Creato da woodenship il 23/08/2010

delirio

una spirale

 

Dimmi ch'è ancor giovane la notte***

Post n°719 pubblicato il 11 Dicembre 2023 da woodenship
 

Grazie mia cara, or che ch'è avvento e ghiaccia

a poco dal solstizio, per avermi

rimboccato le coperte ieri notte:

ho dormito davvero bene in terra

madre. Tanto che non intendevo storie,

per uscirne fuori da quelle coltri.

Si che il giorno fosse ormai fatto pieno.

Per il resto non ho le competenze,

ma nemmeno gli strumenti che vorrei

per dar vita ad un simile connubio.

Il lavoro di scrittura richiede

solitudine,  riflessione, amore,

silente esaltazione: sofferenza!

Il dolore dell'esistenza ti apre

a sentire tutto, il rantolo pure;

come anche dir d'adrenalina, prima

che ci si schianti contro il muro vero.

Spesso la scrittura è questo: lavoro,

note oscure che, nell'inconscio a fondo

rimangono a pender dalle palpebre,

come sipari rei d'obliare, calati

sulla tragedia dell'esserci...forse

potremmo partire da qui: raddoppia

verdi i miei occhi con i tuoi. Lavoriamo

come tu dici a quattro occhi: dimmelo

se possiamo trarne versi da questo

grezzo scriver dello stato dell'arte.

Dimmi che ancora è giovane la notte!

 

***Di quando, dialogare per commenti, permette di accedere in altra dimensione che ci avvicina alla poesia. Grazie Divina creatura.

 
 
 

Se di altro o di nulla

Post n°718 pubblicato il 04 Dicembre 2023 da woodenship
 

I luoghi riesco a fermarli in memoria,

sempre. Si che ci arrivo a primo colpo

senza attardarmi per vie tortuose.

 

Come tornarci, è il rebus che mi assilla:

finisce che prendo strade mai viste 

prima, perdendomi in giri viziosi. 

 

Tutto perché ho labile nella mente

il tragitto già vissuto e sofferto

tanto d'assomigliare a un cimitero.

 

Da ragazzino andavo al cimitero.

Dicevano che c'erano le tombe

dei miei nonni da quelle parti. Sotto

 

i cipressi cercai a lungo e senza esito

I miei nonni al cimitero. Una sera

che ci fui in processione, a messa

 

vespro di maggio e calda era la sera,

scoprii piuttosto l'ossario. Mi chiesi

tra un rosario e l'altro, tra ombre di fede

 

e fiammelle di ceri penitenti

cosa ci facessero lì tante ossa

confuse: un bailamme di crani in sonno;

 

toraci deprivati di costole

cuori e speranze; trincee di tibie

dai clamori azzittiti di mascelle

 

cadenti e rotule tremanti; sterni

scarniti  d'amori in dimenar d'anche

pur gravanti femori opachi e rotti.

 

Domicilio ultimo, ove tutto torna

fonte d'origine e sospesa meta

luogo ch'è caos  d'indistinti resti.

 

Eppur convinto d'esserci già stato,

sono, sebbene della strada fatta

ormai senza averne contezza

 

alcuna, tale che mi permetta ora

e sempre, d'andare e venire integro

per dirne a voi se è luogo di altro o nulla.

 

 

 

 

 
 
 

non lo sanno gli stolti

Post n°717 pubblicato il 27 Novembre 2023 da woodenship
 

Anche l'acqua quest'anno è virtuale

immateriale coscienza selvaggia

s'acquatta nel web rifonda e rimuove:

per certi luoghi ha cascate di pixel

 

; per altri, diverse contrade, si enfia,

correndo sui marciapiedi e, sbattendo

contro porte, s'infila in letti e sogni,

fangosi incubi esondando reali...

 

che grandini, grossi chicchi impietosi,

sui gradini del sagrato del tempio

all'accidia, non lo sanno gli stolti

ch'è  segno dalla fonte delle nubi:

 

ove arde regno dei venti perversi 

a parte di un cielo senza ritegno

volontà non si rassegna che, a terra

si specchino individui indigenti.

 

 
 
 

A venir, saranno ancor tali

Post n°716 pubblicato il 15 Novembre 2023 da woodenship
 

Son da conservare gelosi i carmi

ci vengono ariosi incensi celesti

dallo scrigno in fondo all'arcobaleno.

 

Non lasciamo che si disperdano odio

se ora altro non sono che cinerei

voli. Ma,a venir, saranno ancor tali:

 

così li colgo, ossianiche epopee;

così mi riveston del tuo profumo;

così li leggo con le mani a tentoni

 

sul tuo petto, indiscrete tra le gambe.

Le guida ansimo, il tuo, intenso di pelle

tremito ch'è nudità del desìo.

