Pianoro (Bologna)
La sala eventi del bel Museo di Arti e Mestieri “Pietro Lazzarini”, in via del Gualando 2 a Pianoro, alle 17 di domenica 4 dicembre ospita la presentazione del nuovo libro di Dino Benni “dalla c@rt@ c@rbone a internet”. Con la partecipazione del sindaco Franca Filippini l’autore sarà intervistato dal direttore de L’Idea Gianluigi Pagani. L’ingresso è libero con al termine firmacopie e buffet. Dino Benni ha pubblicato nel 2013 “Il borgo e i suoi abitanti – Pian di Macina dal 1953 al 1975” e nel 2015 “I Benni. Cento anni – Due valli – Una famiglia”.
Nel nuovo libro un testo ben documentato che racconta cinquant’anni di vita lavorativa e professionale dell’autore all’interno della Giben ma non solo. Un libro che ferma sulla carta un periodo di tempo che scorrendo come un fiume, a volte lento e altre tumultuoso, trasporta nelle pagine più di una storia: la sua personale, quella dell’azienda, di Pianoro, della tecnologia, dei trasporti e della comunicazione.
Con la Giben puntuale metafora di centinaia di altre aziende che oltre cinquant’anni erano sorte a Pianoro sull’onda tumultuosa del boom economico per poi scomparire soppiantate dal progresso tecnologico, dall’incapacità dei successori, dal trasferimento in altre città o nazioni o dall’uscita dal mercato di quelle produzioni. Tanto per far qualche nome: Brams Bagnoli, Domus Nostra, Gris 2000, Harris Europa, Ibbr Clara, La Spagna, Landy Freres, Naarden Leepen, Sebac, Simoncini, Som Sulpizzi, Rhibo, eccetera. Una Pianoro che oggi gode della fortuna importata da Antonio Martelli (1913-1966) del comparto del packaging che ha compensato la scomparsa di aziende e che è tutt’ora in sviluppo grazie a Marchesini Group, Romaco (cinese) e tante altre.
Un volume, che contiene più storie, raccontate per oggi e per i posteri quella della Pianoro del dopoguerra benedetta dal boom economico, quella che dà il titolo al volume, poi dalla bicicletta al Suv, dalla macchina per scrivere meccanica al computer, dal toupie al centro di lavoro. Senza dubbio Dino Benni nella sua vita e attività lavorativa ha tenuto un diario quasi giornaliero. Sembra altrimenti impossibile che si sia ricordato nomi e cognomi di tante persone e date di tanti eventi.
Si dice che il fiume del tempo non risale mai all’origine, che il tempo è il bene più prezioso che ci sia perché quello perso o sprecato non potrai mai recuperarlo. Vero, verissimo, ma con questo nuovo libro Benni il tempo l’ha fermato e possiamo riprenderlo in mano risalendo nei fatti che hanno visto nascita, declino e scomparsa di tante aziende come avvenne per la “Gino Benuzzi”, nata nel 1947 a Bologna, poi “Giben” trasferitasi in Pian di Macina a cavallo tra gli anni ’50 e ’60 del secolo scorso. Un testo che piacerà a chi ama la storia di Pianoro.
Giancarlo Fabbri