Canzone,io credo che saranno radi
color che tua ragione intendan bene,
tanto la parli faticosa e forte.
Onde,se per ventura elli addivene
che tu dinanzi da persone vade
che non ti paian d'essa bene accorte,
allor ti priego che ti riconforte,
dicendo lor,diletta mia novella:
"Ponete mente almen com'io son bella!"
Dante,Convivio.
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Post n°291 pubblicato il 31 Agosto 2015 da woodenship
ha azzittito persino le cicale |
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E ogni volta mi chiedo quando si chiuderanno quelle “porte dell’inferno” che noi abbiamo spalancato nel mondo e, particolarmente, in Africa. Sono porte che sembra debbano restare sempre aperte: africani che muoiono a grappoli per la guerra, per la fame o per malattie che si sarebbero potute curare.
Lessi una volta un pensiero di Saramago che mi è rimasto dentro: - A volte si ha la sensazione che l’Africa sia un laboratorio sperimentale in cui l’orrore si sente più a suo agio nel commettere nefandezze che giudicheremmo inconcepibili, come se i popoli africani fossero stati segnati alla nascita da un destino di cavie, su cui, per definizione, ogni genere di violenza è permessa, tutte le torture giustificate, tutti i crimini assolti -
L’ultimo rapporto della FAO racconta che la fame sta diminuendo.. Ma in Africa no. In Africa, la fame resta la causa principale di morte nei bambini e la malnutrizione causa i maggiori danni durante i primi mille giorni di vita, portando a gravi e irreversibili cambiamenti.
Abbraccio con te quei bambini...
un gracile bimbo
occhi fondi di sgomento
giocava a bombardare coi sassi
città di cartone
quando morì di magrezza
vennero aerei veri
a bombardare città vere
a volte i bimbi hanno lo sguardo di dio.
Quando la gente ha FAME non la ferma nessuno, né il mare in tempesta né km. e Km. di strada a piedi, né il filo spinato né le pallottole. Se quando alla fame ci uniamo la paura della guerra, allora sarà come una diga che si rompe e tutto travolge nel suo passaggio. Bisognerà in fretta ripensare a come gestire le criticità del Mondo, magari guardando alla vita in modo un po' diverso, perché chi ha fame non ha tempo di aspettare.
Ciao...CARLO.
Un saluto caro W....
che non la fa risvegliare...
Nell'opulenza della nostra vita è raro essere capaci di descriverla così come hai fatto tu: probabilmente senza averla mai patita, ma sensibilmente patito al solo saperla.
Un abbraccio affettuoso e caro, Gabri.
nonna invece mi diceva di mangiare perchè là morivano di fame.
noi, oggi, siamo sazi, ma affamati di giustizia, di verità, di vita e ingurgitiamo fiele.
buon pomeriggio :-)
che tra un ghigno e una ruga
ricomincia a farsi sentire sino alla bocca dello stomaco
tanto da restar muti dinanzi ad occhi che parlano da soli :)D
può saziare
quando quel freddo
d'improvviso
dentro t'assale ...
Un sorriso in un abbraccio. amico mio caro, e buon venerdì.
virgola