 
 
 

Indietro non si torna

Post n°715 pubblicato il 06 Novembre 2023 da woodenship
 

Segni del degrado sono le gocce

gialle di piscio sul bordo del cesso:

non c'erano mai state prima d'ora

su tazza incrostazioni di calcare;

 

nemmeno cacche di uccelli sull'orlo

del parapetto del balcone stinto

che guarda pozzanghere tra gli alberi

nel prato ammollo. D'un mare di fango 

 

ne osservi apatico chiazze tra rose

intanto che altri ci annegano ignavi.

Scorrono vittime in questo degrado

inarrestabile or ch' è tratto il dado.

 

 
 
 

Cieca e sorda

Post n°714 pubblicato il 26 Ottobre 2023 da woodenship
 

Delizian d'hallowen le zucche accese

ghignano da filari di finestre

viticci usando a guisa di capelli

ricci su teste contenenti lumi.

Brillan per l'ironia in sintonia algida

con scheletri che digrignano denti 

tinnanti al buio porose ossa vuote

tra risate di santi a crepapelle.

Non so se la festa, nel grande libro

dei morti, sia scritta come scherzetto

oppure dolcetto. Però so spuria

ogni maschera che celebri strage

nel segno di vendetta cieca e sorda.


 
 
 

Valentino di rosso tessuto***

Post n°713 pubblicato il 15 Ottobre 2023 da woodenship
 

Olimpiche ci filano le Parche,

sai, Valentino di rosso tessuto: 

da sempre torcendo vite col fuso,

il filo intendono che sia contorto.

 

Al nuovo tiro tra denti rimasti

in bocca che solo amaro mastica

sarà in premio un bacio intessuto fine

impreziosito di corteccia a scaglie

velluto di muschio e perle di fiume.

 

A loro discrezione lungo quanto

basti, si da stirarlo con dovizia

a ogni tiro, sia filo che saetti

a bocca aperta, per cavità orale

intrecciando palato con olfatto:

 

salma a futura memoria in sfilacci

una volta reciso, epiche, il filo

oh Valentino di rosso la barba.

 

Insettivore discussioni opache,

troppe le sigarette a stender carte

moschicide di fumo nella stanza

oh Valentino di rosso le guance!

 

Pensieri d'intellettuale son mosche

tu grafico che gratis le disegni

oh Valentino che ti rassegni aria.

Le sigarette ai denti fanno male

ingialliti li vedi certe sere;

 

l'ignori, altre, perché non li distingui 

straniato da sintassi e periodi.

Delle mosche è di ronzii il linguaggio

oh Valentino vibrante d'accenti 

perchè dei verbi non si trova il tempo!

 

Analisi è impazzire del soggetto

in matassa aperta a garbuglio serio

d'imbroglio dal piglio dell'arroganza:

non saper legger senso nel groviglio

è come non veder vittime in spoglie; 

 

è come non sentirne le ragioni

Valentino che ragioni non vedi.

 

Mondo ansioso che rivaleggia ratto

frustrata ha anima messa in trama al telaio

dalle Parche: annodata, ordita folle

confusa, tradotta in tela sdrucita

a che ceda a scomporsi nell'inedia.

 

(Come fu la tua, Valentino, vero?           

Fu lisa prima del tempo, dismessa

che restò con capo e coda di vento.)

16/01/2013 (dedicata)

*** riletta 

 
 
 

Poi mi sorprende

Post n°712 pubblicato il 02 Ottobre 2023 da woodenship
 

Sono fogli di diario non scritto

da me, quelle rigirate dal vento

noioso e freddo dianzi a cielo terso

come fossi innanzi a scartoffie vecchie.

 

Ma più ne scorro righe storte e vaghe

più son certo che di mio non c'è nulla.

Già lo so che l'autunno è così: studia

che non mi orizzonto, poi mi sorprende

 

con caratteri che più miei non vedo

tanto da confonder vie un tempo note

con trame d'intrighi tra funghi marci:

vesce che, peste, sprizzan spore nere. 

 

Si che è anche tutt'altra vita narrata

ventosa, per fogli a dirne volteggi

giravolte, spasmi e pieghe a commento,

rendendole illeggibili cartacce.

 

Sebbene brillino grafica incerta

e lessico dubbio, sappilo bene:

ad ogni raffica ne cambia nesso.

Pur quando senti di afferrarne senso,

solo furia è che ne fa cartastraccia.

 

 
 
 

Impalpabile in aria

Post n°711 pubblicato il 25 Settembre 2023 da woodenship
 

Di tutti quei baci che mai ti diedi

ho la bocca piena. Ancora tra i denti

li trattengo come resti di cibo

di cui non si voglia perdere gusto.

