L’amato drago, totem emblematico e genius loci del territorio “catalizza” in modo determinante una realtà ricca di premesse.
ARTE E DESIGN AcciaIo e Cartone
La riorganizzazione dell’impeto o dell’espressione; per alcuni versi anche del ‘consumo’ dell’arte; dei beni materiali come immateriali, una premessa del pensiero artistico dello scultore Marco Diamanti che incontra nella strategia del design a economia circolare di Jacopo Cardinali, Ceo di Materie Unite, un’assonanza ideale per la futura opera Drago per Terni.
«Troppo semplice spiega Marco Diamanti in un impeto di rabbia, di furia ideativa, lasciare forme indefinite e non articolate – la mia ossessione nella scultura è la figura (e l’ordine ), come tramite di un riscontro oggettivo del lavoro. Abbandono le ‘frette iniziali’, e mi concentro sulla definizione delle parti. Questo alternarsi di velocità, tra impeto creativo e momenti di getto, e quelli più riflessivi e tecnici, funziona bene.»
Quasi un principio di sostenibilità dell’arte. Una cifra che Around The Nera inevitabilmente rapporta all’idea del Drago per Terni e al progettista della scultura Jacopo Cardinali Designer & Co-founder di Materie unite, un prezioso esempio di imprenditoria ternana sul riciclo di Carta e cartone. E non solo. All’Eccellenza di Ast Arvedi nella produzione di acciaio riciclato e un segno tangibile della riduzione di emissioni di CO2.
Acciaio e Thyrus "un secondo di riciclo"
L’amato drago, totem emblematico e genius loci del territorio “catalizza” in modo determinante una realtà ricca di premesse.
“Catalizzatore” è un termine più che appropriato nell’ottica della fornitura di 12 tonnellate di acciaio inossidabile 441 LI per il volume di Thyrus – lo racconta Marco Sciaccaluga che durante il suo rapporto di lavoro in AST ha contribuito a finalizzare diverse collaborazioni con artisti scultori, e in ultimo la proposta di donazione di acciaio al progetto Drago per Terni. Motivo per cui vale la pena di intervistarlo. La sua passione per il Drago è dovuta a quella per il suo lavoro nelle ‘acciaierie’, terminato il 31 luglio 2023 dopo 24 anni di attività per trasferirsi fuori Italia e un nuovo lavoro; soprattutto come ternano, per la storia della città che il Drago oggi torna a raccontare.
Grazie a lui è possibile sapere qualcosa di più di questo materiale simbolo della città, usato in molte sculture d’arte, delle quali spesso si generalizza su i materiali usati, le lavorazioni, l’impatto di produzione, oltre le poetiche che racchiudono.
Il Corten di Hyperion viene criticato perché sembra arrugginito senza considerare la scelta dell’artista o il senso estetico della “ruggine”. E di Thyrus qualcuno teme che sia una fonte di calore. Che acciaio si userà?
«Un acciaio inox – spiega Sciaccaluga – stabilizzato, usato anche nei sistemi di scarico delle automobili, quindi particolarmente adatto allo spazio urbano per la sua resistenza alla corrosione.
C’è da dire – sottolinea sull’acciaio utilizzato da diversi artisti nelle sculture a cielo aperto di Terni – che il Corten (CORrosion resistance , TENsile strength), ad esempio usato per opere come Hyperion di Miniucchi, è soggetto ad una ossidazione di colorazione bruna che protegge il materiale stesso. Soprattutto presenta quel “segno del tempo” che appartiene alla scelta dell’artista e della sua cifra stilistica artistica e di norma va rispettata. Come, con le opportune considerazioni tecniche, ad alcuni artisti è stato invece sconsigliato di usare Corten di tipo Black, in quanto non resisterebbe alla corrosione. Nel caso di Thyrus l’acciaio avrà una finitura a bassa riflettività, antiabbagliamento; e una dilatazione termica ridotta ideale a ridurre sia le tensioni interne generate dalle saldature necessarie al collegamento dei layers del Drago sliced, sia le sollecitazioni dovute alle dilatazioni a seguito degli sbalzi termici ambientali. Inoltre, il contenuto di cromo nella lega in acciaio inox permette la formazione in superficie di uno strato di ossido di pochi micron che protegge l’acciaio stesso da agenti esterni e da ulteriore ossidazione. Tale film sottile è inoltre in grado di ripararsi se danneggiato, per esempio, da graffi. Questo interessante fenomeno è detto self passivation, autopassivazione.»
L’acciaio è un materiale riciclabile al 99% per cento e mantiene all’infinito le sue caratteristiche. All’interno dell’Unione Europea circa il 40% della produzione di acciaio è ottenuta attraverso il riciclo del rottame con l’Italia al primo posto per volumi di riciclo dei rottami ferrosi. Parliamo di circa 28 tonnellate di acciaio riciclato al secondo, equivalenti a due Thyrus al secondo. E comporta la diminuzione del carico ambientale, delle emissioni di CO2 e di altri inquinanti. AST con “rampa scorie” e “metal recovery” produce acciaio riciclato up-cycling, e per contratto materiali inerti dalle scorie per una economia circolare con un accordo del 2019 con Tapojärvi Oy. Risultati tangibili per la riduzione delle emissioni di CO2, PM10? Thyrus sarà in acciaio riciclato e in quale forma/volume verrà consegnato a Onirico SEFIN?
