Creato da harthefiti il 01/11/2008

viveresingle

guida semiseria per chi è o vuol rimanere libero

 

UazzAmericaindovai?

Post n°90 pubblicato il 26 Luglio 2009 da harthefiti
 

In macchina per le colline senesi, mi godo il panorama fantastico, mentre guido rilassata.... ho perso il fermaglio per capelli in una curva e ora penso si trovi da qualche parte provincia di Grosseto... i miei capelli sono in preda del vento... non mi importa se quando scenderò dall'auto sembrerò una pazza furibonda; la sensazione di libertà che sento in questo momento è impagabile.

La calma dura poco.... infatti arriva un camionista deficiente che mi si avvicina pestando sul clacson come un dannato.

La strada è stretta in questo punto, piena di curve, il limite è di 70 orari e continui cartelli minacciano la presenza del velox... penso di farmi da parte e farlo passare, ma non ci sono spiazzi per farlo.... la scena stile "Duel" (film cult di Spielberg) continua fino a che non inizia la superstrada.... un bestione senza carico e rimorchio che insegue una bionda spettinata su un cabrio che non ha intenzione di pagare altre multe per eccesso di velocità.

Arrivo al parcheggio abbastanza tesa, ma appena esco e vedo un paesaggio della città che tanto amo, non riesco a trattenere un ampio sorriso... l'inglese che passa mi guarda perplesso, probabilmente penserà: "Bah... questi italiani!"

Controllo il mio aspetto in una vetrina... i capelli non sono poi tanto male e gli occhiali sulla testa, diciamo pure che aiutano parecchio... passo le dita fra di loro come se fossero un pettine e mi accorgo che non sono neppure annodati

NDR: (poi vi faccio avere il nome del mio nuovo balsamo per capelli: E' portentoso!)


Sono ormai quattro ore che sto camminando su e giù per la città... nel braccio sinistro ho già quattro borse di cartone che stanno a dimostrare che il "tristezza vattene via" funziona anche in vacanza, con la mano destra sostengo invece il mio pranzo che consiste in un gigantesco gelato...

Che bella la vita!

Mi siedo su un blocco di pietra e subito mi si avvicina uno yankee che mi si piazza di fronte con le mani sui fianchi e il tono deciso

YANKEE: "Ciao piccola, da dove proviene quell'affare?"

Parla inglese con l'accento tipico nordamericano... il mio inglese è un po' arrugginito e non so se riesco a tradurre fedelmente... dovrete accontentarvi di leggere solo quello che ho capito.
Gli indico la gelateria

YANKEE: "Dovevo immaginarlo... Sei troppo fashion per essere inglese"

Mi fa un cenno, si volta e sparisce fra la folla.

Rimango lì perplessa e mi dico che probabilmente è uno di New York o zone limitrofe... veste italiano e quando parla non sembra una papera come la maggior parte dei suoi connazionali.... mi ricorda Eduard Norton... origini irlandesi e atteggiamento strafottente.

Quando esco dal negozio con l'ennesima borsa e l'umore sempre più disteso me lo trovo di fronte nuovamente con quella faccia da schiaffi.

YANKEE: "Che si fa ora?"

IO: "Ci beviamo un caffè"

Mi volto e inizio a camminare diretta verso un bar che non sia intasato di turisti.
Lui mi segue con le mani in tasca e gli occhi che ridono.
Appena ci sediamo al tavolino esordisce con un'altra trovata

YANKEE: "Voi donne con i tacchi alti avete sempre i piedi rovinati, ma quando camminate è un piacere guardarvi muovere le anche"

IO: "Sei un dottore delle ossa?" (non so come si dice ortopedico in inglese)"

YANKEE: "Si"

IO: "Si"

YANKEE: "Se non lo fossi ti avrei detto che ti ho guardato il sedere"

IO: "Ora lo hai detto. Sei di New York?"