 

Mi affiorano talvolta sulle labbra

quando mi illudo che tu abbia sostanza

si che poi si ritraggono delusi

nel constatarti impalpabile in aria.

 

Allora amari mi gonfian le guance

come acqua residua di amori persi

che passino per la gola d'inferno

senza per questo svaporar miraggi.

 
 
 

A valle echeggia il vaglio

Post n°710 pubblicato il 15 Settembre 2023 da woodenship
 

Gira che ti rigira

sole tra i girasoli

anima ci si aggira

improvvisando assoli.

 

Rivolti al sole in coro

col vento è che alzan voce:

già aman ciarla di loro

che al mattino non nuoce.

 

Tra cielo e terra d'ambra

graffi colan d'umori

fuor d'afa: sfuman l'ombra  

In dissolvenza d'ori

 

a far di sangue l'astro

sui crateri di bombe: 

tra girasoli è il disastro

a giudizio di trombe.

 

Or tacciono i girasoli

più non s'aggira abbaglio:

è pestar di zoccoli

a valle, agir di vaglio.

 

 
 
 

Qualcosa di rosso***

Post n°709 pubblicato il 03 Settembre 2023 da woodenship
 

Flutto d'amore dalle mille paure

mi risvegliò, da una delle finestre

entrando spumeggiando nella stanza,

si allargò per ogni dove riflesso.

 

Dall'altra in primavera si era sempre 

ma tu ancora dormivi: viva, certo,

sognavi in rosso galleggiando nuda

sinuosa naufraga tra relitti.

 

Fino nell'incavo tra scogli, al verde

d'alghe Nettuno d'occhi fulminanti

chiesi ragione. E pure alla nereide

di bragia che incendiò l'intrigo di onde,

chiesi ove fiorivan vampe di vetro.

 

Tornato al fremere di rosso in stanza,

al muggire di risacca, al respiro

assente come d'assopita schiuma,

mi diedi a trovare conchiglie intere:

 

dal suono d'oboe quelle sincere

quelle di piacere arrossanti guance

quelle dal rossore perché assolate

custodi ingenue d'alati risvegli.

 10/03/2012

***riletta

 

 
 
 

Aspirarti essenza è follia

Post n°708 pubblicato il 22 Agosto 2023 da woodenship
 

Estasiato ti leggo nelle pieghe

dell'abito e fin sulla pelle di raso

di gamba esposta sfrontata alla vista.

Ego che musicale si spande dal rigo

nel fissarti: armonia di curve ti accorda

flessuosa nota dallo strumento 

dall'ancia vibrante. E morbida ne esci

romanza diffusa: ansante melodia 

contesa  ventre a ventre, da diaframma 

a diaframma, aspirarti essenza è follia.

 
 
 

Orizzonte le tue labbra

Post n°707 pubblicato il 07 Agosto 2023 da woodenship
 

C’è la luna, sulla spiaggia che brilla

C’è il mare che reclama la sua luce

Ci sei tu amor che ti rincorro abisso

Ci sono io che senza requie divago.


Poi che mi fermo sull’acqua mi allungo,

sull’onda mi dilungo, in un autoscatto

ch'è ben oltre: orizzonte le tue labbra,

lì è che affondo, ultima lingua di sole.

 
 
 

L'alba è bianca di panna

Post n°706 pubblicato il 25 Luglio 2023 da woodenship
 

Movimenti lesti e precisi: ad arte

muove le mani, allungando le braccia.

Del barista, vi è certezza nei gesti, 

tanto che tira su e giù leve e tazze

come ragno con le zampe la tela

intento a tesserne pennacchi blandi.

D'altro non si cura, se non del fluire

d'aroma di caffè prima  che, il latte,

lo stemperi in cappuccio sul banco

rischiumando poi su labbra di cliente

tra fragranze di croissant e crostate

guarnite a forza di discorsi frolli:

dopo averli rimasticati in sonno

li si avvalla a colazione al mattino

annegandoci pur sbadigli in creme 

con yogurt, granola,  e d'arancia il succo.

Dimmelo ch'è dai nervi questa fame

e che tra torte, tramezzini e cialde

oltre i vetri l'alba è bianca di panna.

 

 
 
 

Segmento valgo

Post n°704 pubblicato il 10 Luglio 2023 da woodenship
 

Forse che, quando ridi o piangi,

in endecasillabi non sai?

Forse che, quando soffri e gridi,

tra senari non venga smorfia?

 

La gran pena che si ha nel cuore

tremor di mani ch'è l'angoscia

lo sbigottir che storce bocca

stanno già in versi settenari.

 

Tanto più che in strofe m'alberga

un dolore per nulla vago:

solipsismo è segmento valgo

d'un novenario, devia e duole.

 

 
 
 

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