Alla Fornace l’arte di Abra fatta … col fuoco

Nel collage Abra Degli Esposti con alcune delle sue opere

Pianoro

Dopo anni la Loggia della Fornace, in via Ligabue a Rastignano, riapre i suoi spazi per una interessante mostra a ingresso libero di singolari opere scultoree metalliche fatte con il fuoco. Un evento che si svolge, col patrocinio del Comune di Pianoro, nell’ambito di Art City Bologna e presente nel sito ufficiale di Arte Fiera 2023.

L’artista Abra Degli Esposti realizza, infatti, con saldatrici elettriche, cannelli ossiacetilenici e fuoco vivo opere d’arte che hanno ottenuto apprezzamento in ogni esposizione. Lavori che dal 27 gennaio sono in mostra, fino al 12 febbraio, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 19.30, dal mercoledì al venerdì dalle 14.30 alle 18.30. Sabato 4 febbraio per Art City White Night, alle 21 e alle 22, e nelle domeniche 5 e 12 febbraio alle 12, 16, e 18 ci saranno anche delle meditazioni vibrazionali.

Abra è anche cofondatrice e presidente dell’associazione riBellArti, che propone progetti che uniscono arte, impegno sociale ed ecologia. Come le performance “Sculture Sonore” con musicisti e compositori; Abra è una scultrice italiana, nata nel 1976 a Bologna, laureatasi con lode Maestra di Scultura, all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Dopo la laurea lavora per scenografie e inizia quello scultoreo con ferro e acciaio di recupero e l’inseparabile saldatrice.

Nel 2007 il trasferimento sulla collina emiliana, il ritiro dalla vita mondana, aprendo un periodo di ricerca artistica e spirituale. Seguirà un periodo di due anni di vita in una comunità con maestro indiano nell’esigenza di attraversare la pratica yogica, per poi tornare alla vita in collina dove tutt’ora vive e lavora forgiando le opere con le fiamme. Nell’ultima mostra nel gennaio 2021 è vincitrice del Premio Bologna Expo promosso dalla Galleria Wikiarte.

Giancarlo Fabbri

I Sorbi in foto non sono gemelli …

I Sorbi in foto non sono gemelli, le foto sono simili, non uguali, ma è la stessa persona. Conosco Sorbi da trent’anni e quando ho letto sul Carlino di Bologna, oggi 27 gennaio 2023, il nome Marcello sia nella dida sia nel testo mi sono detto … Marcello chi ??? Aprendo poi il voluminoso allegato Bologna Top Quality ho trovato un pezzo che lo riguardava con il giusto nome che è Mauro. E dire che Sorbi per decenni è comparso sulle pagine del Carlino Bologna sia nel corso della sua passata intensa attività politica sia, soprattutto, nelle sue attuali vesti di presidente dell’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale. Spesso anche due volte la settimana sui temi dell’incidentalità, velocità, tasso alcolemico, droga e distrazione del conducente data dai telefonini.

E dato che mi era caduto l’occhio su un incidente stradale mortale il termine ragazzo mi sembra non appropriato, e dato che si legge spesso di ragazzi di 45 anni, mi sembra che le definizioni corrette siano: neonato (fino a 28 giorni di vita), lattante (dalle quattro settimane all’anno di vita), bimbo (da uno ai sei anni di età), ragazzo (dai sei anni alla pubertà), adolescente (dai 10-11 ai 16-17 anni), giovane (dai 18 fino ai 35 anni), adulto (36-65 anni), anziano (oltre 65 anni di età; vecchio sembra offensivo). O mi sbaglio?

Giancarlo Fabbri

All’Arci “Polenta con noi” per vincere il cancro

Nell’immagine un collage dell’edizione scorsa della polentata e un ricordo di Cesare Maltoni

San Lazzaro (Bologna)

Il cancro nelle sue varie forme è una brutta bestia, e non è un modo di dire. Per dare un concreto contributo alla prevenzione dei tumori, alla ricerca scientifica e alla lotta contro il cancro è utile, almeno una volta l’anno, assaggiare la calda e saporita polenta cucinata dai volontari del circolo Arci di San Lazzaro. Un’iniziativa che si ripete da anni a cura dei soci della sezione sanlazzarese della coop sociale onlus Istituto Ramazzini. Sezione intitolata alla volontaria “Teresa Silvagni”, e presieduta da Paolo Nicoli, che ha già aperto le prenotazioni per una “Polenta con noi” che si terrà alle 12.30 di domenica 19 febbraio nella “Sala ‘77” dell’Arci di via Bellaria 7. Pranzo con offerta a 23 euro per gli adulti, a 10 per i bimbi dai 6 ai 10 anni di età, fino ai cinque anni non pagano, e a 22 euro per l’asporto dalle 12.30. Il ricavato delle offerte sarà destinato al sostegno delle attività del “Ramazzini”.

Il programma prevede dalle 12.30 l’antipasto seguito dalla polenta con ragù, costine, squacquerone e friggione, dessert, acqua e vino. Prenotazione obbligatoria, entro il 15 febbraio, al numero 360-884207 (Giusi) o al 339-4948252 (Anna). Al momento della prenotazione è anche possibile chiedere l’alternativa con pasta al ragù invece della polenta per pranzare lo stesso in lieta compagnia anche se non si gradisce la rustica polenta di farina gialla.

La sezione soci di San Lazzaro da anni gestisce anche un negozio tutto speciale, “Le Ramazzine” di via Casanova 14, aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 12.30, e il mercoledì e giovedì anche il pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30, dove trovare a prezzi d’occasione capi di abbigliamento, oggetti da arredamento, e articoli vari, nuovi o usati da acquistare per sé, per i propri familiari e per gli amici. Negozio ad alta solidarietà sociale gestito dalle stesse volontarie che il sabato mattina, quando non piove, e non nevica, aprono il loro banchetto in piazza Bracci in occasione del mercato settimanale.

Come scritto all’inizio il cancro è una brutta bestia ma se scoperto nelle fasi iniziali può essere sconfitto. Le sue varie, e molte, forme sono studiate da molti decenni ma sono una realtà piena di misteri quasi tutti ancora pienamente da svelare a cui il sanlazzarese Cesare Maltoni (1930-2001), scienziato di fama mondiale, aveva dedicato la sua vita. Una vita di oncologo nella sanità ospedaliera, nelle ricerche scientifiche di laboratorio sulle cause, sui prodotti cancerogeni, sulle onde elettromagnetiche, sulle radiazioni, sulle malattie professionali e ambientali. Un impegno professionale, e umano, culminato con la fondazione del centro di ricerche nel castello di Bentivoglio, di hospice per l’assistenza ai malati terminali e, per la prevenzione, dell’Istituto Ramazzini, del poliambulatorio di via Libia a Bologna; quello di Ozzano fu aperto dopo la sua scomparsa. “Polenta con noi” sarà quindi un fare onore alla sua memoria dando un piccolo contributo all’Istituto Ramazzini e ai suoi poliambulatori.

Giancarlo Fabbri