E dopo il corpo che cambia…

…inevitabilmente anche la mente lo fa.
Si parlava di memoria, da qualche parte.
Non posso non notare che la mia, già labile da sempre
mi gioca brutti scherzi.
Credo di ricordare cose in realtà mai vissute
ma solo immaginate o pensate
e che la mia mente ‘spaccia’ per realmente accadute.
Si dice che da vecchi si tende a ricordare cose più lontane nel tempo, appartenenti all’infanzia.
Puo’ essere. Ma è anche vero che ci sono periodi che ho del tutto cancellato.
Come ci fosse un archivista, un omuncolo che vive nella mia mente, il quale valuta cosa tenere e cosa buttare.
E dopo il corpo che cambia…ultima modifica: 2023-09-03T09:04:21+02:00da surfinia60

15 pensieri riguardo “E dopo il corpo che cambia…”

  1. La memoria è quel che ci rende, senzienti e consapevoli, ancor più dell’intelligenza (a mio parere). Perché ci permette d’imparare e migliorarci (oggi c’è poca memoria storica, per questo non si migliora). La mente agisce consapevolmente e inconsapevolmente e in questa ultima inconsapevolezza tende a ingannaci per illuderci che la vita vissuta non è poi stata cosi brutta.
    Per lo steso motivo, rimuove i ricordi dolorosi e rende fiabeschi e inverosimili quelli belli: la memoria di un dolce mangiato da bambina lo ricordi più buono degli altri, il mare, magari il primo mare visto, più stupendo degli altri.
    Più si va avanti con l’età e più si è consapevoli che la vita ha un termine.
    La mente in un modo o un altro ci protegge e ci aiuta a giungere a quel momento con la memoria più adatta a sopportare il viaggio.
    È tutto un mistero e spero resti tale ancora a lungo.
    Un abbraccio.

    1. Io ho messo una sorta di etichetta cumulativa al mio passato. A rischio di passare per quella che si lamenta sempre e non apprezza la vita, devo però dire che sia la mia infanzia, per un verso, l’adolescenza e la giovinezza per l’altro, possono essere chiuse in uno baule e buttate in fondo all’oceano. Sono poche le cose che rivivrei o che ricordo con piacere. Non mi dilungo sulle motivazioni, ma se devo dire la sincera verità, di questo si tratta. Un abbraccio a te

  2. Quel che racconti accade a tutte le età della maturità. Personalmente accerto ed individuo la fonte nella memoria, sapendo che è possibile essere indotti alla creazione di falsi ricordi. Questa consapevolezza crea una soglia critica in grado di diminuire la quota di falsi quelli . A ben rileggerci. Gian

  3. Ciao Paola, penso che ognuno di noi abbia dei meccanismi di memoria particolari, ovvero, cerco di spiegarmi: il lavoro del cervello per quanto riguarda la memoria credo sia uguale per tutti, l’archivista mette in scomparti predisposti tutti i ricordi ordinandoli cronologicamente. Per alcuni invece l’ordine viene impostato per sensazioni: piacevoli o spiacevoli; per altri secondo parametri ancora diversi. Ci sono volte che vogliamo ricordare qualcosa: volti, nomi, situazioni… ed è li che il caos inizia.. perché improvvisamente cercvhiamo cose piacevoli o volti conosciuti, e vediamo volti che avevamo completamente dimenticato, a situazioni che ci pare inverosimile aver vissuto… eppure… tutto vero.. tutto vissuto.
    Ci sono cose che io voglio assolutamente dimenticare, e mi pare di riuscirci… mannaggia, un piccolo ricordo salta fuori e mi rovina la giornata… oppure, ne esce uno che mi fa sorridere… Insomma, quell’archivista, inconsapevolmente gestisce le nostre reazioni (almeno, le mie)

    1. Il risveglio di ricordi è spesso legato a situazioni o percezioni, come profumi, canzoni, immagini. Piacevoli o spiacevoli è legato all’umore del momento. Quello che mi succede è che ci sono periodi della mia vita che non mi interessa proprio ricordare. Per non parlare invece della memoria utile, quella che manca quando ti devi ricordare un’informazione che si diverte a sfuggirti. Una bella seccatura!

  4. “AhAhAhAhAhAhAh!!!!!! Sei terrible, hai sempre argomentazioni valide e sopportabili per le tue estemporaneità. Ricordare qualcosa e sospettate che siano sogni e no realtà, è una certezza: tu sei capace di mixare realtà e fantasia, cercando di viverle entrambe come appartenenti alla tua vita reale. Poterlo fare, saremmo tutti disponibili a imitarti e scegliere di vivere in una bolla esclusa dal reale e ricca di avvenimenti come fossero nostri ed esclusivi. Ti ammiro e un po’ ti invidio…bonariamente. Bella domenica Paola.
    N.B. E’ esattamente la replica al commento che hai lasciato da me. Ci azzecca…

  5. Sai che ti dico*_* Secondo me la mente è strana,ognuno ha un sistema d’archiviazione diverso a fronte di cose che vengono cestinate perché ritenute superflue altre vengono depositate e compartimentate con chiusure a doppia mandata,troppo importanti per essere cestinate ma troppo forti a livello emozionale per essere sempre presenti. Il vero casino è quando saltano le chiusure e tutto arriva senza filtri..il carico emozionale può far saltare i circuiti mentali della stabilità. Inoltre come in tutte le biblioteche ci sono errori di archiviazione ..cose che torneranno quando meno te l’aspetti pensandone altre*_*ops! Pensandoci bene vado a fare M.M.S.E.(mini mental state evaolutaion ).Ciao o_0

    1. Cio’ che ‘apre’ gli archivi di solito è l’abuso di alcol o altre sostanze. Altrimenti è difficile, almeno per me, che arrivino valanghe di ricordi. O almeno, è parecchio che non mi succede. Forse ai più giovani, non so. Non ho idea di cosa sia il MMSE

  6. Mi succede la stessa cosa. Ogni tanto ho dei bui che mi preoccupano un po’. E devo essere onesto: una volta non li avevo, ma proprio per niente. Cercherò di non farmi venire l’ansia. Ma mi viene voglia di un whisky.

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