«La Ast è in grado di ottenere certificazioni uniche al mondo nell’attività di riduzione delle emissioni. Terni, da città fortemente industriale polo dell’eccellenza siderurgica e chimica, è monitorata costantemente. E di questo può rispondere direttamente la Ast, come Arpa Umbria, con i risultati dei monitoraggi di Aria e Acqua. Riciclato, si. Per ciò che riguarda AST Arvedi, c’è una elevata attenzione alla sostenibilità del progetto Thyrus. Il materiale per la scultura sarà fornito in coils, fogli di acciaio di circa 5 mm che saranno tagliati a laser da Onirico di Luca Finistauri a Montecastrilli. Concludo con una nota di merito per l’amministrazione comunale (l’attuale come la precedente), che ha visto con molto entusiasmo il progetto e infine di buon lavoro a chi sta seguendo l’ operazione Thyrus in Ast».
Il Cartone e la bioispirazione
Riciclare è un pensiero che si cala nella materia che non si disperde. I rifiuti tornano con dignità di forma e carattere. Una resurrezione da guardare con attenzione, perché Opera Umana
Anche se è passato del tempo, meglio di qualunque altra citazione credo valga sempre quella di Vittorio Sgarbi che al Fuori Salone del mobile di Milano in qualità di assessore alla Cultura, all’inaugurazione di REmade in Italy 2007 curato dal designer Marco Capellini CEO di Matrec, così si espresse: “Riciclare è un pensiero che si cala nella materia che non si disperde. I rifiuti tornano con dignità di forma e carattere. Una resurrezione da guardare con attenzione, perché Opera Umana“.
Per queste analogie, all’incontro con Iacopo Cardinali (Compasso d’Oro giovani) presso Materie Unite dove era custodita anche la miniatura del Drago Per Terni di Diamanti e di cui Cardinali è il progettista 3D dell’opera a dimensione, rammentavo la prima azienda ‘RRR’ riuso recupero riciclo del cartone del Lazio a Milano ReMade, e l’esperienza di Ecoartisti offresi I, II Arte design Ambiente Reti di sostenibilità, ricerca e pubblicazione del 2010 pietra miliare del rapporto Arte & Eco design, realizzata nell’ambito della Provincia di Roma. Oggi, nell’eco design si assiste all’evoluzione della Bioispirazione, che impara dalla natura, come vedremo in Generative Circularity l’installazione realizzata per il Fuorisalone contemporaneo 2022 da MaterieUnite, technical partner in ATI Project, Mogu e Bose Professional: una sorta di mega opera frattale componibile e modulare di cartone frutto di un algoritmo che adatta la forma nello spazio. Apprezzatissimo progetto presentato, di seguito, in LubiCa (Lucca Biennale Cartasia) nella Galleria del Palazzo Ducale.
Più in generale sul tema riciclo, a venticinque anni ormai dall’entrata in vigore del Decreto Ronchi, l’Italia è al primo posto in Europa per percentuale di raccolta differenziata, e fortunatamente più in basso nella scala dei paesi maggiori produttori di rifiuti. Il risultato della presenza di consorzi e filiere del recupero dei No alle discariche nell’ottica di salvaguardia dei territori, è frutto di fitte campagne di comunicazione e sensibilizzazione ambientale, della partecipazione cittadina e dell’economia cosidetta circolare in cui infine anche il produttore stesso crea a monte prodotti più efficienti e sostenibili fin dall’inizio per favorire il conferimento a fine vita di materiali da avviare al riciclo. Ciò equivale ad un tasso di circolarità dell’8,6% con il quale l’Italia si riconferma leader in Europa nella classifica dei principali indicatori di circolarità.
Il rapporto tra Arte ed Eco design si fa sottilmente quantistico nell’installazione a modellazione parametrica di “Generative Circularity” e dedicata a ridefinire le possibilità di uno sviluppo sostenibile e dell’economia circolare cui Iacopo Cardinali di Materie unite è convinto fautore e come racconta a La Repubblica in “Forme e forze di Terni” del 14 luglio.
Thyrus dunque catalizzatore di una realtà ricca di premesse artistiche concettuali e produttive come Terni e per Umbria contemporanea si va a coronare parte del racconto di una regione sorprendente con l’aspetto del complete work, tema ricercato e sviluppato da Around The Nera, Il Nera o la Nera (around the incomplete or complete work), reportage iniziato a maggio 2023 che dopo la prima pietra per il Drago, farà il suo giro di boa all’installazione del Thyrus. Il Drago di Terni.
Cover: La scultura del Drago. Acciaio coils
SIT FEEL Around The Nera
Umbria Contemporanea
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