I vicini dei tempi andati

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Ho sentito mia mamma chiedere ai vicini il sale. Ma noi avevamo sale in casa. Le ho chiesto perché chiedesse del sale ai vicini. “Perché i nostri vicini non hanno molti soldi e spesso ci chiedono qualcosa. Ogni tanto anch’io chiedo loro qualcosa di piccolo e non costoso, in modo tale che sentano che anche noi abbiamo bisogno di loro. Così si sentiranno più a loro agio e sarà per loro più semplice continuare a chiederci tutto quello di cui hanno bisogno.

*Web

Proprio in questi giorni parlavo di questo argomento a proposito di notizie sentite alla TV di persone trovate morte in casa sole e da parecchio tempo.

Sono notizie e fatti molto tristi.  Persone non solo abbandonate da parenti ma nemmeno notate dai vicini. L’indifferenza che fa veramente male fino a uccidere per solitudine.

Ricordavo i tempi passati quando anche tra vicini si prendeva insieme un caffè un the, quando si suonava il campanello per un saluto e sentire se si stava bene si aveva bisogno di qualcosa…..

Sempre i vecchi tempi quando c’era più povertà ma piu umanità.

I vicini dei tempi andatiultima modifica: 2022-04-19T11:37:32+02:00da DoNnA.S

4 pensieri riguardo “I vicini dei tempi andati”

  1. Molti anni fa, in un’altra città, in un’altra vita, vivevo in un condominio a piano terra. Di fianco abitava un signore anziano, molto pacato e rispettoso. Un artista, un pittore. Un giorno mi invitò ad entrare e mi mostrò alcune sue opere. Viveva solo e non ricordo abbia mai ricevuto visite. Spesso di notte lo sentivo tossire intensamente. Un brutto giorno, credo allertati dai dirimpettai, sentii i vigili del fuoco sfondargli la porta. Lo trovarono senza vita, solo. Provai un’immensa pena. Chissà quante persone subiscono la stessa sorte…

  2. ciao DONA! sai che anche io ho sentito quella notizia e ho fatto i tuoi stessi pensieri ?!
    nel mio condominio ci si incontra e ci si saluta sempre, talvolta si sono invitato per un caffe.
    Ma nei paesini è piu’ comune essere come un tempo (in modo molto piu soft di un tempo), mentre nelle città, veri e propri alveari umani, si’, li’ ci trovo tanta solitudine.

    un abbraccio a te

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