salsedine del sogno
i pensieri sanno nuotare nella libertà di un mare senza nome
Messaggi di Gennaio 2017
Mi ricordo più trent’anni o giù di li i portoni con le chiavi fuori sulla serratura e d’estate aperte per far passare un filo di vento, quando c’era.
Mi ricordo le automobili con le chiavi dentro che qualche volte aprivo e ci salivo dentro, mi piaceva girare il volante enorme di plastica liscia.
Mi ricordo che in estate venne in “villeggiatura” in campagna una famiglia di Roma e per la prima volta sentii la parola picnic, da noi chiamata semplicemente merenda. Ed erano dei picnic alle serre create per fermare l’acqua e impedire d’inverno le alluvioni.
Mi ricordo che mentre mangiavamo qualcosa con il rumore dell’acqua che scorreva, per la prima volta mi accorsi guardando lo stagno dei puntini neri con la coda, erano i girini, future rane.
Mi ricordo che la sicurezza era muoversi in bicicletta con la curiosità di un bambino che si sentiva libero.
Oggi quella sicurezza non la riconosco più, altri la stanno rivestendo di un significato che danza sulla paura.
“il peso delle nuvole” questa foto appartiene a maresogno67 |
Post n°2708 pubblicato il 29 Gennaio 2017 da maresogno67
Passiamo la vita a cercare orizzonti per proiettare sogni di libertà, mentre le mani sono impegnate ad alzare muri, ogni giorno uno nuovo. Confini che sono nient’altro che i monumenti alle solitudini e alle guerre per “nazioni”.
“...Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi;....” questa foto appartiene a anna burchietti |
L’unico potere che le persone non si possono permettere di perdere è di restare umani.
“Cimitero ebraico, Varsavia” questa foto appartiene a Marzia Bisognin ocasaggia |
Post n°2706 pubblicato il 25 Gennaio 2017 da maresogno67
Non mi piace parlare di giustizia, credo che sia un concetto che si basta da solo. Credo anche che non possano esistere giustizia a metà. Non può esistere una giustizia giusta o sbagliata, sarebbe un controsenso. La storia dell’accademico Giulio Regeni come giustamente si definiva lui nel video trasmetto pochi giorni fa dai media chiede verità. Come italiano mi chiedo: quali sono i rapporti di potere del mio paese con l’Egitto? Perchè nel mio paese non esiste una legge sulla tortura? E questo vuoto legislativo in che modo la pone verso un italiano torturato a morte in un altro paese? A me queste storie fanno male perché non sono altro che esercizi di prepotenza mortai. Sono storie sbagliate, sono storie crudeli e vorrei che lo Stato a cui appartengo ci spieghi il perché.
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VIDEO...ASCOLTO..
BRANO DEL GIORNO
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Siamo fatti per accettare e finiamo purtroppo per essere accettati. Vi ricordate cos'è l'accetta?
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