visione

Gli auguri sono sinceri, affettuosi e anche doverosi in un certo senso. Tuttavia, cara Vin, questa festa per me è ammantata da un sottile velo di ipocrisia: la si dovrebbe celebrare ogni giorno, il primo pensiero del mattino anche in ricordo di quell'evento più che conosciuto e allo stesso tempo luttuoso, avvenuto nel 1911 negli Usa e che sancì l'iter iniziale della parità di diritti fra uomo e donna, anche se alcuni fanno risalire l'inizio di quel cammino di parità e libertà intorno alla fine del 1860. Ma che importa la data o l'evento? Importante è aver messo in moto quel meccanismo di "eguaglianza e rispetto".
Se poi ci guardiamo intorno, ancor oggi e in tante parti del mondo non c'è o non è stato completato questo importante cammino. L'augurio mio più sincero ed affettuoso, da uomo convinto, è che tale parità - reale e concreta - si realizzi una volta per tutte, magari proprio.. l'8 di marzo! Del resto la mia parona di cjase mi disse più o meno queste cose una ventina di anni fa e da allora smisi di regalarle mimose. Non per farle un dispetto - neanche pensato - semmai per rafforzare il raggiungimento di una vera eguaglianza evitando fastidiose ricorrenze di cui, il giorno successivo, tutti o quasi se ne sarebbero dimenticati ^______^