Kremuzio

Non riesco più a capire se ho la febbre, se non ce l’ho, se sono troppo freddo o se fa caldo. L’altro giorno non mi sentivo bene e, sperando di avere un po’ di febbre, prendo il termometro digitale e provo a misurare. Dopo qualche bip bip questo mi dice 35,7. Al solito mi sento di avere chissà quale terribile malattia dolorosissima ma al test della misurazione, niente da fare. Allora vado alla ricerca dell’ultimo termometro a mercurio rimasto in casa e provvedo ad infilare sotto l’ascella. Aspetto dieci minuti e il filino argentato che non si vede mai se non fai qualche ginnastica al polso ed al tunnel carpale, mi dice che ho 36,3. Allora riprendo il digitale per riconfrontare e capire se improvvisamente ho avuto un rialzo del calore interno dovuto alle macchie solari. Bip bip 35,7. Porco qua e porco là.

http://www.youtube.com/watch?v=PByEeQngUeI

Devo capirci qualcosa. Diciamo che c’è una discrepanza tra le misurazioni. Forse è questione di sensibilità? Il digitale dovrebbe essere tarato, dato che è di una primaria ditta. Ok, è fatto in Cina, ma la garanzia è italiana e la primaria ditta dovrebbe metterci la faccia. Provo allora a fare diverse misurazioni. Lo metto in bocca e provo, sotto la lingua, sopra la lingua, a destra e a sinistra. Il risultato uguale al mercurioforo, lo trovo toccando con la sonda il palato ed incrociando le gambe. Fatto, trovato il come. Ora si dovrebbe capire il perché. Allora prendo il termometro a mercurio e lo metto nella stessa posizione, attaccato al palato superiore. Dopo cinque minuti mi annoio e seppur sbirciando mettendo gli occhi storti, non riesco a vedere se l’indice si muove. Purtroppo mi fanno una domanda, alla quale rispondo, ma il termometro scivola in terra e, da bravo oggetto delicatissimo, si disintegra. Sono rovinato! Neanche sono riuscito a capire se la misurazione andava bene o si inventava le cifre comprese di decimale. Purtroppo i pezzettini di vetro sono sparsi un po’ in tutta la cucina, e peggio ancora, il mercurio non si trova. Forse è andato sotto il frigorifero. Uno smacco totale. Quando ero bambino rompevo quasi i termometri per giocare col magico metallo liquido. Neanche fossi un mutaforma di “Fringe” che se lo mangia per rimanere nella forma voluta.

Sono costretto, a comprarne un altro, ma so già che questi sono fuorilegge in Italia, e so anche che tutte le cose fuorilegge si possono comprare lo stesso, magari non dalla farmacia sotto casa. Vado su internet e me ne compro 5. Dovrebbero bastare fino alla mia dipartita. Ma quello che mi chiedo è come si possa essere sicuri se sono così tanti i parametri che cambiano la lettura. Mi sono informato, e per avare altra carne al fuoco, mi sono comprato anche un nuovo termometro analogico atossico (ma chi si mangiava il mercurio?) che ha all’interno una lega con del gallio. Allora ho scoperto che il gallio è corrosivo per i metalli. Ma a scanso di essere Iron Man, non dovremmo correre rischi, anche se dicono di lavarci benissimo le mani, e che ancora non si sono studiati gli effetti fisiologici di questo materiale. Bah! Meglio non romperlo. Ma ieri mi sono messo a testare i vari misuratori, e quello al gallio è più basso di 0,1 rispetto quello al mercurio. Le istruzioni dicono che una tale tolleranza c’è, e la cosa rientra nella norma. Ma allora! Il digitale non funziona? E sì che dovrebbe essere più preciso dell’analogico. Così dicono.