Abbandonare Tara

è vero per gli oggetti. per le persone molto meno. ho scoperto che quando ti dicono "la vera bellezza è dentro" vuol dire che i fiori ce li hai dentro, negli occhi e tutto il resto è la scatola di cartone di cui farebbero volentieri a meno. Discorso complesso che però poche volte vien fatto cononestà. ciao cara

siccome il problema, per me, è ESCLUSIVAMENTE negli occhi di chi guarda (e non sa vedere), io di certi ciechi ne faccio volentieri a meno!!!!!!!!!!!!!
dovremmo essere tutti concordi in questo. anzi: aborrirli come mer*e spiaccicate di cavallo per la strada (che immagine evocativa, no?:)).
vedresti che, capo una generazione, non ce ne sarebbero più in giro. o almeno avrebbero ritegno di esprimersi in questi termini.
e tu li consideri anche "onesti"? saranno espliciti, non "onesti". ma sempre mer*e rimangono

Sono d'accordissimo con te, la bellezza è nella cosa bella non in quello che la contiene. Sappiamo entrambe però che non è un discorso vero nella relatà, perchè il contenitore cambia non la sostanza della cosa, ma l'apparenza della cosa che fa sì che anche la sostanza "acquisti valore". L'occhio vuole la sua parte , si dice, ed è vero ed è condizionante, è innegabile questo. Esiste poi la capacità, in chi non ha fronzoli perchè non li ritiene importati, di vedere oltre e di "annusare" la sostanza solo dove c'è, ma è una capacità di pochi e in genere di chi sta fuori dai giochi, e di chi ha attenzione, perchè bisogna avere l'occhio allenato.
Spero di essere stata chiara, scusa, ma scrivo in fretta perchè libero spesso mi cancella i commenti:)ciao!

ripeto quello che ho detto a Margy sopra e ho detto nel post: il non sapere vedere è un problema che non appartiene alla "bellezza", ma al disabile sensorio che non sa vederla. probabilmente ha un difetto (però mentale) come i daltonici che non vedono certi colori.
perché renderci schiavi di loro, di questi ciechi che oltretutto sono arroganti e pretendono di creare una società secondo i loro schemi?
scuotiamoci un po', no?
odio vedere donne di valore che si annichiliscono e si abbasserebbero verso chiunque desse loro un po' di comprensione solo perché la loro vita è stata costellata di queste mer*e di individui inabili e disabili.

Mi sa che Margy ha davvero ragione. Sono rare le persone che vanno oltre la scatola di cartone. PS. Ma a questa fiasca non avevano dato una paternità?

e sei d'accordo(con l'attribuzione)?

per rimanere in tema alla risposta per Margy, direi che un Caccavaggio ci sta, o no? :)

:))))
quello poi!

''virtù non luce in disadorno ammanto'', questo é un fatto... il punto é quanto ci importi di veder 'brillare' le virtù, vere o presunte che riteniamo di avere... c'é chi non sa rassegnarsi a non 'apparire', ma é una questione di carattere,credo.

abbiamo tutti delle virtù, dei pregi. solo che spesso abbiamo paura di noi stessi, abbiamo paura di essere giudicati dal "lampadario" invece che dalla luce.
"non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa."

Ciao Ody. Io credo che la stragrande maggioranza delle persone non sia interessata a vedere oltre, proprio non lo vuole, lo esclude. Sono poche le menti elette che sanno distinguere le perle da... Per rimanere in tema di esseri umani, mi viene in mente un filosofo francese, di rinomanza mondiale, - del quale al momento proprio non rammento il nome - che non è sposato magari con una docente universitaria, una farmacista, la direttrice di una accademia, una farmacista; è sposato con una ex modella. Ecco, quando l'ho saputo sono rimasta un poco delusa. Oggi, il valore aggiunto è l'apparenza e quindi non dobbiamo stupirci del decadimento che ci sta travolgendo. Ciao, M.A.

lo so che è così. ce ne accorgiamo tutti i giorni.
ma dobbiamo affermare con forza la nostra autostima e contribuire a cambiare la mentalità. se TV commerciali e pubblicità hanno invaso la società di questa spazzatura, cerchiamo di fare qualcosa noi, attraverso i nostri mezzi. internet e i blog sono un bella rete, per esempio.

