Voltare pagina

Questa frase nasconde un sacco di significati.
Alcuni positivi, altri dolorosi. Indovina un po’ quale è toccato a me?

Ho aspettato pazientemente, sperando che una certa situazione evolvesse in qualcosa di meno negativo. Mi sono detta ‘vedrai che cambierà. Troverà il modo. Non può essere che resti così’.

E invece sbagliavo.
Adesso mi tocca una scelta difficile. Dolorosa per me e non solo. Ci vuole molto coraggio a prendere in mano la
propria vita quando tutto dipende da te, ma ci sono altri attori coinvolti che non ne vogliono sapere di fare la
scelta giusta, anche se sarebbe la più ovvia.

Allora quella scelta tocca a me e, come in questo caso, implica fare un passo indietro.

Mi trovo coinvolta in una guerra che non ho mai dichiarato. Cosi, mi ritiro. Non per vigliaccheria, ma per evitare inutili spargimenti di sangue.

Lascio che gli altri voltino pagina e portino avanti la loro vita. Anche se per me significherà rinunciare a un pezzo di cuore.
Questo è quando si dice ‘scegliere il male minore’, anche se quel male, alla fine, sarà tutto mio.

Porre fine

 

In fondo vorresti solo che smettesse.

Fare una scelta. Chiudere, con il vagare dei pensieri.

Essere altrove. Un luogo dove il dolore non può venire a trovarti.

Fare come se non ci fosse mai stato quel qualcosa che ha il potere di distruggerti.

Lo puoi fare? O esiste un altro modo?

Immagina la vita, ciò che resta del futuro, come una lunga lista di ‘senza’.

Sarà sopportabile? Varrà comunque la pena?

Cerco risposte che mi portano ad altre domande

in un circolo vizioso di concetti inattuabili.

Eppure devo esserci ancora. 

Qualcosa che adesso non capisco darà un senso, forse,
al mio restare in vita.

Fino a quando? 

Loop

 

Un grigio mattino di pioggia

a fare da cornice.

Lo rivivo, ancora e ancora

come in un loop infinito.

Le tue lacrime

i miei occhi stranamente asciutti.

Un abbraccio silenzioso.

Un solo pensiero.

Sì… dovremo trovare un modo.

 

 

Dire, non dire

I conflitti non si risolvono tacendo,

evitando l’argomento. 

Credo che evitare non sia un segno di rispetto per l’altro.

Anzi.

Rispetto è cercare il dialogo,

saper ascoltare, anche ciò che risulta sgradito.

Tacere è, a mio avviso, celato disprezzo

E’ la non volontà di appianare.

Rifiutare ogni chance di trovare un incontro.

Incapacità di recedere dalle proprie posizioni.

Tutti abbiamo dei lati da smussare,

da migliorare.

La vera barriera è l’incapacità di riconoscerlo.

Farlo, di contro, è il primo passo per sanare i conflitti.

Silenzio è chiusura.

Una forma di odio.

 

Impraticabile

Anche con le migliori intenzioni

certi muri non si possono abbattere.

Per quanto provi, la strada è bloccata, sepolta, ottusa.

Come un  muro di gomma. Tu batti e lui ti respinge.

E più energica è la spinta, più forte ti butta indietro.

C’è da perderci la ragione.

L’unica via è l’indifferenza.

E cambiare strada.