Creato da marlow17 il 23/02/2015
Una vita a spina di pesce
 

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Fletcher LIII

Post n°52 pubblicato il 26 Febbraio 2015 da marlow17

 







Dormirono per quattro ore e si svegliarono quasi contemporaneamente. Henry Grassi era rientrato già da un pezzo con Minnie ed era quasi l'alba. Si vestirono con quello strano stordimento, fissità e lentezza tipiche delle mattine intonse e con un attorcigliamento alle budella che lasciava intuire un dubbio recondito sul proprio futuro. Henry era di buon umore. Non aveva dormito un cazzo ma non pareva subirne i contraccolpi: ciondolava, grufolava, pasticciava e ghignava mentre Minnie aveva vuotato l'ultimo goccio di liquore rimasto nella bottiglia. Quando si furono tutti composti e rinfrescati erano pronti per andare a conoscere questa Mary Dozen ma, ancora un certo languore Li tratteneva. Era una di quelle situazioni dove sai esattamente che quello che farai ti tratterrà con Sé per mesi e forse anni e nessuno aveva veramente voglia di sbattersi per un mercato del pesce. "Dubbi?". Fece Henry, grattandosi dietro un'ascella. Fletcher, in tiro, sbadigliò ostentatamente e avvicinò la bocca all'orecchio dell'interlocutore :"Noi non cerchiamo un cazzo di lavoro che ci seppellisca nella merda per i prossimi tre anni. Noi cerchiamo un passaggio su un bastimento per allontanarci da questa Realtà fragile, da questa fottuta precarietà." "Cambiato idea, quindi? Niente più Mary Dozen? guardate che Io non posso tenervi in casa. Avete bisogno di documenti nuovi, di rifarvi una verginità e di sparire in Città per un annetto. La mia modesta abitazione non può garantirvi nulla. Non tengo clandestini o fuggiaschi, se non per qualche ora." "Nemmeno se questi qualcuno hanno qualcosa che Ti renderà parecchio felice?". "Solo i soldi e scopare di nascosto la mia donna mi rende felice, ma voi, con tutto il rispetto, mi sembrate tutt'altro che provvisti di grana". Fletcher uscì in una risatina prolungata e a bocca chiusa, come un gatto che sbadigliasse silenziosamente dal piacere. "Qui commetti un errore, Grassi." E tirò fuori dalla tasca posteriore un fascio luminoso di banconote buttandolo sul tavolino. "Ce n'è abbastanza per ricostruirti la tua, di verginità anale." Henry e Minnie non fecero una piega ma non distoglievano lo sguardo dal denaro gettato con noncuranza davanti a Loro. Alla fine, con estrema asciuttezza, Grassi lo raccolse e lo fece frusciare, annusandolo. "Questa è una buona maniera per affrontare una discussione fra gente ragionevole." "Ancora dell'idea di ficcarci al mercato del pesce? Siamo diversi, amico, dai pezzenti che bussano a frotte alla tua porta. Abbiamo dignità e quattrini, siamo una famiglia rispettabile: Io, mia moglie e mio cugino." E scoppiò fragorosamente in una risata a scatti sonori che interruppe solo dopo mezzo minuto buono. "E chi poteva immaginare che eravate così ben forniti? Sapevo solo che stavate scappando a scapicollo dalle Divise e pensavo che aveste un urgente bisogno di sparire nelle viscere di questa Città per qualche tempo. Cose del Genere mi succedono da una Vita. Ciò non toglie che comunque la situazione resti ingarbugliata. Tenervi in casa è troppo rischioso: Qui passano Divise a giorni alterni, per fumarsi una canna, bersi un goccio o dare, semplicemente, un'occhiata in giro. Però con tutti quei quattrini potrei sistemarvi da Edward. è un tipetto di 22 anni che si occupa di spionaggio industriale, un piccolo genio della tastiera che buca i sistemi difensivi dei grandi Headquarters economici, Trusts etc. Su una mia parola potrebbe tenervi nell'appartamento per il tempo giusto a rimediare il biglietto per una bagnarola che vi porti in Giappone. Di aerei manco a parlarne come potete ben immaginare. Troppi controlli del cazzo. In ogni caso non potete rinchiudervi per un anno in attesa che si calmino le acque, dovete assolutamente procurarvi qualcosa dopo che vi avrò fornito Identità nuove di zecca. Starvene buoni da Ed per una settimana e dopo uscire, gagliardi e combattivi per fare le maschere in un cinema o gli addetti in un supermercato. Non vi si chiede troppo, solo non dare nell'occhio e darvi d'attorno. Come sapete in questo Stato c'è una legge sul vagabondaggio." Fletcher annuiva risplendendo. Già l'idea di non marcire per due anni in mezzo al pesce fresco e all'umidità gli forniva motivi per essere allegro. Non che piazzare scatolette e sottaceti in un supermercato gli facesse fare i salti di gioia alla sua età. Ma se era indispensabile...ebbene che andasse tutto a fanculo: lo avrebbe fatto. Si girò ruotando lievemente la testa per osservare Peter e Christine. Finora non avevano spiccicato una parola e non c'era comunque da dubitare che fossero d'accordo con Lui. Forse aveva solo sbagliato a piazzare davanti agli occhi lubrichi di Henry tutti quei bigliettoni ma era indispensabile un'azione di rottura. Peter giocherellava con l'orlo della maglietta e teneva lo sguardo basso, Christine pendeva dalle labbra di Fletcher e sembrava bearsi e annuire mentalmente a ogni suo cenno. Insomma, c'era da essere moderatamente ottimisti: il ghiaccio era rotto.

 
 
 
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