YANKEE: "Chicago"

IO: "Come ER"

YANKEE: "No, come Bill... Io scopo meglio di Clooney"

IO: "Come lo sai? Hai provato?"

BILL: "Non lo so, ne sono certo... Sono medico e queste cose le studio"

Mentre beve il caffè fa una specie di smorfia e poi scuote la testa... mi dice che qui il caffè è "Cool" e poi ordina un wisky.

Mi chiede dove alloggio e, senza aspettare risposta, improvvisamente si china, mi afferra la caviglia, la solleva e infila le sue dita tra la pianta del mio piede e il sandalo.

MA PORCA DI UNA MISERIA MALEDETTA!

POSSIBILE CHE IO DEBBA INCONTRARE TUTTI I PAZZI CHE CI SONO IN CIRCOLAZIONE????

Cerco di ritirare il piede, ma la sua presa è forte. Con le dita preme sulle ossa sotto il piede.
Il barista arriva e ci guarda in modo strano.... sono davvero imbarazzata per la situazione.

BILL: "Allora dove alloggi?"

Gli dico che non sto a Siena, ma al mare e che vorrei indietro il piede .

BILL: "Sul mare... E' un bel posto?"

Mi lascia la caviglia (per fortuna che non è un ginecologo), inizia a smanettare sul touch screen del suo I phone, dopo qualche attimo mi fa vedere una mappa chiedendomi di indicare dov'è il mio albergo.

BILL: "Sono stufo di stare qui a Siena. Vado a prendere la macchina e ci troviamo lì"

Ingoia il wisky, mette i soldi sul tavolo e se ne va.

Non gli ho detto il nome dell'albergo, ma sono certa che non è finita qui.

 
 
 

Aria di tempesta... fulmini all'orizzonte

Post n°89 pubblicato il 26 Luglio 2009 da harthefiti
 

Sono tornata ieri sera alle 21... mi sono ritrovata in una casa invasa da pile di vestiti stirati (quelli che non sono stati in valigia) con un frigorifero più vuoto del Kalahari in bassa stagione... oggi mi siedo qui mentre aspetto che la lavatrice faccia il suo dovere e cerco di fare un punto della situazione.... dove eravamo rimasti?

Venerdì sera, prima della partenza, quando sono finalmente uscita dall'ufficio, ero davvero provata... gli ultimi giorni aleggiava una tensione tremenda, poi, nel primo pomeriggio è ritornato il tagliatore di teste e ha deposto la scure portando con sè il calumet della pace.... alcuni dei nostri saranno temporaneamente trasferiti per essere riassorbiti in nuove mansioni, ma in confronto al licenziamento, farsi per qualche mese 150 km giornalieri è sembrata la manna dal cielo.... e così vissero tutti felici e contenti come il mio Cliente che era contentissimo del mio rientro e per dimostrarmelo mi ha prosciugato con continue richieste... alle 18 ero allo stremo e sono arrivata veramente vicinissima a mandarlo in luoghi poco lieti.

Non ho fatto in tempo ad arrivare all'aperitivo con i ragazzi e sono andata direttamente a casa, ho caricato la lavatrice, ho fatto un bagno di tre quarti d'ora e mi sono spalmata con la crema più rilassante in mio possesso.... del libro che mi sono portata a letto non ho letto più di dieci righe.

Mentre dormivo sul display del cellulare appare un Suo messaggio...

Sabato mattina ho sentito subito aria di tempesta, ma questa è un'altra storia.

 
 
 

PRONTI.... PARTENZA.... E VIA!

Post n°88 pubblicato il 12 Luglio 2009 da harthefiti
 

Carissimi lettori...

Si, mi siete carissimi anche se ultimamente vi ho trascurato un pochino, infatti non sono riuscita a scrivere tanto quanto avrei voluto... tante storie sono tra le mie bozze e aspettano di essere pubblicate, ma dovrete pazientare ancora 15 giorni.... Parto per l'ultima tornata di vacanze.

