Le stagioni della vita

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Trovandomi in giro, mi capita di ascoltare dialoghi di giovani su argomenti comuni per la loro giovane età, la moda, il vestito che indosserò per….., il make up, gli amori, le amicizie, ecc. ecc.,  mi fanno sentire così lontana da questo tempo.

Questa fase della vita l’ho attraversata anch’io e gli argomenti di conversazione con le coetanee erano gli stessi.

Ora che sono entrata in un altra stagione i miei argomenti sono più di natura spirituale o purtroppo di acciacchi dell’età.

Così è la vita!

CAROSELLO

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Notizia dal Web

“Da Susanna tutta Panna a Carmencita, la storia di Carosello e della pubblicità in mostra a Parma
L’esposizione si chiama “Carosello. Pubblicità e televisione 1957-1977” e raccoglie schizzi, bozzetti, manifesti e supporti video che permettono di (ri)scoprire l’originalità di inserti pubblicitari diventati capisaldi della nostra tv. Fino all’8 dicembre a Mamiano di Traversetolo”

Non avrei immaginato che negli anni futuri il “Carosello” che guardavo alla TV da bambina diventasse un evento da esposizione.
Ricordo alcune pubblicità, proprio in proposito “Susanna tutta panna” e la famosa “Carmensita” ed altri ancora, che erano piacevoli e simpatici da guardare.
Oggi molte pubblicità sono talmente “povere di contenuto” (diciamo così) che si cambia canale per non guardarle oppure ci si occupa di altro nel frattempo.
Parlando poi delle ripetizioni a manetta, sembra che vogliano farci il lavaggio del cervello!

Moda e abbigliamento

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JEANS STRAPPATI
Andando in giro vedo diverse ragazze/donne di tutte le età e “forme” indossare jeans strappati.
Strappi di più o meno grandezze, che a mio gusto fanno più pietà che moda.
Non sono mai riuscita a comprendere questa moda che da qualche anno a quanto pare viene apprezzata da molte donne e anche da alcuni uomini.
ABBIGLIAMENTO SCOLASTICO
Quest’anno mio nipote frequenterà il primo anno di liceo, e gli è stato raccomandato un abbigliamento adeguato, non eccessivo ma almeno con pantaloni lunghi, maglietta o camicia.
Giustamente il ragazzo ha fatto osservare seccato, che tale richiesta a quanto pare riguarda solo il sesso maschile, perché le ragazze si presentano a scuola con abbigliamenti alquanto discutibili, jeans strappati, pantoloncini corti, minigonne e quant’altro a loro piacimento.
Io penso sia opportuno adeguare e regolamentare l’abbigliamento scolastico.

Non si pretende il grembiule come usava ai miei tempi, e nemmeno divise tutte uguali da collegio, ma almeno un minimo di decoro non gusterebbe!

 

Oggi mi spiace, ma ce l’ho particolarmente con l’abbigliamento, certi capi saranno anche di moda? Mah?

Comunque alquanto discutibili, succinti e di cattivo gusto che si vedono andando in giro.

In particolare i famosi leggins che indossano ragazze e donne di tutte le età e “forme” mettendo ben in risalto più difetti che bellezza.

Oppure tenute da spiaggia e meno indicate per la città, persone praticamente mezze nude, ci manca solo di veder girare in costume da bagno e poi come si dice le abbiamo viste tutte!

 

 

Quel vuoto in fondo al cuore

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L’amore primario solitamente è la mamma.

La persona il cui amore è incondizionato.

Ma ci sono amori nella vita che restano insostituibili.

Amori che talvolta sottovalutiamo, amicizie o affetti che sono più profondi di quanto crediamo.

Amori che purtroppo nel tempo perdiamo per scelte diverse o perchè la vita in qualche modo separa le strade.

Ecco quel vuoto che lasciano è incolmabile, si cerca di ricreare quel rapporto quel sentimento fatto di amicizia, ma anche di famigliarità, di sicurezza affettiva che fa sentire di non essere soli/e, ma non sempre si trova la stessa affinità.

Il tempo passa e non siamo più le stesse persone, si comprende e si accetta il passato, si va avanti.

Anche se c’è chi sceglie la solitudine, resterà sempre quel posto vuoto nel nostro cuore.

 

 

 

 

Mi sento privilegiata…

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Guardando in TV un quiz che poneva domande su eventi e personaggi degli anni 80 ed alcune anche addietro, mi ha fatto riflettere sul fatto che ho avuto la possibilità o meglio il privilegio di aver vissuto a cavallo di due epoche.
Gli anni precedenti che considero un passaggio storico sino ai nostri giorni, di un’epoca tecnologica in continua evoluzione e scoperta.
Ho iniziato a scrivere alle elementari, non con la penna d’oca, ma con il pennino e l’inchiostro.
I banchi di scuola erano forniti di calamaio che il bidello giornalmente passava a riempire.
Successivamente l’evoluzione dell’uso della penna biro e così via.
Ho iniziato a lavorare in ufficio, quando si usava ancora la calcolatrice con la manovella detta “Divisumma” e macchine da scrivere a tasti che erano mastodontiche.
Le fotocopiatrici utilizzavano un grosso rotolo di carta chimica che con il tempo scoloriva.
A seguire macchine da scrivere più evolute, con annesso videoterminale, poi i primi computer piuttosto rudimentali, ma era già un bel salto adattarsi mentalmente e tecnicamente a questa novità.
I generi musicali dei fantastici anni ’80 secondo me rimasti intramontabili, sostituiti dall’attuale musica che non saprei definire, a mio gusto un’accozzaglia di suoni e canzoni dai testi spesso demenziali.
Il telefono che ai tempi era in alcune case appeso alla parete; in casa mia non l’avevamo è arrivato verso gli anni ’70 ed era già più moderno.
Ricordo mio padre appassionato di libri di fantascienza quando fantasticava su qualcosa che aveva letto e ci raccontava che in un futuro non ci sarebbe stato più il telefono in casa, ma un piccolo apparecchio che si portava in giro. Ed eccoci arrivati al cellulare.

Il cellulare che si è evoluto sino a tecnlogie così avanzate da avere funzioni di mini computer.

Non possiamo più farne a meno, si può dire che sia diventato un’estenzione della nostra persona.

Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è dentro questo piccolo apparecchio.

Per non parlare poi delle scoperte scientifiche e mediche, biotecnlologie e robotica e quant’altro. Trapianti che sono da fantascienza.

E le scoperte continuano ad evolversi ad una velocità sorprendente, ed ecco io mi trovo qui.

Sento come se avessi fatto un salto temporale da un’epoca ad un’altra e lo trovo fantastico, anzi mi sento privilegiata, per aver avuto  la possibilità nella mia vita di vivere a cavallo di due epoche.

Fatico un po’ ad adattarmi a tutto questo cambiamento in continua evoluzione ma allo stesso tempo ne sono affascinata.