta l’estate scorsa. L’Appennino si è infatti riconsegnato alla natura e questa mostra intende rimarcarne il fascino. Di seguito – osserva Simoncini citando il catalogo dell’esposizione d’arte – presentiamo i tre artisti che espongono conoscitori tutti dell’Appennino che amano, altrimenti le immagini non coinvolgerebbero, come ci auguriamo, i visitatori».

La mostra, nata col patrocinio della Regione Emilia-Romagna grazie a Simonetta Saliera, è stata organizzata con il Gruppo di studi “Savena Setta Sambro”, che pubblica l’omonima rivista, e il Museo di Arti e Mestieri “Lazzarini” di Pianoro; in occasione della mostra monzunese anche gode anche del patrocinio del comune di Monzuno.

Già in edicola la natura, la storia e la cultura delle valli bolognesi

Z Collage Sasesa 56

Nel collage fotografico il presidente del Gruppo di studi Savena Setta Sambro, Daniele Ravaglia, e la copertina dell’ultimo numero della rivista

Appennino bolognese

Con un pranzo al ristorante Aqualto, nello storico borgo di Qualto in quel di San Benedetto Val di Sambro, è stato presentato il 56° numero del semestrale di storia, cultura e ambiente “Savena Setta Sambro” edito da Minerva per conto dell’omonimo Gruppo di studi storici con sede a Monzuno. A rimarcare l’importanza dell’evento la presenza di amministratori locali dell’Appennino e di personalità della cultura.

Un numero 56, distribuito a Bologna dalla casa editrice Minerva, che è già disponibile anche nelle edicole dei sei comuni interessati dalle ricerche del Gruppo di studi: Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Loiano, Monghidoro, Monzuno, Pianoro, San Benedetto Val di Sambro e Sasso Marconi. Il suo sottotitolo: “Rivista semestrale di storia, cultura e ambiente” evidenzia i suoi indirizzi di ricerca, raccolta documentazione e divulgazione su quanto riguarda l’informazione storica, geofisica, naturalistica, culturale e artistica della montagna.

Un “libro di conservazione e tutela della memoria locale”, che ha come condirettori il presidente del Gruppo di studi Daniele Ravaglia, direttore generale di Emilbanca, e lo scrittore Adriano Simoncini dove la quarantina di articoli che lo compongono formano, con i volumi precedenti, un’enciclopedia storica del territorio locale. Il volume in brossura, sobrio ed elegante come si addice a questa rivista che da 28 anni colma un precedente vuoto culturale sentito sia dagli studiosi della montagna bolognese, che dai tanti appassionati di storia locale.

Grazie a questa rivista è possibile approfondire lo studio del tessuto antropologico e naturalistico di questo territorio ricco di testimonianze storiche. E raccogliere l’intera collana, purtroppo non tutti gli arretrati sono disponibili, è come avere nella propria biblioteca, o in quella della scuola un patrimonio culturale e storico che cresce ogni anno. La rivista in questo numero è di 224 pagine con interventi, articoli e saggi brevi accompagnati da immagini, quasi tutte inedite, con un vasto ventaglio di argomenti per poter accontentare ogni persona che ami questi luoghi. Del vostro cronista in questo numero potete leggere, a titolo “Api e apicoltura, patrimoni da difendere, l’intervista ad esperti del settore che rimarcano l’importanza di questi insetti non solo per la produzione di miele ma per l’impollinazione di orti e frutteti. Per informazioni, abbonamenti e arretrati consultare il sito Internet: www.savenasettasambro.com o inviare una e-mail all’indirizzo: redazione@savenasettasambro.com.

Un’Idea di Appennino? Sostenere il turismo e l’economia locale

92 Testata Un'Idea

Nell’immagine la testata del mensile e il nuovo asfalto su una parte del primo lotto del Nodo di Rastignano

Città metropolitana bolognese (CMB)

Il numero 92, luglio 2019, del mensile “Un’Idea di Appennino” edito dalla Hemingway Editore e diretto da Bruno Di Bernardo, dallo scorso 4 luglio è già scaricabile e consultabile gratuitamente dal sito Internet hemingwayeditore.wordpress.com. A giorni sarà poi in distribuzione, sempre gratis, anche la versione cartacea sul suo vasto territorio di riferimento. Infatti il periodico viene distribuito in diciotto comuni del bolognese, dalla via Emilia al confine toscano Bologna compresa, per dare notizie sui comuni interessati. E soprattutto per promuovere il nostro Appennino bolognese anche, e soprattutto, dai punti di vista economici e turistici. Indipendente, sostenuto solo dalle inserzioni pubblicitarie degli imprenditori, pone infatti in primo piano le notizie dei territori locali facendole conoscere in un ambito molto più ampio.

Nel numero di luglio di “Un’Idea di Appennino” del vostro cronista potete leggere, su San Lazzaro, della nuova giunta del sindaco Isabella Conti con due sole conferme e quattro volti nuovi, dell’estate sanlazzarese che avrà il suo apice con la storica “Fira ed San Lazar” alla 189esima edizione dal 25 al 28 luglio, e dell’atteso ampliamento dell’Istituto tecnico “Majorana” per poter alleviare la fame di tecnici delle aziende locali. Su Ozzano della “Fiera della Centonara” il 13 e 14 luglio con Notte Bianca tra sabato e domenica, della nuova giunta del sindaco Luca Lelli con una sola riconferma e quattro novità. Su Pianoro lo stato di fatto del Nodo di Rastignano che il 24 agosto vedrà inaugurato un primo tratto a Bologna dalla rotonda Mafalda di Savoia alla via Toscana tramite la bretella del dazio, della giunta del nuovo sindaco Franca Filippini con la riconferma di Giancarlo Benaglia, e la nascita della divisione cosmetici della Marchesini Group dai resti del demolito stabilimento Giben che produceva macchine per il legno.

A cura del direttore Bruno Di Bernardo, e di altri colleghi: Filippo Batisti, Sarah Buono, Marica Cavicchi e Roberta Cristofori, inchieste, cronache e notizie da: Alto Reno Terme, Camugnano, Casalecchio, Castiglione dei Pepoli, Grizzana, Loiano, Marzabotto, Monghidoro, Monterenzio, Monte San Pietro, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Sasso Marconi, Valsamoggia, Vergato, Zola Predosa, oltre a notizie da Bologna, dalla Città metropolitana e dalla Regione Emilia-Romagna. Per informazioni e per contattare la nostra redazione: 335-7777604; per richiedere inserzioni pubblicitarie: 339-4233609.

Nel chiudere colgo l’occasione per ringraziare il giornalista Rai, Giorgio Tonelli, per la bella recensione del mio ultimo libro dedicato a una frazione di San Lazzaro molto particolare: “La Croara e i suoi gessi. Leggende, miracoli, storie vere, tragedie, delitti e messe nere”. Una sorpresa da un caro amico che non mi aspettavo. Grazie Giorgio.