Vale anche per chi spende soldi per rifarsi e magari quando apre bocca fa scendere la catena... non è l'involucro, l'ho sempre detto!

eccome se vale! io nemmeno mi tingo i capelli, figurati. parafrasando Anna Magnani, che qualcuno citava sopra, ho detto al parrucchiere: "Mi ci sono voluti tutti questi anni per farli venire finalmente bianchi e lei vuole coprirmeli? ma non ci penso nemmeno!"

bello, fu esposto a Forlì, al San Domenico. si può esser ciechi ma vedere finalmente la luce, se qualcuno ti aiuta ad aprire gli occhi. si può essere ignoranti con la voglia di imparare, ricordo Ludovico Antonio Muratori. Ma proprio da ciechi meglio ci si avvede della vera bellezza, quella intrinseca, delle persone. Il problema è tutto mio: c'è chi dice che sono bella dentro (sarà vero?)dovrò mica fare fatica di rivoltarmi?

il problema non è tuo, Morena. il problema è di tutti quelli che per anni non ti hanno fatto sentire così come sei: naturalmente bella.

E' vero, la bellezza sta negli occhi di chi guarda e se la vuol vedere, la vede. Altrimenti si merita la scatola bellissima e vuota. Ma forse voleva solo la scatola e non gliene importava niente del contenuto. Gli basta avere una bella scatola, magari da riciclare per metterci dentro delle cose che gli piacciono. Insomma, questo è riferito alle persone a cui magari si può piacere, ma non del tutto e cercano quindi di manipolare e cambiare la persona per adeguarla al loro concetto di bello. Un po' come in My fair lady. Al prof Higgins, o a qualsiasi altro pigmalione, piaceva l'esterno, la bella scatola, di Audrey Hepburn, non il suo contenuto. E tra i due era molto meglio Audrey, Ciao Ody

comunque anche la manipolazione fa parte del non saper vedere la persona e i suoi valori. certo. (e grazie)

Spesse volte mi dico che viviamo sempre di più in un mondo in cui 'apparire' é diventato più importante di 'essere'. O non ci sarebbero tutte le cliniche che non fanno se non interventi come lifting, le manicure che fanno le unghie finte, non ci sarebbe bisogno degli studi di sole artificiale ecc ecc, l'elenco è lungo ..
Il vero valore sia di oggetti, sia anche quello di persone è però l'essere, quel che è sostanza .. anima ..

sì, hai ragione, ma è quasi peggio di quello che dici. cioè: hanno identificato l'ESSERE con l'APPARIRE. e anche le persone migliori, quelle che sono realmente belle e piene di valori, credono ormai di non essere niente, perché hanno fatto credere loro che l'involucro è l'unica cosa importante

Si fa molta fatica a non sentirsi accettati per ciò che si è. Non è vero che non ci si sente belli, ma è vero che si ha la consapevolezza che altri ti guardano con occhi diversi. E non vedono quello che tu sei o pensi di essere. Il vero disastro è guardare gli altri e vederli nella loro totalità e non accorgerti di quanti difetti hanno. Son pèroprio due modi diversi di vedere. Due cose che partono dal cervello e dal cuore, se lo consideriamo non solo un muscolo. Mas forse è così che va considerato: un muscolo che deve solo pompare

non è mai facile far seguire alle "teoria" la "pratica". cioè, in questo caso, far scendere dalla mente al cuore la convinzione del proprio valore. si può credere di esserne convinti, ma poi comportarsi come se fosse il contrario: lasciarsi maltrattare dagli altri, accettare situazioni e comportamenti avvilenti, tutto perché in realtà siamo convinti che hanno ragione loro, che ha ragione il mondo. che il valore sta nell'APPARIRE e non nell'ESSERE!

in questo hai ragione tu e .. ho conosciuto chi - grazie alla non-accettanza da parte della 'società' per un semplice 'non sentirsi più accettata' per l'apparenza ha fatto un brutto fine :(

e poi ce chi si è sentito brutto dentro e fuori perche cosi l'han sempre visto/fatto sentire gli altri... sempre la piu grassa, la meno brillante, la meno inteligente della classe/gruppo/famiglia. e per uscirne fuori da sotto la nuvoletta di fantozzi tocca correre forte e non girarsi piu...

