Spesso quando non mi sentivo bene, per la salute, o come morale, come stanchezza, mi sono sentita dire pensa a chi sta peggio.
Io mi confidavo, o sfogavo sperando in una comprensione o consolazione, ma questa risposta mi lasciava ancora più affranta, quasi a dovermi vergognare delle mie lamentele.
Perche? Perché chi mi ascoltava non sapeva cosa dirmi? Oppure perché il mio malessere vale meno di chi soffre di più. C’è una tabella di valori in questo senso?
Penso che ognuno vive e sente sulla propria pelle le sofferenze indipendentemente dell’importanza.
Quando mi è capitato di parlare con qualcuno che esponeva i propri problemi o sofferenze ho sempre dato ascolto e parole di conforto e speranza, sapendo entrambi che non potevo risolvere il problema.
Non ho mai detto pensa a chi sta peggio.
Comunque sia, sentire persone con problemi importanti mi fa riflettere e guardare i miei da un’altra prospettiva, cercando di trovare la forza di affrontarli, accettarli e andare avanti.
Pensa a chi sta peggio
Pensa a chi sta peggioultima modifica: 2023-06-14T18:52:43+02:00da
E’ una cosa stupida da dire e molto poco rispettosa. Chi è l’interlocutore che si puo’ permettere si dire una cosa del genere? Così facendo si erge a giudice e sbaglia di grosso. Meglio tacere, se non si sa che dire, piuttosto che scodellare una frase fatta inutile se non dannosa. Pensare a chi sta peggio non mi ha mai aiutato e penso sia così per tutti. Non ci sono scale di dolore. C’è il dolore nostro e quello degli altri ed ognuno sente il suo. Saluti
Infatti sono assolutamente d’accordo.
Buona serata:)
Vero, è una questione di prospettiva, ma si sente ugualmente ed è questo il problema a volte.
ciao, gi
Grazie buona serata:)
T’auguro di iniziare la settimana con un grande sorriso! Jole
Grazie jole, buona settimana
Un abbraccio:)
certo non è consolante pensare a chi sta peggio, forse comprendere la sofferenza crea empatia, allora viene fuori la forza…baci+baci
L’empatia e la comprensione possono aiutare.
Buona serata:)
E’ una frase retorica e di circostanza, la si dice per convenienza. Nessuno sa cosa si stia passando in quei frangenti e quindi consolare con uno stereotipo, non serve a niente. Farsi forza e coraggio invece, può servire e aiutare. Non piangersi addosso e consolarsi magari pregando e sperando di poter superare presto il momentaccio. La fede, è fondamentale: credere di essere aiutati è già una spinta alla preghiera.
Buon e piacevole w.e. mia cara.
Certamente anche la fede aiuta.
Buona serata e buon weekend:)
Neppure io l’ho mai detto. Però sono fortemente convinta che, posto che ciascuno sente il suo di male o di dramma, tante volte uno sguardo intorno ci farebbe capire che quella frase, per quanto non sia piacevole, è vera. E infatti anche la chiusa del tuo post racchiude questo messaggio. Un caro saluto
Perlomeno fa riflettere.
Buona serata e buon weekend:)