Al mio rientro conto di trovare una situazione un po' più calma... in questi giorni infatti non mi sono praticamente fermata un attimo trascurando le cose più piacevoli e distensive per far posto a quelle indispensabili che mi hanno vampirizzato quasi tutti gli spazi....

Tra 5 ore parto per la seconda e penso ultima (a meno che qualcuno non sponsorizzi per Agosto) vacanza estiva... Vi saluto con la certezza che presto avrò più tempo da dedicare a questi spazi a me tanto cari....

...Vi chiedo solo ancora un pochino di pazienza....

Arrivederci a presto!

 
 
 

E' arrivato il tagliatore di teste

Post n°87 pubblicato il 06 Luglio 2009 da harthefiti
 

 

Lunedì inizia subito male....

La sera prima sono andata a letto agitata... alle 21.00 Lui mi ha mandato un sms:

"Vieni qui"

ed io gli ho scritto di no.

Lui mi ha chiamato e io non ho risposto alla telefonata e gli ho risposto con un nuovo sms:

"Hai degli atteggiamenti che non mi piacciono, non ho voglia di vederti"

L'sms seguente di Lui diceva:

"Non ci credo"

.... Dopo qualche minuto Lui era al citofono sotto casa:

"Se non mi fai salire mi penserai tutta la notte..."

Resisto a fatica, sentire la sua voce rende tutto più difficile, ma stoica gli dico che ho davvero bisogno di dormire.

Lui mi dice di non tirare troppo la corda perchè un giorno potrei non trovarlo più e mi dispiacerebbe...

Gli rispondo che probabilmente succederà, ma che ora voglio vivere il presente.

L'sms che mi sveglia alle 23.30 dice:

"La tua luce è ancora accesa. Vedi che non dormi? Dai, vieni qui"

Non gli rispondo che la luce è accesa perchè sono crollata sul divano di fronte al televisore acceso....

Non gli rispondo proprio e mi sposto in camera da letto, ma ormai il momento magico è passato e prima di riuscire a prender sonno nuovamente passa parecchio tempo.

 

Ma torniamo a Lunedì mattina, quando mi sveglio in ritardo e devo mettere in atto il piano di emergenza per riuscire ad arrivare con un aspetto presentabile in ufficio...

Piano che prevede il salto della colazione dal Tenebroso, la rinuncia a tutti i miei amati riti mattutini e la coordinazione delle due mani che devono fare due cose differenti nello stesso momento ad una velocità supersonica per dimezzare i tempi di restauro...

Arrivo in ufficio, dove la mia collega, assente in questa settimana, mi ha lasciato dei pacchetti di lavoro arretrato sulla scrivania... non mi arrabbio, è stata sola 15 giorni e non ce l'ha fatta.... ora tocca a me...  anche se adesso vorrei essere in qualsiasi altro posto per non affrontare questa giornata che si preannuncia veramente pesante (Non so ancora quanto lo sarà).

Il caffè della macchinetta non può fare molto per alleviare le solite problematiche , che mi sta enunciando il Cliente per telefono ...felicissimo del mio rientro.... e devo ancora leggere 145 mail....

A metà mattina arriva un tizio con passo deciso che, non salutando nessuno, prende possesso dell'ufficio del grande capo.

Dopo poco tempo l'ingeniere che lavora di fronte a me, viene chiamato a rapporto da questo nuovo arrivato e quando esce sta quasi piangendo.

"Ci lasciano a casa tutti... abbiamo perso il Cliente per cui lavoro e forse chiudono l'impianto"

Detto questo si accascia affranto sulla scrivania mentre intorno si scatena il panico totale.

Tutti i colleghi impegnati con il Cliente in questione vengono chiamati ad uno ad uno e l'atmosfera diventa sempre più greve.... ad ognuno di loro viene detto di cercarsi una nuova occupazione....

