Un blog creato da Azzurro_Blu il 28/01/2008

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PICCOLO DIZIONARIO REGGIANO

Alcuni termini dialettali sono spesso utilizzati in questo blog. Ecco un piccolo dizionario per una più immediata comprensione del testo:

- Bimblòn = fannullone. Spesso utilizzato anche come sinonimo di sempliciotto, tatone, susinone.
-
Nani = piccina, tesorino, termine affettuoso utilizzato dalle nonne.
- Nèsi = sempliciotto, cretino... termine meno affettuoso del primo.
- Pita = tacchino. Questo termine si usa soprattutto nell'espressione "Fèr la pita" (traducibile più o meno con "fare l'oca") quando si vuole indicare un essere femminile particolarmente petulante e poco sveglio. Curiosamente anche l'aquila raffigurata sull'asso di denari delle carte da briscola piacentine è denominata "La pita".
- Rezdòra o Resdora (italianizzato) = donna di casa, "reggitrice" della dimora e signora dei fornelli... insomma: quella che comanda!

Se volete allenarvi nella pronuncia potete seguire anche qualche lezione on line.

 
 
 
 
 
 
 

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« Alla fiera del nullaPolitica locale »

K-Rock

Post n°64 pubblicato il 14 Novembre 2008 da Azzurro_Blu
 

Conobbi K-Rock molti anni fa, quando un mio compagno di classe un bel dì annunciò trionfante che avrebbe fatto lo speaker per alcuni giorni.

Fu così che, sintonizzata sul mitico 94.7, scopersi un network veramente eccezionale mentre il mio amico lanciava emozionato un singolo dei Red Hot Chili Peppers.

Io non so se ci siano stazioni simili in altre province, ma K-Rock rimane per me insuperabile.

Già il nome è un programma, anzi, una programmazione!

All’ascoltatore, infatti, viene offerto quotidianamente un “ventaglio” di pezzi che arrivano a coprire tutte le sfumature del rock: da quello americano più tradizionale ai sound più ricercati, dal soul / blues al rap impegnato (senza mai sfociare in biechi hip-hop commerciali), dal punk al grunge, dai grandi cantautori italiani alle band emergenti con particolare attenzione per gli artisti emiliani.

Il bello di K-Rock, infatti, è che pur offrendo proposte musicali che vengono pescate nei punti più impensati nel tempo e nello spazio, rimane saldamente una reggianissima emittente locale.

I DJ, infatti, hanno tutti, indistintamente, lo stesso timbro di voce e cadenza correggese del Liga (anche le donne!) e sono tutti tremendamente professionali e concreti: bando ai fronzoli, ai frizzi, ai lazzi, qui si fa musica seria!

Le canzoni, infatti, vengono intervallate da dettagliate informazioni sul pezzo e sull’artista di turno, sul periodo storico in cui sono nate e sulle influenze culturali e musicali dell’epoca.

Scordatevi, inoltre, i TG Flash. Al mattino, cari miei, si procede direttamente con la lettura del Corriere della Sera, opportunamente commentato anche sul fronte musicale attraverso brani appositamente scelti.

Dimenticatevi, quindi, le reginette del pop e l’ultima boy band di palestrati per concedervi un pout pourri di proposte per veri duri dell’etere!

Ecco, allora, risuonare dagli altoparlanti solenni Bob Dylan, Pink Floyd, Bruce Springsteen o gente per me assolutamente sconosciuta come Muddy Waters, John Lord and The Hoochie Coochie Men, Huey Lewis and The News, Jake The Snake Roberts e André The Giant… ma forse mi si stanno confondendo un po’ le idee!

Inoltre, preparatevi psicologicamente ad ascolti impegnativi perché spesso vengono trasmessi pezzi che possono durare anche dieci o quindici minuti. K-Rock, infatti, è una radio per veri intenditori e guai ad interrompere psichedeliche schitarrate alla Hendrix o magistrali esecuzioni metal con inutili battutine di circostanza!

Per questi motivi, probabilmente, si è creato nel tempo un circolo vizioso di soggezione e timore reverenziale verso l’onniscenza musicale della redazione per cui anche lo spazio richieste ha assunto un aspetto assolutamente diverso dalle solite dediche e baggianate proposte da altri.

Così, anche se tutte le sere ti metti il pigiamino e ti spari nelle orecchie “La solitudine” della Pausini e ti addormenti con le lacrime agli occhi stringendo il tuo orsachiotto preferito, quando decidi di telefonare a K-Rock non ti puoi far trovare impreparato e, per non fare figure barbine con gli altri ascoltatori, ci si sente in dovere di richiedere solo brani di un certo livello.

Ecco, allora, un Marco da Carpi che ti spara una Patti Smith d’annata.

“Quisquiglie!” pensa Luca da Campagnola, e ti dice che non solo vuole i Radiohead ma che gli piacerebbe tanto, ma proprio tanto tanto, risentire la versione live di “Paranoid Android” del 1997!

“Ah ah ah! Pivelli!” ghigna Paolo da Collecchio, andando a riesumare non dei Pogues qualsiasi, ma quel pezzo in cui il cantante duetta con una Sinead O’Connor rediviva.

“Cavolo! Mi hanno fregato! – pensa Marco da Carpi – Ma domani gli faccio vedere io!” e sconsolato ritorna su Radio DJ ad ascoltare “Ciao Belli”!

Ma la cosa per cui in assoluto io amo questa radio è che mantiene il suo inconfondibile stile anche negli spot. Non solo per i locali pubblicizzati (dall’immortale Corallo di Scandiano, alla pizzeria del Super Biolco, al boardshop Tavola Calda che sempre ricorda a tutti di “Non mangiare la neve gialla”!) ma soprattutto per la capacità di dare un sapore diverso alle cose più normali e ordinarie: l’idrosanitaria Bellentani si presenta al suono di “Smoke on the Water”, con “Knockin’ on Heaven’s Door” la ditta A&G Serramenti ti offre prezzi speciali, “Come on baby, light my fire…” ma solo con stufe e caminetti dei Fratelli Rosselli... e con “Foxy Lady”… bè, meglio lasciar perdere!


Se non mi credete http://www.krock.it/diretta.htm

 
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Azzurroblu è un progetto fatto in casa come le buone torte di una volta.

A volte serio, molto spesso ironico e allegro,

si propone di allietare con semplicità le tue giornate.

Ciò che trovi scritto è frutto dei due neuroni

che rimbalzano nel mio cervello.

Se ti piace passalo agli amici

come i giornaletti di quando eravamo piccoli.

Se hai voglia di contribuire aggiungi pure le tue creazioni.


Ti ringrazio per l’attenzione.

Buona lettura.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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