Con Bettazzi San Lazzaro ha perso la sua memoria storica


Giovanni Bettazzi

San Lazzaro (Bologna)

Lo scorso 23 giugno accanto al suo presidente Luigi Dovesi – già sindaco di San Lazzaro, poi presidente dell’Asam (ora Caab) e del comitato Prometeo che organizzava i maggiori eventi sanlazzaresi – ebbi modo di presentare il mio ultimo libro “Farneto e dintorni” con una discreta partecipazione di persone interessate. Tutto bene ma però c’era qualcuno che mancava, che mi mancava; e mi dispiacque.

Mi riferisco a Giovanni Bettazzi, deceduto il 27 febbraio scorso all’età di 86 anni; una figura che era la memoria storica di San LazzaroLa sua scomparsa ha colpito la comunità locale perché era stato punto di riferimento di associazioni culturali, sportive e di volontariato sociale. Già nel 1951 con partitelle tra amici, nel prato della famiglia Bettazzi, a sud della via Emilia, nacque il primo gruppo sportivo parrocchiale di San Lazzaro senza maglie e nome. L’anno dopo fu necessario dargli un nome e Giovanni, prendendo idea dal Rio Zinella che scorreva accanto al prato propose un “Zinella River” mutuato dal sudamericano River Plate allora famoso. Il nome Zinella rimase, con Bettazzi tra i fondatori che ne fu anche presidente onorario, ma il River scomparve come il Rio tombato per l’espansione della città. La Zinella pallavolo nata all’inizio degli anni ‘70 raggiunse traguardi prestigiosi come uno scudetto e una Coppa delle Coppe europea, infine divenne la Zinella Volley tuttora esistente a livello agonistico.

Bettazzi, classe 1934, fratello del vescovo emerito di Ivrea Luigi, era un sanlazzarese nato a Treviso solo perché il padre ingegnere vi aveva lavorato per alcuni anni. Ha lavorato nel marketing e nell’assistenza commerciale per l’industria delle macchine agricole, movimento terra e da lavoro. Prima come ispettore per il sud Italia, poi a Treviglio (Bergamo) come dirigente, poi libero professionista ha lavorato per Same, Gepi, Toselli e Fiat. Grande collezionista di cartoline su San Lazzaro e sul territorio bolognese, che cercava nelle città che visitava per lavoro, le ha poi donate al Comune che le conserva nell’Archivio storico. Appassionato di storia locale non si contano le occasioni in cui ha tenuto lezioni nelle scuole, organizzato mostre, fatto da guida in luoghi storici o naturalistici. Per molti anni è stato poi componente del “Comitato per lo studio e la ricerca sul territorio di San Lazzaro” e redattore della bella rivista culturale comunale “Quaderni del Savena”. Rivista che purtroppo ha cessato le pubblicazioni nel 2017.

Giovanni Bettazzi è stato componente dell’onlus “Spazio e Amicizia” nata nel 1997 per promuovere l’incontro tra persone che attraversano momenti di vita difficili: solitudine, difficoltà esistenziali o disturbi psichici senza distinzioni tra cittadini, operatori, familiari o utenti. Dirigente del centro sociale anziani San Lazzaro nord con sede nella “Baita” di via Parma distrutta da un incendio doloso. Poi dirigente, e anche presidente, dello stesso centro sociale trasferitosi a Villa Serena, in via Jussi, prese nome “Fiorenzo Malpensa” a ricordo di un grande sanlazzarese attivo nel volontariato deceduto nel 2007.

Pacato, cordiale, attento al dialogo tra le generazioni, collaboratore di numerose realtà culturali e sociali del territorio, dalla Mediateca alle scuole, Giovanni Bettazzi ha lasciato nella comunità di San Lazzaro una grande impronta e, ora, un grande vuoto. E per fortuna che c’è rimasto Pier Luigi Perazzini ……

Giancarlo Fabbri

Con Bettazzi San Lazzaro ha perso la sua memoria storicaultima modifica: 2021-07-23T17:26:10+02:00da fabbri.giancarlo