 

NDR: Fra tre giorni questo allarme rientrerà e verrà annunciato che nessuno sarà lasciato a casa, ma semmai trasferito temporaneamente....

Al momento però non lo sappiamo e l'atmosfera è veramente terribile.


Concentrarsi sul lavoro diventa un'impresa titanica, ma bene o male arrivo alla fine dell'orario con la maggior parte dell'arretrato sistemato.

Sono scossa dall'idea di poter perdere una parte dei miei colleghi tanto amati, oltre che essere realmente preoccupata per loro.... mentre guido verso casa sono veramente giù di morale.

Sul mio cellulare è appena apparsa la scritta

"Ti voglio!"

 
 
 

La tensione non fa parte del mio corredo cromosomico

Post n°86 pubblicato il 04 Luglio 2009 da harthefiti
 

 

In questa mia mattina domenicale, dopo la prima tornata di vacanze, le mie 4 borse con il logo dei negozi dove ho appena fatto razzia, sono nel baule ed io sto guidando verso il ristorante prescelto per il pranzo con Mara e Simone... non ho ancora smaltito il nervoso (vedi post precedente).

Quando però vedo i miei due amici gesticolare concitatamente sul ciglio della strada l'umore sale di almeno 15 punti.

Dopo i convenevoli, ci sediamo a tavola sotto un pergolato ricoperto di edera, c'è un'arietta fresca che ci dà ristoro e si sentono i grilli.... siamo in campagna e finalmente riesco a rilassarmi!

Mara mi guarda sospettosa...  poco fa per salutarmi mi ha "spiezzato in due" con un abbraccio e ora si sente in colpa credo....  mentre Simone è sorridente, ma non è quello di sempre.... lo conosco bene.

IO: "Come l'hai messa poi con il tuo simpaticissimo vicino e il suo cane?"

MARA: "Sono andata a frignare con quello che abita sopra di me che è 1 metro e 90 di muscoli e gli ha parlato lui.... il cane ora è sempre al guinzaglio e con museruola!"

SIMO: "Eeehhh... le dimensioni contano"

IO: "Quanto vorrei per un giorno essere come il tuo vicino che abita sopra di te... mi bastrebbe un giorno"

Continuiamo a parlare del più e del meno, ma dopo gli antipasti Mara non ce la fa più.... me lo deve chiedere:


MARA: "Ti vedo tesa... è successo qualcosa al mare?"


Guardo i miei due amici che mi stanno scrutando sospettosi e racconto l'episodio di stamattina con Lui.

Spiego loro che i suoi continui e repentini cambi di umore mi spaventano e cerco di descrivere il disagio provato nel sentirmi definire e trattare come una proprietà privata oltre all'ansia che mi ha assalito in seguito leggendo i messaggi che mi sta mandando continuamente.... uno arriva proprio ora: "DEVO AVERTI!"

SIMO: "Sei sfuggente... piaci forzatamente a persone volitive che si ritengono in grado di accettare la sfida"

IO: "Ma di che sfida parli? Io sono tranquillissima. Voglio solo che non si invadano i miei spazi"

MARA: "Quello è uno strafigo... quelli come lui i tuoi paletti di delimitazione non li vedono nemmeno"

IO: "Il fatto che sia abituato ad avere le donne ai suoi piedi, non significa che debba prevaricarmi e tantomeno prevede che diventi aggressivo quando non faccio o non dico quello che desidera"

SIMO: "Non si tratta solo di donne, da come lo descrivi è uno abituato ad ottenere tutto ciò che vuole... ma se fosse un cagnolino scodinzolante non ti piacerebbe"

IO: "Tra un dittatore e un cagnolino scodinzolante c'è un universo immenso e strapieno di biodiversità"

MARA: "Se parliamo di maschi il campo si restringe parecchio"

SIMO: "Non riesco a capire se ti fa più paura lui o le tue emozioni"

IO: "Nemmeno io... forse entrambe le cose"

 
 
 

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Ecco due siti utili
 

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