meno male che il mondo è tanto grande e a forza di correre, da qualche parte si arriva sempre!:)

Ognuno di noi ha del bello e del meno bello. In genere siamo abituati a vedere quello che non va...il nostro ego così si nutre e si autoafferma. Il bello, spesso, è trascurato. Anche io non amo le persone cieche ma chi sa andare oltre sè...

dici a vedere NEGLI ALTRI quello che non va? per confrontarci con gli altri e tirarci su di morale? mah, può darsi. ma c'è chi ne fa un atteggiamento di vita, una affermazione continua, un uso indiscriminato di appellativi e nomignoli. bisognerebbe combattere questa tendenza

Probabilmente mi sono espresso male...intendevo dire che spesso negli altri si vedono i difetti, raramente i pregi. Effetti di una società che non trova più una direzione... Eppure c'è tanta bellezza inespressa nelle persone. Questa, almeno, è la mia posizione :-)

sì, condivido

Il problema credo sia che abbiamo sempre dell'approvazione di qualcun altro...se ognuno di noi fosse in grado di vedersi con i propri occhi per quanto vale davvero non ci sarebbe bisogno di tanti contenitori più o meno sfavillanti. La realtà però è diversa: ci troviamo a confrontarci ogni giorno con modelli di riferimento assurdi e volgari che minano alla base le certezze di chi è più fragile e indifeso, soprattutto i più giovani.E il mondo dell'apparire incombe sempre di più su quello dell'essere.

..necessità...Libero mi ha mangiato la parola!:)

certo: si impara col tempo (come tutte le cose) e c'è chi è più forte e chi meno. ciò non toglie che dobbiamo insistere, come genitori, anche e proprio su questo

Sicuramente ci vuole molta forza di carattere, essere apprezzati piace a tutti e bisogna anche convivere nel contesto in cui ti trovi, purtroppo... poi è chiaro che fai delle scelte: nessuno ti obbliga ad avere rapporti (che non siano quelli necessari tipo il lavoro ad esempio), con persone che non ti stimano per quello che NON sei :)

sì, certo, nessuno ci obbliga. ma io vorrei che mettessimo in atto anche una politica attiva in questo senso. in ufficio da me non tollero apprezzamenti di tipo estetico, sulle persone, non permettono che si indichino e si definiscano attraverso aspetti fisici (al negativo, o per ridicolizzarli).

Mio marito mi dice che dovrei valorizzarmi di più esteriormente, curare di più il "contenitore" insomma, ma ho avuto un'educazione tutta volta allo sviluppo e valorizzazione delle doti interiori...che forse mi continua a portare verso il nascondermi, il sentirmi sempre in secondo piano. Ormai, in fondo, mi sono abituata a me stessa.

hai avuto una buona educazione. mi piacerebbe sapere se ha avuto la stessa educazione anche tuo fratello. o comunque se su di lui ha avuto lo stesso effetto

Assolutamente vero: i fiori sono fiori comunque. Però se sono ben confezionati, attirano a prima vista più che se messi in disordine in una vecchia cesta. Conta dunque chi c'è di là: se non si fa abbindolare dal primo impatto e gli interessa non l'involucro ma il fiore, sceglierà a prescindere dalla confezione; ma in questa società dell'immagine temo sia più facile 'vendere' i fiori in confezione lusso.

siamo d'accordo: bisogna puntare all'educazione di "chi c'è di là". ma anche ad un programma di autoconvincimento del "fiore".:)

La bellezza delle cose, così come quella delle persone sta nella loro onesta semplicità e nulla di più. Un detto texano, tradotto, dice che la "povertà d'animo delle persone è come i cogl..ni dei cani; la vedono tutti!"

ottimo detto, non proponibile in ogni contesto.....ma molto efficace.;)

Il problema è anche nella vulnerabilità di chi è ... e non dovrebbe farsi ferire da chi non sa vedere oltre il contenitore.
(bello e importante il post e il senso, l'intento che si legge chiaro)

certo, Cate: ma quella è fragilità, quella è il risultato delle ferite passate. purtroppo possiamo solo affermare con forza la verità, farcene portatori ovunque, cercare di educare e di cambiare la mentalità.